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GROSSONE.
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GROSSONE.
Definiz: Sost. masc. Moneta d'argento, di valuta un po' maggiore del Grosso, ma prendevasi anche pel Grosso stesso. È accrescit. del sost. Grosso. –
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 601: Non si può passare a tavole pòsta di uno grossone.
Esempio: Poliz. Pros. 34: Io voglio più tosto spendere un grossone in camangiare, che un quattrino in carte intarlate.
Esempio: Rinucc. F. Ricord. 260: Missono grossoni 18 nelle fasce.
Esempio: E Rinucc. F. Ricord. 264: Tenne detto fanciullo in collo Dino Miniati, perchè gli era della Mercatanzia, e nelle fasce ebbe fior. uno d'oro, perchè ero del magistrato, e 10 grossoni per gli altri, 2 grossoni per l'arte di Calimala.
Esempio: Guicc. Op. ined. 10, 18: Era passato uno mulo carico di grossoni.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 228: Vuole il filato dolce, e però lo dà alle fanciulle a un grossone la libbra.
Esempio: E Firenz. Rim. 2, 401: Fila a sei soldi, e fila a un grossone.
Esempio: Cellin. Pros. 110: In Firenze poi io feci tutte le monete del duca Alessandro, duca primo di Firenze, furno monete di quaranta soldi l'una; e per essere il Duca ricciuto, si domandavano e' ricci del duca Alessandro: da una banda era la testa del detto Duca, e dall'altra un san Cosimo ed un san Damiano. Di poi gli feci il barile e il grossone.
Esempio: Varch. Stor. 2, 82: Quattro crazie e un quattrin nero fanno un grosso, il quale si chiama ancora grossone.
Esempio: E Varch. Stor. 2, 369: Quella [carne] del cavallo, quando n'eran ammazzati nelle scaramucce, [valeva] due grossoni, e non era cattiva.
Esempio: Cecch. Masch. 2, 1: Ella sa molto Quel che si vagliono i doppioni; arà Creduto che e' sien come i grossoni, O testoni, o cianfroni, o tai monete Di poco prezzo.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 271: Quando si facevano i pagamenti si davano fiorini d'oro sodi, secondo la valuta che era dì per dì all'Arte del cambio, ovvero grossi e grossoni.