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Dizion. 5° Ed. .
FRULLA.
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FRULLA. Definiz: | Sost. femm. Il frullare, ossia il Rumore che fanno le starne ed altri uccelli, allor che levano il volo: comunemente Frullo. |
Definiz: | § I. Andare in frulla, detto del capo, vale figuratam. Non istare in un proposito, Mutarsi di momento in momento. – |
Esempio: | Casott. A. Celid. 1, 41: Andiamcene pur via allegramente, Perchè il capo anche a me spesso va in frulla. |
Definiz: | § II. E per Niente, o Cosa di nessun momento. Onde le maniere Non montare checchessia una frulla o Non stimare checchessia una frulla, per Non valere o Non stimare niente o pochissimo: nel qual senso pure dicesi comunemente Frullo Non montare checchessia un frullo Non stimare checchessia un frullo. – |
Esempio: | Bianc. Laud. 96: Del vero non sai nulla, Dello infinito nullo, Nè sa' dire una frulla, E tu mi par che 'l voglia dimostrare. | Esempio: | Varch. Ercol. 369: Viepiù il loderei, se non fosse.... tanto sofistico e superstizioso, e la guardasse troppo in certe minuzie e sottigliezze, le quali non montano una frulla. | Esempio: | Grazz. Rim. 1, 78: Questo nostro emispero, Rispetto alla natura, è una frulla. | Esempio: | Salv. Infarin. sec. 210: Se l'Ariosto avesse fatto una simil cosa, le gogne, le mitere, e le ruote sarebbono, come si dice, una frulla. | Esempio: | Fag. Rim. 4, 213: Dafne giammai non lo stimò una frulla, E sempre l'aborrì come il peccato. | Esempio: | Saccent. Rim. 1, 83: Lo spender de' baiocchi a centinaia Per fare alla consorte il trattamento, Lo stimava una frulla, una cenciaia. |
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