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ARCARE.
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ARCARE.
Definiz: Att. Scagliare coll'arco. –
Esempio: Rim. ant. F. Abbr. M. 2, 17: Cogli occhi, Amor, dolci saette m'archi, Che m'han passato 'l cor (qui figuratam.).
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 193: Le parole sono somiglianti alle saette che sono arcate, che non possono tornare addietro.
Definiz: § I. E per Ferire di saetta coll'arco, Saettare. –
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 677: Nessuno suole innamorare, se non è arcato con la saetta dell'oro da Cupidine.
Definiz: § II. E in forza di Neutr. Tirar d'arco. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 296: Ecco subitamente giunse sopr'a noi molti uomini ismaeliti Saracini in su' cammelli con archi e saette, correndo e arcando contro a noi.
Definiz: § III. Figuratam. per Truffare, Giuntare, che ora comunemente dicesi Frecciare. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 50: A questo Basso capitarono.... certi Genovesi, che andavano arcando con certi loro giuochi.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 163: Passera del Gherminella, credendo trovare gente grossa per arcare, ne va in Lombardia.
Esempio: E Sacch. Nov. 1, 165: Giunto a Melano, dov'erano le buone borse, gli era detto: Mo' guarda chi crede arcare li Melanesi.
Definiz: § IV. Arcare, per Curvare checchessia a modo di arco, che meglio dicesi Inarcare. –
Esempio: Panciat. Scritt. var. 80: Arcate di stupor tutti le ciglia!
Esempio: Magal. Sidr. trad. 2: Archino il ciglio, e dican sospirando: O lui beato!
Esempio: Varan. Vis. poet. 1: Sconsigliato tentai colle rivolte Piante e al dirupo fitte, arcando il dorso, Arrampicarmi alle pietrose volte.