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Dizion. 5° Ed. .
MARITO
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pag.953
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MARITO. Definiz: | Sost. masc. Uomo congiunto in matrimonio, Uomo ammogliato. |
Dal lat. maritus. – Esempio: | Dant. Purg. 20: Indi accusiam col marito Safira. | Esempio: | E Dant. Purg. 25: Donne Gridavano e mariti che fur casti, Come virtute e matrimonio imponne. | Esempio: | Petr. Rim. 1, 56: Pianse morto il marito di sua figlia. | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 148: Ahi quanto è misera la fortuna delle donne, e come è male impiegato l'amor di molte ne' mariti! | Esempio: | Ar. Orl. fur. 21, 58: E dispone tra sè levar dal mondo, Come il primo marito, anco il secondo. | Esempio: | Firenz. Pros. 2, 177: Beata me, che pure ho per marito un buon mercatante! | Esempio: | Tass. Lett. 3, 5: Scrivetemi spesso, e datemi aviso di voi, del marito e de' figliuoli. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 1, 92: Nello spazio di 230 anni non ardì marito romano ripudiar la moglie, nè moglie romana lasciare il marito. | Esempio: | Magal. Nov. 393: Questo sì ch'io ti priego, che come il marito tuo se ne sarà ito, tu venga tosto ad aprirmi. | Esempio: | Parin. Poes. 65: Oh tre fiate avventurosi e quattro, Voi del nostro buon secolo mariti! | Esempio: | Manz. Prom. Spos. 45: Per oggi, tutto è a monte; e Dio sa quando potremo esser marito e moglie. |
Definiz: | § I. In locuz. figur., e figuratam. – | Esempio: | Dant. Inf. 19: Quella che con le sette teste nacque E dalle diece corna ebbe argomento, Fin che virtute al suo marito piacque. | Esempio: | E Dant. Parad. 11: Questa (la Povertà), privata del primo marito, Mille e cent'anni e più dispetta e scura Fino a costui si stette senza invito. | Esempio: | Mont. Poes. App. 16: Narri le colpe orribili diverse Della romana meretrice, e quanta I suoi mariti infamia ricoperse. |
Definiz: | §. II Per similit., parlandosi di animali. – | Esempio: | Ar. Orl. fur. 17, 45: Morte avea in casa, e d'ogni tempo appese, Con lor mariti, assai capre ed agnelle. | Esempio: | Gell. Circ. 190: Le starne.... prudenza usano nell'occultare l'uova a' loro mariti. | Esempio: | Car. Rim. 85: Un caprar vile, Che veggendo il marito del suo gregge Gir ec. |
Definiz: | § III. Figuratam e poeticam., detto di piante. – | Esempio: | Mascher. Inv. Lesb. 503: E chi potesse udir de' verdi rami Le segrete parole, allor che i furti Dolci fa il vento su gli aperti fiori De gli odorati semi, e in giro porta La speme de la prole a cento fronde; Come al marito suo parria gemente L'avida pianta susurrar! chè nozze Han pur le piante. |
Definiz: | § IV. E pur figuratam., detto dell'Albero che serve di sostegno alla vite. – | Esempio: | Domen. Plin. 526: Gli olmi mariti delle viti si piantano meglio l'autunno. | Esempio: | Tass. Amint. 1, 1: Veder puoi con quanto affetto, E con quanti iterati abbracciamenti La vite s'avviticchia al suo marito. | Esempio: | Tasson. Secch. rap. 8, 58: Vite così non tien legato e stretto L'infecondo marito olmo ramoso..., Come ec. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 121: Svelta l'aprica Vite appiè del marito olmo, che geme Con tronche braccia su la tolta amica. |
Definiz: | § V. Si usò per Sposo promesso, Fidanzato. – | Esempio: | Zibald. Andr. 14: Essendoli presentato una speziosa vergine, la quale era sposata a uno principe..., non che toccalla, ma solamente guatare nolla (non la) volse, anzi la rimandò al marito: pella (per la) qual cosa ne fu molto amato dal marito e da ogni gente. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 38, 72: Non potrà (Bradamante), se non con biasmo e scorno E nimicizia di tutta sua gente, Fare al marito suo (a Ruggiero) mai più ritorno. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 312: Che cosa sì subita È stata questa della vostra Livia?... Dian.
Io per me non so che si poss'essere Stato, il marito ci venne.... Dom. Venneci Il marito, e gli apriste l'uscio? O l'anima? |
Definiz: | § VI. Marito delle capre, si disse, figuratam. e scherzevolmente, per Becco, nel senso di Uomo tradito dalla propria moglie. – | Esempio: | Grazz. Comm. 338: Quell'altra donna dabbene di mógliama, oltre l'avermi fatto marito delle capre, m'ha guasto e róttomi l'incanto. |
Definiz: | § VII. Da marito, detto di fanciulla, o dell'età di essa, vale Atta al matrimonio. – | Esempio: | Bocc. Decam. 3, 242: Ed essendo ella già d'età da marito..., molti a' quali i suoi parenti l'avevan voluta maritare, rifiutati n'avea. | Esempio: | E Bocc. Decam. 8, 248: Aveva una figliuola bellissima e già da marito. | Esempio: | Sacch. Nov. 1, 67: Avea avuto di lei una fanciulla, la quale nel detto tempo era bellissima e da marito. | Esempio: | Fag. Comm. 4, 9: Voglio dire se è da marito? | Esempio: | Leopard. Pros. 1, 258: Le fanciulle di sette anni sono (in Etiopia) di età da marito. |
Definiz: | § VIII. Andare a marito, e talora anche Venire, a marito, vale propriamente Lasciare la casa paterna e andare a quella del marito; ma si usa semplicemente per Maritarsi. – | Esempio: | Malisp. Stor. fior. 131: Le più delle pulcelle aveano anni XX, o più, innanzi ch'andassono a marito. | Esempio: | E Barber. Regg. Donn. 122: Non pensar più cui figliuola sia quella, Ma sol colui a cu' ne va a marito. | Esempio: | Panz. Luc. Cron. 39: Quando ne venne a marito avea forse XIIII anni, e mai non incinse, se non questa volta. | Esempio: | Bocc. Decam. 6, 29: Io non ho vicina che pulcella ne sia andata a marito. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 5: Ordina di fare un velluto chermisi, per farlo colle maniche grandi, foderato di martore, quando n'andrà a marito. | Esempio: | Ar. Comm. 2, 355: Io non ho mai, da quel dì che andò Emilia A marito..., Se non solamente oggi avuta grazia ec. | Esempio: | Bern. Orl. 55, 30: Il tempo arriva, Che d'andarne a marito era mestiero. | Esempio: | Salvin. Teocr. 109: Lavoro Grande del dio Vulcan, ch'egli già in dono A Libia diè, quando ella andò a marito. | Esempio: | Nell. Iac. Astratt. 1, 1: Tutte le minuzie, i piaceri, e i divertimenti di quando ero fanciulla, e di quando andai a marito, gli ho presenti come se mi fossero accaduti due giorni fa. |
Definiz: | § IX. E figuratam. – |
Esempio: | Leggend. SS. M. 4, 286: Se io debbo morire, non voglio che per questo voi piangiate;... anzi voglio che vi rallegriate, se io debbo andare a marito allo Sposo celestiale con corona di martirio. |
Definiz: | § X. Aver marito, vale Esser congiunta in matrimonio, Essere coniugata; e Avere per marito alcuno, vale Averlo preso per marito, Esser moglie di quello. – |
Definiz: | § XI. Dare marito a una donna, vale Maritarla. – |
Esempio: | Bonich. Bind. Rim. B. 201: L'uno ha figliuolo, e vuollo accompagnare; L'altro ha figliuola, e vuolle dar marito. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 26: Dico a mio padre che prima ch'in Frisa Mi dia marito, io voglio essere uccisa. | Esempio: | Cecch. Comm. ined. 152: Quando le date voi un bel marito? C. Trovass'io cosa che fuss'a proposito! |
Definiz: | § XII. Prendere marito, Pigliarem marito, Togliere marito, e talvolta anche Menare, marito, vale Maritarsi; e Prendere alcuno per marito, Togliere, e simili, alcuno per marito, vale Maritarsi con esso. – | Esempio: | Leggend. SS. Z. 2, 186: Mandami un angiolo a dire se è el meglio a prendere marito, che vivere in castitade. E quando ebbe dette queste parole, vidde venire uno angiolo..., e disse ch'era meglio a vivere in castitade, che prendere marito. | Esempio: | Nov. Bar. Far. 18: Per niuna condizione ella non volea torre marito. | Esempio: | Albizz. R. Commiss. 1, 268: Cercavano.... che Madama togliesse per marito lo figliuolo del Duca d'Angiò. | Esempio: | Bocc. Decam. 8, 263: Conciò sia cosa che voi da marito siate, vogliamo che colui prendiate per marito che noi vi daremo. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 9, 32: Quand'io voglia or, quel che non volsi inante, Tor per marito il suo figliuolo Arbante. | Esempio: | E Ar. Orl. fur. 37, 63: La vedovella che marito prende Deve ec. |
Esempio: | Cecch. Comm. ined. 159: Le donne soglion tutte Pianger duo volte: quand'ell'hanno a torre Marito, e quand'e muore. |
Definiz: | § XIII. Stare a marito un dato spazio di tempo, detto di donna, vale Aver marito, Essere maritata, da quel dato tempo in poi; ma è maniera non comune. – | Esempio: | Machiav. Comm. 77: Sendo stata sei anni a marito, e non avendone ancor fatti (de' figliuoli), ec. |
Definiz: | § XIV. Uccellare a marito, o Zimbellare, a marito, vale, figuratam., Usare lusinghe e allettamenti per procacciarsi un marito. – | Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 3, 295: Con nastri e ricci in testa, Ad ogni ragunata, ad ogni festa, Vi lasciate vedere, Zimbellando a marito a più potere. | Esempio: | E Monigl. Poes. dramm. 3, 400: Insieme Con Drusilla verrete; Se vi dona, prendete; E con modesti vezzi Uccellate a marito. |
Definiz: | § XV. Chi la fa al marito, la può ben fare all'amico: modo proverbiale, per significare che Chi ha ingannato il marito, potrà facilmente ingannare l'amante. – | Esempio: | Med. L. Canz. ball. 13 t.: Molte volte ho già udito Dir questo proverbio antico: Che chi la fa al marito La può ben far all'amico. |
Definiz: | § XVI. Fra moglie e marito non mettere un dito. – | V. Dito, § XLIII.
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