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Dizion. 5° Ed. .
ARALDO.
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ARALDO. | Definiz: | Sost. masc. Colui che per ordine del suo Signore intimava le guerre, portava le disfide dei combattimenti e le proposte delle tregue e delle paci. |
Dal lat. barb. haraldus, o heraldus, e questo forse dall'antico alemanno heriwalt, addetto all'esercito. – | Esempio: | Vill. G. 355: E per loro araldi (ciò sono uomini di corte) feciono richieder lo re di battaglia. | | Esempio: | Machiav. Pros. stor. pol. 6, 132: Quella ambasciata, che con tanta solennità era aspettata, o ella non verrà, o ella si convertirà in un araldo, o in simil persona. |
| Esempio: | Varch. Stor. 1, 273: Fornito che ebbe di legger l'araldo questa protestazione e disfida, Cesare con gravità e maestà veramente imperiale rispose ec. | | Esempio: | Tass. Gerus. 6, 14: Va', dice ad un araldo, or colà giuso, Ed al duce de' Franchi, udendo l'oste, Fa' queste mie non picciole proposte. | | Esempio: | E Tass. Lett. 1, 42: S'addira Achille.... contra Ettore e contra Agamennone,.... ma contra gli araldi, che vengono a torgli la donna amata, non s'addira. |
| Definiz: | § I. E semplicemente per Messaggero. – | | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 4, 14: A loro venne di Francia un araldo Con nuova acerba, dolorosa e mesta. |
| Definiz: | § II. E per Banditore. – |
| Esempio: | Tass. Gerus. 11, 18: Manifesto Quinci gli araldi a suon di trombe fero, Ch'essere all'armi apparecchiato e presto Dee colla nuova luce ogni guerriero. |
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