Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
RIVA
Apri Voce completa

pag.246


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
» RIVA
Dizion. 3 ° Ed.
RIVA.
Definiz: Estrema parte della terra, che termina, e soprastà all'acque. Lat. ripa. Gr. ὄχθη.
Esempio: Bocc. nov. 77. 27. Io ho un podere, verso il Valdarno di sopra, il quale è assai vicino alla riva del fiume.
Esempio: G. V. 12. 64. 1. Benchè fosse contastato dalla gente del Re di Francia, ch'erano dall'altra riva, per forza d'arme, e di suoi arcieri gli sconfisse.
Esempio: Dant. Inf. 1. E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa, e guata ec.
Esempio: E Dan. Par. 30. E vidi lume, in forma di riviera, Fulvido di fulgore intra due rive.
Esempio: Petr. son. 99. M'affliggon sì, ch'io porto alcuna volta Invidia a quei, che son sull'altra riva (quì figuratam. e vale: nell'altro mondo, già morti)
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 4. Stando elleno ferme ec. usciremo notando a riva.
Definiz: §. I. Riva, per Luogo semplicemente. Lat. locus. Gr. τόπος.
Esempio: Petr. canz. 7. 5. Che sospirando vo di riva in riva.
Definiz: §. II. Per metaf. vale Fine, o Termine. Lat. finis. Gr. τέλος.
Esempio: Petr. canz. 8. 1. Che s'altri non l'aita, Ella fia tosto di suo corso a riva.
Esempio: E Petr. son. 133. E perchè il mio martir non giunga a riva, Mille volte il dì moro, e mille nasco.
Esempio: Bemb. Asol. 1. 47. Quando essi d'alcuno lor desiderio vengono a riva.
Definiz: §. III. Riva riva, posto avverbialm. vale Lungo la riva. Lat. secus litus. Gr. παρὰ τὴν ἀκτήν.
Esempio: Dep. Decam. 32. Importa marina marina, andarsene lunghesso la marina, o non se ne allontanare molto, che altrimenti si direbbe anche riva riva, o piaggia piaggia.