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Dizion. 4° Ed. .
RIVA
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RIVA.
Definiz: | Estrema parte della terra, che termina, e soprastà all'acque. Lat. ripa. Gr.
ὄχθη. |
Esempio: | Bocc. nov. 77. 27. Io ho un podere, verso il Valdarno di sopra, il quale è assai
vicino alla riva del fiume. |
Esempio: | G. V. 12. 64. 1. Benchè fosse contastato dalla gente del Re di Francia, ch'erano
dall'altra riva, per forza d'arme, e di suoi arcieri gli sconfisse. |
Esempio: | Dant. Inf. 1. E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago
alla riva, Si volge all'acqua perigliosa, e guata ec. |
Esempio: | E Dan. Par. 30. E vidi lume, in forma di riviera, Fulvido di
fulgore intra due rive. |
Esempio: | Petr. son. 99. M'affliggon sì, ch'io porto alcuna volta Invidia a quei, che son
sull'altra riva (quì figuratam. e vale: nell'altro mondo, già morti) |
Esempio: | Boez. Varch. 2. pros. 4. Stando elleno ferme ec. usciremo notando a riva.
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Definiz: | §. I. Riva, per Luogo semplicemente. Lat. locus. Gr. τόπος. |
Esempio: | Petr. canz. 7. 5. Che sospirando vo di riva in riva. |
Definiz: | §. II. Per metaf. vale Fine, o Termine. Lat. finis. Gr. τέλος. |
Esempio: | Petr. canz. 8. 1. Che s'altri non l'aita, Ella fia tosto di suo corso a riva.
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Esempio: | E Petr. son. 133. E perchè il mio martir non giunga a riva,
Mille volte il dì moro, e mille nasco. |
Esempio: | Bemb. Asol. 1. 47. Quando essi d'alcuno lor desiderio vengono a riva.
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Definiz: | §. III. Riva riva, posto avverbialm. vale Lungo la riva. Lat. secus
litus. Gr. παρὰ τὴν
ἀκτήν. |
Esempio: | Dep. Decam. 32. Importa marina marina, andarsene lunghesso la marina, o non se
ne allontanare molto, che altrimenti si direbbe anche riva riva, o piaggia piaggia. |
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