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DENUDARE e anche DINUDARE.
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DENUDARE e anche DINUDARE.
Definiz: Att. Far nudo, Spogliare; comunemente Nudare.
Dal lat. denudare. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 16: L'imagine del marito Sicheo non sepulto venne nel sonno a Dido,... e denudò il petto di Sicheo ferito col ferro dinanzi a' crudeli altari.
Esempio: Collaz. Ab. Isaac volg. 112: Ordinatamente siedi, e con onestade, non dinudando nulla delle membra tue.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 367: Or che grande disonore, che quella della quale si cantava: astitit regina a dextris tuis in vestitu deaurato, sia dinudata, e le sue vergogne le sieno gittate in faccia?
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 101: E poi domandato non sapesse dinudare le sue parole da cotal vesta.
Definiz: § III. Pur figuratam., per Scoprire, Palesare, Rivelare. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 165: Questo angelo è figura della virtude, che dinuda ogni segreto.
Esempio: S. Bern. Cosc. 98: A tutti i popoli saranno dinudate tutte le tue iniquitadi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 6: E acciò che meglio il vero io ti denudi, Perchè costor volessero far scempio Degli anni verdi miei, ec.
Esempio: Salvin. Casaub. 145: I nuovi [Comici].... fur detti Satirici,... poichè questi correggono i delitti; nè era loro vietato di descrivere ciascun pessimo uomo.... E per questo i Satiri si dipingon nudi, perciocchè per quelli ciascun vizio si denuda.
Esempio: Giacomell. S. Grisost. Sacerd. 363: Tutti prestamente i difetti discopre, e li mette nella loro nudità: nè solamente li denuda, ma gli rende più gravi, e più validi.
Definiz: § IV. Poeticam., riferito a spada, vale Sguainare. –
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 7, 105: Indi denuda la sua propria spada.
Definiz: § V. Neutr. pass. denudarsi Spogliarsi, Nudarsi. –
Esempio: Adim. L. Sat. 226: Ben è ver, che tentata a dinudarsi L'avrebbe indarno il pastorel scaltrito: Quel che vieta onestà, non dee mai farsi.
Definiz: § VI. Per similit., anche in forma di Neutr. –
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 63: Siccome fogliare, fiorire e fruttare fa bonità; disfogliare, e sfiorire, e dinudare, e laidare malvagità fae.