Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AMMORZARE.
Apri Voce completa

pag.460


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
AMMORZARE.
Definiz: Att. Estinguere, Spegnere.
Dal lat. mors o mortuus. –
Esempio: Fior. Virt. 51: Il fuoco arde, e l'acqua ammorza.
Esempio: Petr. Rim. 2, 120: Subito allor, com'acqua il fuoco ammorza, D'un lungo e grave sonno mi risveglio.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 51: Un fulmine.... colse nell'alto dell'anfiteatro, e vi accese un fuoco sì contumace, che nè per l'acqua fatta scorrere a fiumi dagli uomini, nè per la dirotta pioggia potè ammorzarsi.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Bemb. Stor. 7: I quali incendj la destruzione della nobiltà, che ne seguì appresso, e le morti di molti uomini, appena e disagevolmente poterono ammorzare.
Definiz: § II. Per similit., detto della luce e della vista. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 22, 68: I' v'ho già detto, che con tanta forza L'incantato splendor negli occhi fere, Ch'al discoprirsi ogni veduta ammorza.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 43, 102: Ad un sol nostro detto Il sol si ferma e la sua luce ammorza.
Esempio: Chiabr. Guerr. Got. 2, 33: Ambe le luci di sua man gli ammorza.
Definiz: § III. Figuratam. per Attutire, Rintuzzare. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 29, 9: Il sembiante gentil, che l'innamora, L'usato orgoglio in lui spegne ed ammorza.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 66: In queste voci languide risuona Un non so che di flebile e soave, Ch'al cor gli serpe, ed ogni sdegno ammorza.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 7: Grande è il zelo d'onor, grande il desire, Che Tancredi del sangue ha del Pagano; Nè la sete ammorzar crede dell'ire, Se n'esce stilla fuor per altrui mano.
Definiz: § IV. E per Distruggere, Annullare. –
Esempio: Fior. Virt. 51: La limosina ammorza lo peccato.
Esempio: Albanz. Bocc. Donn. fam. 7: Della quale bruttura Semiramide pensando ammorzare colla sagacità quella fama che lasciva avea bruttata, dicesi che ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 33: Ogni lor laude ammorza, L'aver usato alla lor patria forza.
Definiz: § V. E Neutr. pass. ammorzarsi, così al proprio come al figurato. –
Esempio: Dant. Inf. 14: O Capanèo, in ciò che non s'ammorza La tua superbia, se' tu più punito.
Esempio: E Dant. Parad. 4: Che volontà, se non vuol, non s'ammorza, Ma fa come natura face in fuoco.
Esempio: Vill. M. 541: La rabbia del tiranno non si può ammorzare per acquisto di signoria.
Esempio: Ar. Orl. fur. 39, 83: E 'l maggior danno è de gl'incendj pravi, A nascer presti, ad ammorzarsi lenti.
Esempio: Varch. Stor. 1, 319: Ma non pertanto s'ammorzarono gli odj e le invidie, anzi maggiormente s'accesero.
Esempio: Dav. Tac. 1, 53: Con quant'arte di Tiberio un crudelissimo fuoco si appiccò, ammorzò, poi levò fiamma che arse ognuno.
Definiz: § VI. Ammorzare i colori, vale in pittura Moderarne la vivezza. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 123: Il lume vivifica e dà vera notizia della qualità de' colori, e l'ombra ammorza ed oscura la medesima bellezza, ed impedisce la notizia d'esso colore.
Esempio: Bellor. Vit. Pitt. 212: Non si trova però, che egli usasse cinabri, nè azzurri nelle sue figure; e se pure talvolta li avesse adoperati, li ammorzava, dicendo ch'erano il veleno delle tinte.