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DIFFERENTE.
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DIFFERENTE.
Definiz: Partic. pres. di Differire. Che differisce.
Lat. differens.
Definiz: § I. Comunemente usasi in forma d'Add. Che è vario, dissimile, da altra cosa congenere, in qualche qualità o accidente, o nel grado di una data proprietà. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Anima fatta la virtute attiva, Qual d'una pianta, in tanto differente, Che quest'è in via e quella è già a riva, Tanto ovra poi ec.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 79: Una novella non guari meno di pericoli in sè contenente che la narrata da Lauretta, ma in tanto differente da essa, in quanto ec.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 13 t.: La stella è differente dalla stella in chiarezza.
Esempio: Firenz. Pros. 1, 315: Ecce, il quale ha differente il tuono del primo e dal secondo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 9: L'ultimo adornamento che sta sopra, È poca cosa differente a quello, Ch'or detto abbiam.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 2, 12: Non son l'altre facciate differenti Dall'ordine di questa architettura.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 25: La galanga maggiore.... è differente dalla minore solamente di genere, non di spezie, nè di virtù.
Esempio: Sassett. Fr. Notiz. 23: È... la quinta sepoltura, la quale è a guisa di cassone con volticciola di sopra, come l'altre che vi sono; ma in tanto differente, che dove tutte l'altre sono di macigno, questa è di marmo.
Esempio: Pindem. Poes. 367: Sonar non differenti omaggi Ode in cento dissimili favelle.
Definiz: § II. Talora prendesi per Diverso, Distinto. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 17, 42: Sentirà [l'Orco] a naso il sesso differente; Le donne non temer che sieno uccise: Gli uomini, siene certo.
Esempio: E v 23, 133: L'arme sue tutte, in somma vi concludo, Avean pel bosco differente albergo.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 73: Così portati e l'uno e l'altro [corpo] appresso, Ma in differente stanza alfine è messo.
Definiz: § III. Pure per Dissimile, parlandosi di persona; ma riferiscesi più che altro al morale. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 53: Come è differente il viso, È differente ancor l'ingegno e l'arte.
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 216: Manterrommi senza fallo, Almen lo spero, agli altri differente.
Definiz: § IV. E poeticam., detto di cosa. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 15, 100: Un peregrin di Grecia.... Novelle gli arrecò gravi e pungenti, Dal suo primo disegno e lungo voto Troppo diverse e troppo differenti.
Definiz: § V. Detto di scrittore, vale Che divaria da un altro in qualche particolare di una data cosa o fatto: e dicesi anche di scrittura. –
Esempio: Varch. Stor. 2, 70: Nel vero, ciò è quanto alle braccia [del circuito di Firenze], non discordano [il Tribolo e il Villano], nè sono differenti, se non in quattrocento settantatrè.
Definiz: § VI. Detto altresì di persona, vale Che è di parere diverso da altra o altre. –
Esempio: Machiav. Stor. 2, 164: A ciascuno piaceva diminuire la potenza de' Medici; ma erano differenti nel modo.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 25: Per queste adunque ragioni ed autorità son io costretto esser differente dal Brasavola e dal Fuchsio.
Definiz: § VII. Trovasi in forza di Sost., per Chi contende con altri per opposizione di parte, Chi è in dissidio, Chi ha qualche differenza, con altri. –
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 8: Papa Eugenio, come signore che volentieri entrava di mezzo tra i differenti,... mandò per questo il Patriarca de' Vitelleschi.