Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AFFINATO.
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AFFINATO.
Definiz: Partic. pass. di Affinare.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Ridotto fine, sottile. −
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 340: Prendi quattro misure della cenere affinata, e quattro misure dell'osso affinato, e mescola l'uno coll'altro.
Esempio: Targ. Alimurg. 24: Nelle terre poco affinate il grano non può fare a meno di non nascere a mucchietti.
Definiz: § II. Per Affilato, Aguzzato. −
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 15: Falci affinate da dare alle gambe Ai fieni e alle gramigne.
Definiz: § III. Per Raffinato, Perfezionato. −
Esempio: Tratt. Benviv. 5: Fornace ardente, ove ardono l'anime, tanto ch'elle sieno purgate così come oro affinato nella fornace.
Esempio: Pegolott. Prat. Merc. 341: Prendi lo colore, e mettilo nel fondo dentro dalla coppella, ove dee rimanere l'ariento affinato.
Esempio: Salvin. Teogn. 122: Venendo al paragon, fregato al piombo, Oro affinato sarai bello a tutti.
Definiz: § IV. E figuratam. −
Esempio: Giacomin. Oraz. 77: Il giudizio.... nelle scienze affinato, sa discernere il vero dal falso.
Esempio: Segner. Mann. sett. 9, 3: Il mal di quelle opere a cui trascorrono gl'invidiosi, non è mal fatto a caso, ma fatto ad arte; è affinato dalla malizia, è avvelenato dalla malignità.
Esempio: Magal. Sagg. nat. Esp. 36: Simile a questa fu la seconda pruova, anzi l'istessa appunto, se non che maggiormente affinata.
Esempio: E Magal. Lett. fam. 1, 61: Per far poi un salto dal secolo del trecento a questi tempi più bassi, mi varrò d'una lingua un tantin meno affinata, per dirvi ec.