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Dizion. 2° Ed. .
LUPO
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LUPO.
Definiz: | Animal salvatico voracissimo. |
Esempio: | Franco Sacch. Op. div. Lupo è un'animale, che quando va per imbolare, o rapire
alcuna bestia, se con lo suo piede fa troppo buffo a scalpitare, lo si piglia co' denti, e mordelo. Latin.
lupus. |
Esempio: | Boccac. nov. 87. 8. Ed ecco, vicino a lei, uscir d'una macchia folta, un lupo
grande, e terribile, ne potè, poichè veduto l'ebbe, appena dire: domine aiutami, che il lupo le si fu avventato alla
gola. |
Esempio: | E Bocc. nov. 32. 7. E così faccendo, di lupo era divenuto
pastore. |
Esempio: | Dan. Parad. cant. 4. Si si starebbe un'agno tra duo brame Di fieri lupi.
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Esempio: | E Dan. Infer. can. 1. E una lupa, che, di tutte brame,
sembrava carca. |
Esempio: | Petrar. canz. 11. 6. Orsi, lupi, leoni, aquile, e serpi. |
Definiz: | ¶ Diciamo in proverbio. E' non si grida mai al lupo, ch'e' non sia in paese, o ch'e' non sia, o lupo, o
can bigio: e vale: ch'e' non si dice mai pubblicamente una cosa d'uno, ch'ella non sia o vera, o presso che
vera. Latin. rumor publicus, non omnino frustra est, Fama non temere spargitur.
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Definiz: | ¶ E quell'altro. Chi ha 'l lupo per compare, porti il can sotto 'l mantello. E vale:
chi ha a trattar con tristi, vada cauto La. Cum vulpe habens commercium, dolos cave.
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Definiz: | ¶ E quell'altro. Il lupo cangia il pelo, ma non il vezzo: e vuol dire, che l'huomo anticato nel
vizio, per qual si voglia mutazion, ch'e' si faccia, difficilmente se ne rimane. Gr. ὁ
λύκος τὴν τρίχα
οὐ τὴν γνώμην
ἀλλάττει. Lupus pilum mutat,
non mentem. |
Definiz: | Il Lupo non caca agnelli. E vale, che delle cose triste non nascon le buone. Lat.
Rosa non nascitur e squilla. Ex tardigradis asinis non emergit equus. |
Definiz: | ¶ Quello che ha ad esser de' lupi, non sarà mai de' cani, e si dice di chi consegue alcuna cosa,
ch'era destinata per lui. |
Definiz: | ¶ E tenére il lupo per gli orecchj Di chi ha per le mani impresa difficile a seguitare, e
pericolosissima a tralasciare. Gr. τῶν ὤτων
ἔχειν τὸν λύκον.
Lat. auribus tenere lupum. |
Definiz: | ¶ Il lupo non mangia della carne di lupo. |
Definiz: | ¶ Ogni carne mangia il lupo, e la sua lecca. E vuol dire: che ognuno rispiarma se, e i suoi. Lat.
lupus alterius lupi carnem non edit. |
Definiz: | ¶ A carne di lupo zanne di cane, cioè: un malvagio metterlo alle mani con un piggiore. Lat.
dignum patella operculum. |
Definiz: | ¶ Egli ha veduto il lupo. Si dice quando huomo è affiocato, credendosi, che chi è veduto dal lupo,
prima, ch'e' vegga lui, affiochi. Gr. λύκον
εἶδε. Lat. lupum vidit. |
Definiz: | ¶ E Chi pecora si fa lupo se la mangia. Che è: chi sopporta le piccole ingiurie, da animo, che
gliene sien fatte delle grandi. Lat. post folia cadunt arbores. Vedi
Flos a' lor luoghi. |
Definiz: | ¶ E come il lupo: a occhio, e croce, cioè senza considerazione. |
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