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1) Dizion. 5° Ed. .
CALCOLO
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CALCOLO.
Definiz: Sost. masc. Operazione di matematica, con la quale si determina il numero, la quantità, o qualsivoglia grandezza; e anche il Resultato di essa operazione.
Dal lat. calculus, ital. ant. calculo, Pietruzza; perchè è noto che da prima si fecero i computi con pietruzze. –
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 372: Molto aggiustatamente rispondevano i computi all'apparenze, l'apparenze ai calcoli.
Esempio: Castell. Acq. corr. 106: La forza istessa dell'argomento, come fondato sopra i mezzi del calcolo geometrico ed aritmetico, mi ha aperto la strada a scoprire un sottilissimo inganno.
Esempio: Perell. Relaz. Cont. 6, 228: Con un calcolo poco differente ritroveremo, che.... mancano per condursi nel Po a Lagoscuro 7 piedi di caduta.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 377: Voi vi siete dimenticato che nel progresso del calcolo abbiamo fatta la divisione per KC-BC.
Esempio: Agnes. Inst. anal. 431: Questo calcolo [differenziale] contiene i metodi delle tangenti, de' massimi e dei minimi ec.
Definiz: § I. Per Conto aritmetico, Computo qualunque. –
Esempio: Paolett. Append. 45: Per far tutti i lavori anticipati, seminare, custodire, segare, battere, pulire e riporre in granaio le raccolte di quella provincia [della Maremma toscana], secondo i calcoli fatti e le dimostrazioni da me vedute, ci vogliono 540 lire, poco più poco meno, per ogni moggio di seme.
Esempio: EPaolett. Append. 48: Questo semplicissimo calcolo ben dimostra di quanto maggior vantaggio sia per esser sempre al minuto popolo in paragone del basso l'alto prezzo de' grani.
Definiz: § II. Mettere in calcolo, vale figuratam. Tenerne conto, Farne ragione. –
Esempio: Targ. Rag. Agric. 53: In annate molto piovose diventeranno grassi alcuni [terreni], che sopra aviam distinti per magri, senza mettere in calcolo le ruggini, le nebbie, le brinate, i diacci,.... che vi possono cagionare delle grandi alterazioni.
Definiz: § III. Ridurre a calcolo, vale Sottoporre al calcolo, Calcolare. –
Esempio: Targ. Viagg. 7, 230: Le quali [vene d'allume] essendo minutissime oltre ogni credere, e rendendosi impercettibili a' nostri pur troppo grossolani sensi, non si possono da noi ridurre a calcolo.
Definiz: § IV. Calcoli chiamiamo La concrezione morbosa, che per l'alterazione dell'orina si genera nei reni o nella vessica, e forma quel male che dicesi della pietra. La bile alterata può egualmente formare delle concrezioni che diconsi Calcoli biliari. –
Esempio: Benciv. Cur. malatt. volg.: Le acque minerali sono il più certo rimedio de' calcoli nati nelle reni.
Esempio: E Benciv. Cur. malatt. volg. appr.: Quelli che patiscono di calcoli nelle reni sogliono fare le urine torbide; e torbide le fanno ancora e mal odorose quelli che patiscono di calcoli nella vescica.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 14, 5: Cose da nulla e mere bagattelle Rispetto a gotta, a calcoli e renelle.
Esempio: Cocch. Matrim. 52: Così si fanno le indigestioni ed i flati e le durezze delle viscere e l'idropisie e le occulte ulceri interne ed i calcoli e la gotta e le paralisie.