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1) Dizion. 5° Ed. .
CAROGNA
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CAROGNA.
Definiz: Sost. femm. Corpo della bestia, allorchè è morta, e per lo più in istato di putrefazione.
Probabilmente è formata dal lat. caro, con la solita terminazione in onia comune a parecchie altre voci latine. Alcuni poi la derivano dal gr. χαρώνειον, luogo puzzolente. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 201: Andiamo tutti quanti a vedere,.... se si sentì sì fastidioso puzzo di carogna corrotta, e tanto spiacevole.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 108: Non altramenti che si gitta l'avoltoio alla carogna,.... là si calò.
Esempio: S. Antonin. Lett. 90: Il corvo.... come animale immondo, uscito una fiata dell'arca di Noè, non tornò mai a essa, ma riposossi sopra le carogne fuori dell'arca.
Esempio: Marcellin. Vanit. Mond. 85: Per qual cagione il leofante con sì gran naso, non ha più penetrativo odorato dell'avoltore, che tante miglia discosto sente l'odore della carogna?
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 151: L'abborrisce e l'abbomina più di qualunque carogna putrefatta nel lezzo delle cloache.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Vill. M. 152: Essendo tratto di Francia allo odore della carogna dello sviato regno.
Esempio: E Vill. M. 174: Uno giudice che aveva cominciato a pascersi sopra questa carogna.
Definiz: § II. Carogna, si disse anche del Cadavere dell'uomo per lo più lasciato insepolto; ma oggi non si adoprerebbe che in senso di grande dispregio. –
Esempio: Lucan. volg. 24: Empire la città di carogne e di sangue e di budella e di pianto.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 24 t.: Elli risuscitò la carogna d'uno uomo morto.
Esempio: Benciv. Aldobr. P. 52: Questo cambiamento avviene ancora per tre cagioni, siccome per fumi puzzolenti e velenosi, che surgono della terra, ove averà carogne d'uomini, o vero di bestie, siccome egli avviene in battaglie.
Definiz: § III. E per dispregio, si disse pure del Corpo dell'uomo ancor vivo. –
Esempio: Tratt. Benviv. 21: Non sono servi nè ad oro, nè ad argento, nè a lor carogna, nè a' beni di ventura, che la morte puote torre.
Esempio: Ubert. Faz. Dittam. 6, 5: Poscia al Pastor mi volsi per rampogna: E tu ti stai, che sei vicar di Cristo, Co' frati tuoi a ingrassar la carogna.
Definiz: § IV. Carogna diciamo altresì di Bestia viva, come cavallo, mulo e simile, che sia di trista razza e inguidalescata, o per qualsivoglia altro vizio non buona a fare il servigio. –
Esempio: Bern. Orl. 4, 92: E poi volto al caval, dicea: carogna, Tu mi dovevi lasciare ammazzare.
Definiz: § V. Carogna diciamo figuratam. a Donna di cattivi costumi e dissoluta; ed anche semplicemente d'animo non buono, e disamorata de' suoi. –
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 11: Se una donna tien mala vita, voi pubblicamente la biasimate, e stomacati della sua sfacciataggine, dite ch'ell'è una carogna, e una persona disonorata.
Esempio: Menz. Sat. 284: Un altro avere una zittella agogna In moglie, e 'l ciel ne prega, e poi conosce Ch'ella in fatti non è che una carogna.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 28, 45: Impara per un'altra volta, Soggiunse, e lascia andar queste carogne: Mi spiace sol che la vita le ho tolta.
Definiz: § VI. E per dispregio, dicesi anche a Persona da poco, infingarda, scioperata; ed anche rozza, intrattabile o piena di vizj. –
Esempio: Franc. Son. 41: Perch'al mondo se' stato una carogna.
Definiz: § VII. E detto solamente per ingiuria. –
Esempio: Baldov. Comp. dram. 23: Vo' tu po' poi, carogna, Finir questo frastuono?
Definiz: § VIII. Far la carogna, dicesi di Chi per dappocaggine, o per infingardia, non lavora come dovrebbe.
Definiz: § IX. Non gira il nibbio giammai, ch'e' non sia presso una carogna; dicesi in proverbio di cose cattive, che per ordinario non vanno tra loro disgiunte. –
Esempio: Ambr. Bern. 3, 9: Qual cosa vuol costui? non gira il nibbio Giammai, che non sia presso una carogna.