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EMENDARE.
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EMENDARE.
Definiz: Att. Purgare delle mende, degli errori, Correggere; riferito a scritti, testi, ed altresì ad autori, e simili.
Dal lat. emendare. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 1 t.: Non vollon che questa parte più sottilmente s'emendasse.
Esempio: Cas. Pros. 2, 53: Non posso già io rimeritare Senofonte nè de' primi beneficj, nè di questo secondo, emendando i suoi nobilissimi libri.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 40: Io m'indurrei più tosto a correggere che a cancellare, benchè io sia molto nemico dell'usanza moderna di emendare così arditamente per conghiettura.
Esempio: E Dat. Vit. Pitt. 76: Quanto è pericoloso, nell'emendare gli autori antichi, lasciarsi trasportar dall'ingegno.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. attratt. 30: Un monaco benedettino,... il quale avea visitate tutte le biblioteche della Francia e della Germania per emendare una parentesi di S. Cipriano, venne per lo stesso nel mio villaggio ec.
Definiz: § I. E riferito ad errore, sbaglio o simile, vale Correggere. –
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 119: Di quelli [errori] per ignoranza basti un esempio moderno;... cioè che i due colossi e cavalli situati a Roma nel Quirinale fossero con pubbliche inscrizioni attribuiti a Fidia e a Prassitele, come fatti a concorrenza per figurare Alessandro M. che domava Bucefalo: il quale errore fu in parte, ma non del tutto, emendato.
Definiz: § II. E riferito a vita, costumi, condotta, e simili, vale Rendere migliore, Correggere dei vizj, difetti e simili. –
Esempio: Imit. Crist. 39: Se continuamente tu pensassi della tua morte,... più sollecitamente emenderesti la vita tua.
Definiz: § III. E figuratam., riferito a strumento, vale Togliere ad esso il difetto che ha, Correggerlo. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 24, 1, 49: Fa dunque bisogno emendarli (gli oriuoli a ruota), tirandoli oltre, e tornandoli addietro, sì come furono di soverchio frettolosi o pigri.
Definiz: § IV. Poeticam. per Censurare, Trovare errore o menda in checchessia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 12: Quindi il naso per mezzo il viso scende, Che non trova l'Invidia ove l'emende.
Definiz: § V. Emendare, riferito a legge, statuto, e simili, vale Modificare in alcuna parte, Riformare. –
Esempio: Stat. Art. Calim. G. 202: E poi che lo Statuto serà corretto, emendato e fatto, suggellisi chiuso, e depongasi ec.
Esempio: E Stat. Art. Calim. G. 401: Ufficiali per lo Comune di Firenze diputati sopra approvare e 'mprovare, correggere e emendare gli statuti e capitoli delle Arti della città di Firenze.
Definiz: § VI. Emendare, vale anche Riparare, Rimediare, riferito a danno, inconveniente e simili; Ammendare. –
Esempio: Sacch. Nov. 2, 115: La si comincia (la guerra) agevolmente, e balestra in parte che nessuno il crede, e 'l suo male non si può emendare per fretta.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 20: Della loro negligenza o trascurataggine possiamo più presto dolerci, che emendarla.
Definiz: § VII. Emendare alcuna cosa, si disse per Rifare, Risarcire, il danno cagionato ad alcuno per rispetto ad essa. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 335: Emendate la cotardita della donna mia, che pur l'altro dì mi costò lire sette.
Esempio: E Sacch. Nov. 2, 45: Risposono, ch'egli avea a emendare la carne e 'l danno loro.
Definiz: § VIII. Pure per Riparare, Ammendare, riferito a emendare un fallo, emendare un errore, emendare un peccato, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 2, 224: Anzi volgete gli occhi, Mentr'emendar potete il vostro fallo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 92: Pinuccio,... avveggendosi del suo errore, non ricorse ad emendare come meglio avesse potuto, ma disse ec.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 31: S'emendando il suo error, l'antiquo regno Al padre mio farà restituire.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 58: Si vede averla offesa, e se ne chiama In colpa, e ciò che può, fa d'emendarla.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 74: E d'arme incerto [Argillan] il frettoloso avvolto, Quali il caso gli offerse o triste o buone, Già sen venia per emendar gli errori Novi con novi merti e novi onori.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 269: In Venezia sola quattro cento concubinarj emendarono il peccato col matrimonio.
Esempio: Alf. Trag. 2, 316: L'error ch'io feci Mio mal grado,... io solo il posso Forse emendare, io, sì.
Definiz: § IX. Onde Emendare i cavalli, si disse presso i nostri Comuni per Risarcire sia alle milizie cittadine, sia ai condottieri delle mercenarie, il danno sofferto per la perdita, le ferite o le malattie dei cavalli. –
Esempio: Docum. Miliz. Ital. 519: Quelle emende e quantità di emende di quelli cotali cavalli morti, occisi, fediti o magagnati predetti,... pagare fare ed emendare di qualunque pecunia del detto Comune.
Definiz: § X. E Neutr. pass. emendarsi Correggere i proprj vizj o difetti; Liberarsi da essi: ed usasi così assolutam., come col proprio compimento. –
Esempio: Domin. Tratt. Car. 16 t.: Se il sogno è maraveglioso, studia d'interpretarlo sopra qualche tuo difetto, e di quello con sollicitudine ti emenda e correggi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 4: In questo caso è il giovene Grifone, Che non si può emendare, e il suo error vede.
Esempio: Menz. Pros. 3, 18: Quella modesta libertà che si acquista col recitare in pubblico, e quello emendarsi de' vizj o del gesto o della voce col vedere e udire i migliori.