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Dizion. 2° Ed. .
ODIO
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ODIO.
Definiz: | Ira invecchiata, raccolta da più cagioni: contrario d'AMORE. Lat. odium. |
Esempio: | Albert. cap. 9. Odio, secondo Tullio, è veleno dell'amistade. |
Esempio: | Com. Purg. 15. L'ira ch'è con diliberazione, s'ella invecchia, è odio. Odio è ira
invecchiata. |
Esempio: | E Dan. Inf. c. 14. Odio è un movimento d'appetito, che
discende da alcuna apprensione, o vero cognoscibilitade. |
Esempio: | Albert. cap. 9. Odio invecchiato si converte in natura. |
Esempio: | Tratt. P. Mort. Odio si è avere in detestazione, e abbominazione il prossimo, o
disiderar male ad altri, non a debito fine. |
Esempio: | Bocc. nov. 33. 14. Rivoltato l'amore, il quale a Restagnone portava, in acerbo
odio. |
Esempio: | E Bocc. nov. 77. 41. Come antichissimo nimico, con ogni odio,
e con tutta la forza, di perseguire intendo. |
Esempio: | Lab. num. 147. Le nimicizie mortali, le 'nsidie, e gli odj saranno di presente in
campo. |
Esempio: | E Lab. num. 106. Mai alcuna manuale arte non apparasti, e
sempre l'esser mercatante avesti in odio. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 11. D'ogni malìzia, ch'odio in Cielo acquista. |
Esempio: | Petr. canz. 11. 4. Del lungo odio civil ti pregan fine. |
Esempio: | Fior. vir. A. Mon. Quando 'l sangue è turbato al cuore si converte in odio, se
la 'ndegnazione dura nel cuore. |
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