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MARCA
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MARCA.
Definiz: Sost. femm. Nome di Antica valuta, o moneta ideale, varia secondo i luoghi e i tempi.
Ha origine comune con marca, tema primo. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 73: Che se un ricco uomo donasse cento marche ec.
Esempio: Cont. Ant. Cav. 39: Ordenò ch'esso desse a Roma l'anno de censo VII migliai de marche d'argento.
Esempio: Dant. Conv. 320: E se l'avversario vuol dire che, siccome è altro desiderio quello di sapere li principj delle cose naturali, e altro di sapere che elli sono, così altro desiderio è quello delle cento marche, e altro è quello delle mille, rispondo che non è vero.
Esempio: Tav. Rit. 1, 116: Le dona uno scheggiale, nel quale erano coricate da ottanta pietre preziose, che la più vile valea più di cento marche d'argento.
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 105: S'alcun darti dovesse Marche venti d'argento, Ed un altro trecento, Al qual volessi tutto perdonare; Se 'l primo si dolesse Di tal perdonamento, Faria gran fallimento, Perchè ciascun può quel che è suo donare.
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 147: Costui, fatto censore, tolse dal Senato Cornelio Ruffino, il quale era stato dittatore e due volte consolo, e in ciascheduno ufficio bene e laudevolmente s'era portato, per questa sola cagione ch'ello fu trovato con dieci marche d'argento lavorato.
Esempio: Pucc. A. Centil. 83, 31: E diecimila marche d'ariento Dovea pagar chiunque la rompesse.
Esempio: Varch. Stor. 2, 443: Sotto pen, a chiunche contraffacesse, di cento marche d'oro.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 219: Sono tutte voci da non ne rinvenire agevolmente nè origine nè significato; se non che la si può credere (la voce Marmottino) o special moneta, come l'agostaro, o nome di valuta, come libra e marca.
Esempio: Ammir. Stor. 1, 62: Con obbligo, per ogni castello che fossero per edificare, di portare ogn'anno un cero alla chiesa di san Giovan Battista, e al Comune di Firenze dar una marca d'argento.
Esempio: E Ammir. Stor. 1, 78: Sotto pena di duemila marche d'argento.