Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ARCO.
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ARCO.
Definiz: Chiamasi anche qualunque tratto o linea curva. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Così girammo della lorda pozza Grand'arco tra la ripa secca e il mezzo.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Come i delfini quando fanno segno Ai marinar con l'arco della schiena, Che s'argomentin di campar lor legno.
Esempio: E Dant. Purg. 13: Ivi così una cornice lega Dintorno il poggio come la primaia, Se non che l'arco suo più tosto piega.
Esempio: Red. Osserv. Vip. 83: Un'altra vipera,.... ferita in pelle in pelle sull'arco della schiena.
Definiz: § I. Arco dicesi anche la curvatura del sopracciglio. –
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 2: Era ricciuto questo prete, e l'arco Delle ciglia avea basso, grosso e spesso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 12: Sotto duo negri e sottilissimi archi Son duo negri occhi, anzi duo chiari soli.
Esempio: Mont. Poes. 1, 255: Del sopracciglio sotto l'arco tetro Uscian lampi dagli occhi, uscia paura.
Definiz: § II. Arco del pube. Term. degli Anatomici. –
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 23: I fianchi son formati e sostenuti principalmente da due ossa grandi e curve, le quali si ritorcono per davanti, e fanno così quel che si chiama arco del pube.
Definiz: § III. Arco degli anni, detto figuratam. del corso della vita, che rappresentasi a guisa d'una curva. –
Esempio: Dant. Purg. 13: Già discendendo l'arco de' miei anni Erano i cittadin miei presso a Colle.
Definiz: § IV. Arco, per lo più coll'aggiunta di arco celeste , e talvolta arco del patto , vale Arcobaleno, Iride. –
Esempio: Dant. Parad. 12: Come si volgon per tenera nube Du' archi paralelli e concolori, Quando Giunone a sua ancella iube.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 287: Li colori che contrae l'arco di fuori, nascono di quelli dentro; imperciò che questo arco non è altro che una nuvola acquosa, nella cui concavità percuote e passa il raggio del sole.
Esempio: Petr. Rim. 1, 185: Nè dopo pioggia vidi 'l celeste arco Per l'aere in color tanti varïarsi.
Esempio: Domen. Plin. 34: In Italia a Lecci e nel lago Velino ogni dì si vede l'arco celeste.
Esempio: Tass. Lett. 2, 21: Nè so, se non molto dubbiosamente, come l'aria si dipinga di tanta varietà di colori in quel suo arco, che arco del patto è nominato.
Esempio: Rucell. Or. Dial. 1, 1, 27: Senza che io qui v'annoveri i tuoni, i baleni, l'arco celeste, le piogge, le grandini, e le altre cose che nell'aere si creano.
Definiz: § V. Arco da sera buon tempo mena, o ne mena; Arco da mattina riempie la marina. Proverbio che significa, che l'arcobaleno, quando apparisce verso il tramonto, annunzia il buon tempo, e quando nella mattina, è segno di pioggia.
Definiz: § VI. Arco, termine di Geometria. Qualunque porzione della circonferenza d'un circolo. –
Esempio: Gell. Lettur. 4, 50: Le parti che si fanno nel dividerlo [il cerchio] sono eguali o son diseguali. Se elle sono eguali, elle si chiamano semicirculi o mezzi cerchi, e se elle sono diseguali, elle si chiaman archi.
Esempio: Grand. Istit. geom. 12: Qualunque altro angolo fatto al centro si misura co' gradi dell'arco sottoposto di un cerchio descritto con qualunque raggio.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 2: Qualsivoglia porzione della circonferenza.... dicesi arco.
Definiz: § VII. Ad arco o In arco, posto avverbialm., vale: In figura curva a guisa d'arco. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 402: Fora il muro da banda a banda d'una buca appunto tanto grande, che basti sola a potervi mettere una pietra ad arco; la qual pietra ad arco noi altrove chiamammo conio.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 282: Trema e si curva in arco, E sognandosel sopra, anela e langue.
Esempio: Targ. Alimurg. 246: Vi è un'altra sorte di tirare il grano ad arco cioè spargerlo colla pala a mezzo cerchio, per la quale operazione i granelli più tondi, più pesanti e meglio nutriti, vanno più lontano nella circonferenza dell'arco.
Definiz: § VIII. Coll'arco dell'osso, o coll'arco della schiena, vale Con ogni potere, Con ogni forza, e anche Col maggiore impegno possibile. –
Esempio: Grazz. Pros. 317: S'io non credessi che 'l poeta non mi tenesse.... per un moccicone, io mi metterei coll'arco dell'osso in questo primo terzetto.
Esempio: Cecch. Masch. 4, 3: Imbroglia, aguzza i tuo' ferruzzi, Ch'i' mi ci vo' mettere a bottega E con l'arco dell'osso.
Esempio: Dav. Tac. 1, 399: Onde altri e Cervario Proculo con l'arco dell'osso si misero a convincerlo.
Esempio: Buonarr. Tanc. 4, 6: E volentieri mi mettere' io Per amor tuo coll'arco delle stiene Tra di qua e di là co' miei parenti, Perchè tu dessi in cosa da' tuoi denti.