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Dizion. 3° Ed. .
RUGIADA
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RUGIADA.
Definiz: | Umore, che cade la notte dal Cielo ne' tempi sereni, nella stagion temperata, e nella calda. Latin.
ros. |
Esempio: | Dant. Purg. 2. Quando noi fummo, dove la rugiada Pugna col Sol. |
Esempio: | But. Rugiada; questo è umor della terra, che 'l caldo del Sole tira, e leva in
alto, lo quale poi la notte ricade giuso, cessato lo Sole, che non la tira più a se. |
Esempio: | E Com. Parad. 21. Rugiada s'ingenera nell'occulto interistizio dell'aere. Il luogo, dove ella non iscende, è sterile. |
Esempio: | E Com. Par. appresso. Dice Aristotile, che la rugiada non si
fa, se non quando trae il vento chiamato Ostro, perocchè la rugiada è piccola piova. |
Esempio: | Petr. Canz. 28. 5. E fiammeggiar tra la rugiada, e 'l gielo. |
Esempio: | Boc. g. 5. p. 1. Con lento passo dal bel poggio, su per la rugiada, spaziandosi.
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Esempio: | Boc. Nov. 32. 2.Alcuna rugiada cadere sopra 'l mio fuoco, comincerò a sentire.
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Definiz: | §. Pasqua rugiada il disse |
Esempio: | Matt. Vill. 11. 49. Il perchè Domenica mattina il dì di Pasqua rugiada i Priori,
ec. |
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