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1) Dizion. 4° Ed. .
PURGATORE
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PURGATORE.
Definiz: Che purga. Lat. purgator. Gr. καθαριστής.
Esempio: Fiamm. 5. 63. Colui, che fu del nostro peccato cagione, di quello è stato agrissimo purgatore.
Esempio: Maestruzz. 2. 32. 5. Chente debbono esserei purgatori?
Esempio: E Maestruz. appresso: Lo 'nfamato giura, ch'egli è mondo da quel peccato, del quale egli è infamato, e i purgatori giureranno, che e' credono, ch'egli ha giurato il vero (in questi due ultimi esempi è nel signific. del §. II. di Purgare)
Definiz: §. Purgatore, si dice anche a Colui, che purga i panni lani, cavandone l'olio. Lat. fullo. Gr. γναφεύς.
Esempio: Volg. Diosc. La saponaia è nota a tutti, e s'adopera da' purgatori per purgar le lane.
Esempio: Cant. Carn. 285. Che cardan volentieri Non solo i purgatori, e i berrettai, Ma ci è degli altri assai.
Esempio: Alleg. 78. Pur voglion oggi insino i purgatori Esser veduti ritratti in mercato.