Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MOZZO, pronunziato coll'o stretto e colle zz aspre.
Apri Voce completa

pag.632


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
MOZZO, pronunziato coll'o stretto e colle zz aspre.
Definiz: Add. Troncato, Scemato, di qualche sua parte, Scorciato, Mutilato; anche con un compimento indicante la parte che manca, retto dalla prep. Di. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Questi risurgeranno del sepulcro Col pugno chiuso, e questi co' crin mozzi.
Esempio: E Dant. Inf. 28: Se s'adunasse ancor tutta la gente, Che già.... fu del suo sangue dolente.... E qual forato suo membro, e qual mozzo Mostrasse, d'agguagliar sarebbe nulla Il modo della nona bolgia sozzo.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 207: Finge che costoro sieno con li crini mozzi a modo di cherici.
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 79 t.: Dicesi la piramide rotta o mozza essere braccia 409 1/2, cioè la sua grossezza.
Esempio: Tass. Gerus. S. 8, 60: Gli figura un gran busto, ond'è diviso Il capo, e de la destra il braccio è mozzo.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 159: Volendo far principio dal primo recinto, ed essendo questo presso di noi perito quasi del tutto, e mozzo anche quel piccol pezzo che ne rimane, ho creduto necessario ec.
Definiz: § I. Figuratam. –
Esempio: Speron. Op. 2, 480: Ora che hai partorito, se non fai altro per la salute di tuo figliolo, sei mozza madre e non più; nè sei per esserli madre intera, se non allora che ec.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 78: Io ti ricordo, Che la pietà di Dio non fu mai mozza, Anzi è infinita.
Esempio: Capp. Econ. 370: Non che la sviassero (la questione) fuori de' suoi naturali termini, anzi mostrarono il campo ch'è necessario percorrere, perchè una discussione mozza non dia conclusioni o insufficienti o affrettate.
Definiz: § II. E per Non intero, Mezzo, detto di certi atti o movimenti. –
Esempio: Menz. Sat. 165: Sa le scimmie al ballo ammaestrare, E sa ancor far la capriola mozza.
Definiz: § III. Detto di guanto, vale Che lascia scoperte le estremità delle dita; che dicesi anche A mezze dita.
Definiz: § IV. Detto di pennello, vale Tagliato in punta, Spuntato. –
Esempio: Cennin. Tratt. Pitt. 46: Con pennello di setole, mozzo, premuto col dito grosso e col lungo della man zanca, va' e comincia a ombrare sotto il mento.
Definiz: § V. Detto di via, e simili, trovasi per Corta, Breve. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 98: E vorrebbon trovar qualche via mozza, Che gli guidi in due passi a Siragozza.
Definiz: § VI. E pur detto di via, vale, in senso speciale, Che non ha riuscita, Che non isbocca in alcuna altra via.
Definiz: § VII. Detto di voce o parola, vale Non pronunziata intera, Tronca. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 12, 94: Gli rispose Interrotta da fervidi signiozzi, Che dai coralli e da le prezïose Perle uscir fanno i dolci accenti mozzi.
Esempio: Gell. Lettur. N. 1, 463: Sentonsi i sospiri ch'ei metton per il dolore, e il parlar lor mozzo e interrotto, con il quale ei confessan di continovo con lor vergogna il loro peccato.
Esempio: Marchett. Lucrez. 138: Balbuzzisce la lingua, e fioche e mozze Dal petto escon le voci.
Definiz: § VIII. E nel linguaggio grammaticale, significa Che ha sofferto l'apocope; ed altresì Che non finisce con la fine del verso, ma al principio del verso seguente. –
Esempio: Salv. Avvert. 1, 18: Se in quel tempo si fosse usata la nota dell'apostrofo, o nella fin del verso il contrassegno della parola mozza, n'avremmo la chiarezza dal libro del Mannelli.
Esempio: E Salv. Avvert. 2, 140: Al e dal son voci mozze da allo e dallo.
Definiz: § IX. Figuratam., detto di discorso, sentenza, senso, e simili, vale, Non espresso compiutamente, o esplicitamente; ed altresì Oscuro, Adombrato, e simili. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 356: Esce in certi luoghi in certi motti e proverbj, e quasi certe parole mozze de' profeti.
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 2, 162: Qui lascia Virgilio le sue parole mozze, cioè senza aver compiuto d'esprimere la sentenza dell'orazion cominciata.
Esempio: E Bocc. Com. Dant. M. 2, 163: Forse: dice forse perchè ancora certezza non aveva di ciò che Virgilio s'avesse inteso per le parole mozze; a peggior sentenzia, cioè intendimento, ch'e' non tenne, il parlar mozzo.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 208: Sempre stava ritto, nè a parete nè a null'altra cosa s'appoggiava.... e 'l dire suo aperto e appuntato e non mozzo.
Esempio: Savonar. Tratt. Gov. Fir. 30: Pare che si vergogni di volere e chiedere quello che è in sè male...; però dice parole mozze, che hanno specie di bene, ma vuole essere inteso.
Esempio: Borgh. V. Lett. Salv. 18: Io non so se la natura mia è accomodata ella a quella maniera del dire; chè ben sapete, che.... in questa parte ancora si porta dalla nascita seco certe proprie qualità del parlare secco, abbondante, mozzo, copioso, aspro, piacevole, ec.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 228: Oh tu mi uccidi Con queste tue parole mozze; conta A disteso, di grazia, il caso.
Definiz: § X. E detto di corpo lanciato o gettato, vale Che ha scemato il proprio impeto, Lento, Fiacco, e simili. –
Esempio: Bard. G. Disc. Calc. 27: Alla fossa vuole stare quegli che di destrezza e di tempo di palla sia eccellentissimo, rispetto a i falli, e per amore delle palle, le quali in quel luogo per lo più vengono mozze e per la sua destrezza si ricovrano, e dal suo buon tempo, senza pericolo di fallo, là onde vennero si rimettono.
Definiz: § XI. Mozzo, in forza di Sost., vale Il punto dove alcuna cosa è stata mozzata, La parte mozzata. –
Esempio: Pallad. Agric. 186: Ma se lo sciame fusse in legno dentro cavato, sega il legno di sotto e di sopra...: poi fascia 'l mozzo, dov'elle (le api) sono, con mondissimo panno, e recalo e collocalo infra l'altre tue arnie.
Definiz: § XII. Mozzo, in forza di Avverb., vale quanto Mozzamente. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 7: Ma per il contrario li Scribi e Farisei (non avendo in sè la fonte) parlavano troncatamente e mozzo.
Esempio: Segn. P. Demetr. 124: Il padrone col servo favella mozzo.