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Dizion. 4° Ed. .
GASTIGARE.
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GASTIGARE.
Definiz: | Punire. Lat. castigare, punire, in aliquem animadvertere, poenâ afficere. Gr.
κολάζειν,
παιδεύειν. |
Esempio: | Bocc. nov. 89. 15. Così adunque fu gastigata la ritrosa, ed il giovane amando fu
amato. |
Esempio: | Tav. Rit. Buona dama non gastigare, s'ell'è ria, poco vale. |
Esempio: | Dant. Inf. 5. Perch'io dissi: maestro, chi son quelle Genti, che l'aer nero sì
gastiga? |
Esempio: | E Dan. rim.43. Colpa della ragion, che nol gastiga.
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Definiz: | §. I. Per Riprendere, Ammonire, Correggere. Lat. castigare, reprehendere, obiurgare,
admonere. Gr. ἐπιτιμᾶν,
ἐπιπλήττειν,
νουθετεῖν. |
Esempio: | Genes. Leggesi, che Aristotile lo gastigava molto delle femmine. |
Esempio: | Bocc. nov. 1. 22. Anzi ci era venuto per doverli ammonire, e gastigare.
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Definiz: | §. II. E neutr. pass. per Emendarsi. Lat. resipiscere. Gr.
ἀναφρονεῖν,
ἐπανορθοῦσθαι.
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Esempio: | Vit. Barl. 44. Sì ne prendi tale vendetta, che tutti gli altri se ne gastighino.
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Definiz: | §. III. In modo proverb. Chi uno ne gastiga, cento ne minaccia; e vale, che Il gastigo d'uno serve
di esempio a molti per deviargli dal mal fare. |
Esempio: | Varch. Suoc. 5. 3. Chi uno ne gastiga, cento ne minaccia. |
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