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FECCIA
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FECCIA.
Definiz: Superfluità, e parte più grossa, e peggiore, e quasi escremento di cose liquide, e viscose. Lat. faex.
Esempio: Pallad. Mettendo alle sue radici feccia molto ricente, di vin vecchio.
Esempio: Bocc. Nov. 62. 11. Il doglio mi par ben saldo, ma egli mi pare, che voi ci abbiate tenuto entro feccia.
Definiz: §. Per Escremento del ventre.
Esempio: Bocc. Nov. 68. 21. Se tu dei stare al fracidúme delle parole d'un Mercantuzzo di feccia d'asino.
Esempio: Ar. Fur. 43. 145. E molta feccia il ventre lor dispensa.
Definiz: §. Per metaf.
Esempio: Bocc. Nov. 8. 5. Le virtù di quaggiù dipartitesi, hanno nella feccia de' vizzj i miseri viventi abbandonati.
Esempio: E Bocc. Nov. 98. 32. Io non son nato della feccia del popolazzo di Roma.
Esempio: Galat. Non voglio per ciò, che tu ti avvezzi a favellare sì bassamente, come la feccia del popolo minuto.
Definiz: §. Alla feccia del vino, e d'alcuni altri liquori: diciamo Posatura.
Definiz: §. Proverbio: Imbottar sopra la feccia: vale Arroger danno a danno.