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1) Dizion. 3° Ed. .
AFFERRARE.
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AFFERRARE.
Definiz: Pigliare, e tener con forza, detto dagli strumenti di ferro, che fanno simile effetto. Lat. vi apprehensum retinere.
Esempio: Fr. Giord. Perciocchè il Dragone mi tiene, ed hammi con le sue sanne afferrato.
Esempio: Dan. Inf. 20. Fino a Minos, che ciascheduno afferra.
Esempio: Petr. cap. 4. Eranvi quei ch'Amor sì lieve afferra.
Esempio: Bern. rim. 2. 3. Se solo un tratto a suo modo l'afferra, Fesso in due parti lo difende in terra.
Definiz: §. In signific. neut. pass.
Esempio: M. V. 2. 59. Trovandole serrate, e bene in concio, non le investirono, e non s'afferrarono in loro (cioè non s'attaccarono)
Esempio: Franc. Sacch. rim. Ma il mal, che in te s'afferra T'ha pur guidato a far, che tu ti desti.
Esempio: E Franc. Sacch. rim. altrove. Perchè nostro intelletto non s'afferra Sopra natura.
Definiz: §. Per metaf. l'usiamo per ben comprendere il detto altrui.
Esempio: Granc. Salv. Ora afferr'io.
Definiz: §. Dicesi ancora afferrare de' navili, che piglian porto, o piglian terra. Lat. appellere.
Esempio: Boc. Nov. 41. 20. Ne prima s'accorsero se avere all'Isola di Rodi afferrato, che surgendo l'aurora ec.
Esempio: Dittam. Qual farem noi? Qual più ti piace afferra, Risposi: onde e' si volse inver la Fiandra.
Esempio: Tac. Dav. St. 2. 271. Con esse (galee) afferrò a Citno.