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Dizion. 5° Ed. .
ASPREGGIARE.
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ASPREGGIARE. | Definiz: | Att. Trattare con asprezza, con durezza. – | | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 85: Non si dee ancora, nè da beffe nè da dovere, aspreggiare uno peccatore quando viene a contrizione. |
| Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 3, 60: Accusato di tradimento, fu forte aspreggiato da Mario, sedente in consiglio fra gli altri giudici, che gli concitò contro la maggior parte di essi. | | Esempio: | Dav. Tac. 1, 42: Tiberio non la 'ntendeva così; ma non ardiva quel popolo, tanti anni vezzeggiato, per ancora aspreggiare. | | Esempio: | Alf. Trag. 3, 354: O cielo, Perchè aspreggiarmi, anzi che udirmi, vuoi? |
| Definiz: | § I. E figuratam. – | | Esempio: | Cavalcant. G. Istor. fior. 2, 33: Posto il campo a Brescia e.... a Verona, le quali città eran molto terribilmente aspreggiate e strette ec. |
| Definiz: | § II. Per Pungere aspramente. – | | Esempio: | Bocc. Teseid. 8, 53: Ver là correa, Aspreggiando il caval con sproni spessi. |
| Definiz: | § III. Per Tormentare, Addolorare. – | | Esempio: | Cavalc. Discipl. Spir. 145: Quando io ti fuggiva, eri presente e seguitavimi, aspreggiandomi con molto amaritudini. |
| Definiz: | § IV. Per Inasprire, Irritare. – | | Esempio: | Varch. Stor. 3, 70: Ma [il duca] ora in un modo e ora in un altro, l'andava sempre aspreggiando [il papa]. |
| Definiz: | § V. Per Rendere aspro. – |
| Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 223: Rodendo il gambo, gli gettò una ciocca Di quelle [sorbe], e poi si rise del suo male, Perchè una sola gli aspreggiò la bocca. |
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