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1) Dizion. 4° Ed. .
CAPO.
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CAPO.
Definiz: Voce nella nostra lingua per l'eccellenza del suo signific. molto frequente nell'uso; riceve diversi significati, e se ne formano varie maniere, e proverbj, la più parte de' quali si noteranno appresso.
Definiz: §. I. Capo, Parte del corpo dell'animale dal collo insù. Lat. caput. Gr. κεφαλή.
Esempio: Din. Comp. 3. 67. Dissesi, che ec. la corona gli cadde di capo.
Esempio: Bocc. nov. 15. 36. Tentò più volte, e col capo, e colle spalle, se alzar potesse il coperchio.
Esempio: E Bocc. nov. 50. 17. L'un degli asini ec. tratto il capo del capestro era uscito della stalla.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 6. Calandrino, essendoli uscito il vino del capo, si levò la mattina.
Esempio: Tes. Br. 1. 15. Il capo ec. ha tre celle, una dinanzi per imprendere, l'altra nel mezzo per conoscere, la terza drieto per memoria.
Esempio: Dant. Inf. 7. Questi fur cherci, che non han coperchio Piloso al capo.
Esempio: E Dan. Inf. 28. Io vidi certo, ed ancor par, ch'io 'l veggia, Un busto senza capo andar, siccome Andavan gli altri della trista greggia, E 'l capo tronco tenea per le chiome, Presol con man a guisa di lanterna.
Esempio: Petr. cap. 9. Giudit la vedovella ardita, Che fe 'l folle amador del capo scemo.
Definiz: §. II. Capo si prende talora per Parte superiore, Principio, Origine, o Estremità. Lat. caput, principium. Gr. ἀρχή, κεφαλή.
Esempio: Bocc. nov. 15. 18. E trassesi i panni di gamba, e a capo del letto gli si pose.
Esempio: E Bocc. nov. 40. 25. E cominciatasi dal capo, li contò la storia infino alla fine.
Esempio: E Bocc. nov. 68. 12. In capo di scala si pose a sedere, e cominciò a cucire.
Esempio: E Bocc. nov. 76. 13. Cominciatosi dall'uno de' capi cominciò a dare a ciascuno la sua.
Esempio: E Bocc. nov. 89. 10. Un buono uomo, il quale a capo del ponte si sedea.
Esempio: Com. Dant. Nell'entrare nella prigione legasse il capo dello spago.
Esempio: G. V. 9. 103. 1. Racquistaro Ferrara, salvo Castel Tebaldo, ch'era in capo della terra molto forte, e grande.
Esempio: E G. V. 11. 42. 3. Si ridussero la sera a capo del ponte alla Spina.
Esempio: Boez. Varch. 4. 2. Tutte le cose desiderabili, al bene, come a un certo quasi capo della sua natura, riferirsi, dimostrato avemo.
Esempio: Segn. stor. 4. 103. Fece bene Malatesta ec. un baluardo grandissimo in capo all'orto de' Pitti.
Definiz: §. III. Capo si adopera in signific. di Termine, Fine, e simili. Lat. terminus, caput, finis. Gr. τελευτή.
Esempio: Pass. 78. Stette la convertita peccatrice tre anni ec. rinchiusa, ec. in capo di tre anni Iddio rivelò ec.
Esempio: Cr. 9. 59. 2. In capo di dodici mesi partoriscon la lor concezione.
Esempio: G. V. 1. 37. 1. S'arrendéo la città a Cesare, e a' Romani in capo di due anni, quattro mesi, e sei die, che vi si pose l'assedio.
Esempio: M. V. 1. 29. Ogni capo di cent'anni dalla Natività di Cristo fosse ordinato generale perdono a Roma.
Esempio: E M. V. 6. 72. Ogni capo di tre, o quattro mesi erano tenuti.
Esempio: Ar. Fur. 5. 57. In capo d'otto, o di più giorni in corte Venne innanzi a Ginevra un viandante.
Esempio: Red. Ins. In capo agli otto giorni da ogni uovo di color rossigno, rompendo il guscio, scappava fuora una mosca.
Definiz: §. IV. Capo figuratam. vale Guida, Scorta, Regolatore, Governatore, Principale, Superiore, Principe, Signore. Lat. caput, dux, rector. Gr. κεφαλή, ἀρχή, ἡγεμών.
Esempio: Bocc. Introd. n. 41. Veramente gli uomini sono delle femmine capo.
Esempio: E Bocc. nov. 43. 2. In Roma, la quale ec. già fu capo del mondo.
Esempio: Cron. Morell. Che dove i figliuoli prendono ammaestramento, e inviamento, e stato, e ogni buon costume dal padre, noi rimanemmo sanza capo, e sanza guida.
Esempio: Varch. stor. 12. E questo capo voler essere uomo, che non dormisse al fuoco, ma vigilante, industrioso, ec.
Esempio: Boez. Varch. 2. pros. 3. Rimaso pupillo fusti prima da uomini grandi nudrito, e governato, poi da' primi capi della città scelto per genero.
Esempio: Ar. Fur. 33. 103. Il castello è più ricco assai, che forte, Ove dimora di Etiopia il capo.
Esempio: Morg. 19. 97. Io non fu' appena uscito fuor dell'uova, Ch'io era il capo degli sciagurati.
Definiz: §. V. Capo, usato alla maniera, che dissero i Lat. in singulos homines, in capita, viritim. Gr. κατ᾽ἄνδρα.
Esempio: G. V. 2. 10. 1. E toglieva censi per ogni capo di uomo.
Definiz: §. VI. Capo, trattandosi di quantità, e novero di bestie, sotto la voce Capo s'intende una bestia. Lat. caput. Gr. κεφαλή.
Esempio: M. V. 11. 24. E levaron preda di mille capi di bestie.
Definiz: §. VII. Capo, parlandosi di panni, vesti, o simili, esprime la Pezza intera, Tutta la vesta ec.
Definiz: §. VIII. Capo usato per similit. delle suddette maniere, come Capo d'aglio ec. vale Tutto l'aglio intero tolte le frondi. Lat. caput allii. Gr. σκορόδου κεφαλή.
Esempio: Libr. cur. malatt. Pesta un capo d'aglio, e appiccalo al polso del braccio destro.
Esempio: Bocc. nov. 10. 9. Come che nel porro niuna cosa sia buona, pure men reo, e più piacevole alla bocca è il capo di quello.
Esempio: Burch. 1. 98. E davami vantaggio un capo d'aglio.
Definiz: §. IX. Capo si chiama quel Mozzicone di sermento lasciato dal potatore alle viti, per lo quale esse viti hanno a far nuova messa, e pullulazione. Lat. palmes. Gr. κλῆμα.
Esempio: Cr. 4. 4. 4. Imperocchè con lunghi capi (la vite) fa il vino di poco valore.
Esempio: E Cr. 11. 25. 2. Quelle, che hanno le gemme più rade, per la lunghezza de' nodi, con capi più lunghi son da potare.
Definiz: §. X. Capo figuratam. per Genere, Generalità, Somma di cose. Lat. genus, caput. Gr. γένος.
Esempio: Boez. Varch. 3. 10. Se tutti questi beni ec. sono come alcuni membri della beatitudine, o pure si riducono tutti come a un capo.
Definiz: §. XI. Capo vale anche quella Punta di terra, che sporge in mare. Lat. promontorium. Gr. ἄκρα.
Esempio: Tac. Dav. ann. 2. 42. Si mise a sbaraglio maggiore, rubò le ceneri, e passò a Cora, capo di mare in Toscana.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 6. 128. A ogni poco mutava luogo, e finalmente al capo di Miseno nella villa già di Lucullo si giudicò.
Esempio: E Tac. Dav. ann. 15. 217. Mentre fanno forza di spuntare il capo di Miseno, un forzato libeccio li battè nella spiaggia di Cuma.
Esempio: Bern. Orl. 1. 8. 25. Levando gli occhi vede un monticello, Che fa un capo piccoletto in mare.
Definiz: §. XII. Capo, trattandosi d'acque, vale Polla, Vena. Lat. aquarum vena. Gr. φλὲψ τοῦ ὕδατος.
Esempio: Cr. 1. 8. 8. Caverai il pozzo, e cercherai il capo dell'acqua, e se sono più capi, raccoglierali in uno.
Definiz: §. XIII. Capo, per Vita, usandosi alla maniera de' Latini. Lat. caput, vita. Gr. κεφαλή, βίος.
Esempio: Ar. Fur. 5. 71. E gli feci veder, quanto importassi Al capo d'amendua, se presa io fussi.
Definiz: §. XIV. Capo per metaf. si adopera per Immaginazione, Pensiero, Inclinazione, Cervello, e simili. Lat. mens, animus. Gr. διάνοια.
Esempio: Bocc. nov. 41. 3. Nè gli s'era potuto metter nel capo nè lettera, nè costume alcuno.
Esempio: E Bocc. nov. 65. 14. Egli è sì forte geloso, che non li trarrebbe del capo tutto il mondo, che per altro, che per male vi si venisse.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 4. Gli entrò nel capo non dover potere essere, che essi dovessero così lietamente vivere della lor povertà.
Esempio: Cron. Morell. Al signor di Padoa entrò nel capo questo fatto.
Esempio: M. V. 11. 78. Cominciò a metter nel capo alla femmina, che nel paese non istava sicura.
Esempio: Vit. Plut. Li Siracusani ec. facevano li suoi fatti per loro capo, nè Dione volevano ascoltare.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 1. 3. Veramente io non aveva il capo a tor donna, ma poichè tu, e madonna volete, io voglio ancora io.
Definiz: §. XV. Capo, termine de' tessitori, dicendosi, Drappo a un capo, o a due capi, cioè a uno, o più fila. Lat. caput, ora.
Definiz: §. XVI. Capo per Capitolo, parte di discorso. Lat. caput.
Definiz: §. XVII. Capo, con alcuna giunta di dispregio, come per esemplo, Capo di bue, Capo da sassate, e simili, modo d'ingiuriare altrui. Lat. improbum caput. Gr. κακὴ κεφαλή.
Definiz: §. XVIII. Da capo, posto avverbialm. vale Da principio, Di nuovo, Un'altra volta. Lat. ab ovo, a capite, iterum, iteratò, denuò. Gr. δεύτερον.
Esempio: Bocc. nov. 13. 24. E quivi da capo il Papa fece solennemente le sponsalizie celebrare.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 13. E così detto da capo il rabbracciò, e ancora teneramente lagrimando li baciò la fronte.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 11. Il peregrino da capo fattosi, tutta la storia ec. raccontò.
Esempio: E vit. Dant. 27. Quindi poi se n'andò a Bologna, dove poco stato, se n'andò a Padoa, e quindi da capo se ne tornò a Verona.
Esempio: Sen. ben. Varch. 4. 6. Quegli incitamenti, che ti rinnuovano, benchè già stanco, a prender da capo diletto.
Definiz: §. XIX. Da capo a piè, posto avverbialm. vale Da uno estremo all'altro, Senza tralasciar niente. Lat. a capite usque ad calcem. Gr. ἐκ ποδῶν εἰς κεφαλήν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 42. Tutto dal capo al piè impastato, dolente, e cattivo ec. pur n'uscì fuori.
Esempio: Ar. Fur. 33. 103. Il castello è più ricco assai, che forte, Ove dimora d'Etiopia il capo; Le catene de' ponti, e delle porte, Gangheri, e chiavistei da piedi a capo.
Definiz: §. XX. In capo del mondo, In capo al mondo, e Capo del mondo, si dice per accennare Alcuna parte lontana del mondo, e per esprimere figuratam. Spazio grandissimo di lontananza. Lat. in remotissimâ regione, in remotissimâ orbis terrarum parte.
Esempio: Ovid. Pist. Essendo di lungi in capo del mondo.
Esempio: Tac. Dav. ann. 15. 214. Eranvi uccellami, e selvaggiumi di varj capi del mondo, e pesci insin dell'oceano.
Definiz: §. XXI. A capo alto, posto avverbialm. vale Col capo alto, o per soverchio fasto, o per qualsisia altra cagione. Lat. elato capite. Gr. ὑπερηφάνως.
v. A CAPO ALTO.
Definiz: §. XXII. A capo chino, posto avverbialm. vale Col capo chinato. Lat. demisso capite. Gr. κάτω.
Esempio: Ar. Fur. 23. 71. La donna, perchè ancor più a capo chino Vadano, e più non sian così arroganti, Fa lor sapere ec.
v. A CAPO CHINO.
Definiz: §. XXIII. A capo all'ingiù, e A capo all'insù, posti avverbialm. vagliono Col capo di sotto, o di sopra. Lat. capite deorsum, vel sursum misso. Gr. κάτω.
Esempio: Sagg. nat. esp. 89. Si cali un termometro di cinquanta gradi a capo all'ingiù.
v. A CAPO ALL'INGIÙ, e A CAPO ALL'INSÙ.
Definiz: §. XXIV. Battere il capo nel muro, o al muro, Dare il capo nel muro, o al muro, o Urtare il capo nel muro, o al muro, maniere esprimenti Mettersi a impresa non riuscibile, quasi a voler rovinare un muro col capo; e talora Disperarsi.
Esempio: Filoc. 2. 110. Se a te tanto dispiace la mia andata, comanda, ch'io non vi vadia, ed egli potrà assai urtare il capo nel muro, che non ci andrò.
Esempio: Vend. Crist. 47. Chi si vuole iscandalizzare, sì si scandalezzi, e dia del capo nel muro.
Esempio: Varch. Ercol. 55. E se continova nella stizza, e mostra segni di non volere star forte, e aver pazienza, si dice: egli ha rabbia, e vuol dare del capo, o battere il capo nel muro.
Esempio: Gell. Sport. 2. 4. Lisabetta, egli è un battere il capo nel muro. I. L'ho gridato tanto, che tu non sai, i' sono oramai stracco.
Definiz: §. XXV. Rompere il capo altrui, vale Percuoterglielo di maniera, che se gli rompa.
Definiz: §. XXVI. E figuratam. Rompere altrui il capo, o Torre altrui il capo, vale Recare altrui noia, Importunarlo, Stuccarlo. Lat. obtundere, enecare. Gr. ἀποκναίειν.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 349. Perdonatemi, s'io vi togliessi cotal volte il capo col dimandarvi, ch'io sono una di quelle, che ec. averebbono vaghezza d'imparare.
Esempio: E As. 239. Ma quel fastidioso di quel compratore gli rompeva pure il capo col domandargli or d'una cosa, or d'un'altra.
Definiz: §. XXVII. Rompersiil capo con alcuno, e Spezzarsi il capo con alcuno, vale Battersi con esso lui, Venir seco a combattimento. Lat. digladiari.
Esempio: Bern. Orl. 1. 18. 40. Se 'l capo meco pur ti vuoi spezzare, Perderai finalmente l'armi, e 'l campo.
Definiz: §. XXVIII. E Rompersi il capo, vale eziadío Infastidirsi, Inquietarsi; e anche Usare soverchia applicazione. Lat. caput obtundere, se ipsum vexare. Gr. ὃν θυμὸν κατέδειν.
Definiz: §. XXIX. Andare col capo rotto, o Rimanere col capo rotto, vale Restar perdente, Andarne colla peggio. Lat. iacturam facere, damnum capere. Gr. ζημιοῦσθαι.
Esempio: Pass. 252. Non è niuno, che non ne rimanga col capo rotto.
Esempio: Cron. Morell. 237. S'addirizzò assai cose, ma e' n'andò sempre col capo rotto.
Definiz: §. XXX. Avere il capo a una cosa, vale Avervi genio, Averne voglia.
Esempio: Lasc. Streg. 2. 1. Lo Stradino mi pregò cento volte, ch'io volessi entrar negli Umidi ec. ma non v'ebbi mai il capo.
Esempio: Varch. Suoc. 1. 2. Come quegli, che aveva il capo altrove, s'andava scusando.
Esempio: Car. lett. 1. 52. Io non voglio altramente scrivere a sua signoría, che debbe avere il capo ad altro.
Definiz: §. XXXI. Correr per lo capo, Andar per la fantasía. Lat. animo occursare. Gr. ἐπελθεῖν.
Esempio: Amet. 65. E con questo subito mi corsero mille altre cose per lo capo.
Definiz: §. XXXII. Ritornare in capo, e Ritornare sopra il capo, vale Incorne male, Ritornare in suo danno. Lat. in caput redire, in caput vertere, in caput reverti.
Esempio: Bocc. nov. 77. 2. Alla quale la sua beffa ritornò sopra il capo.
Esempio: Filoc. 2. Imperciocchè noi dubitiamo, che senza fare il debito nostro, la sentenza non ritorni sopra i nostri capi.
Esempio: Pass. 252. Chi contra Dio getta pietra, in capo gli ritorna.
Esempio: Bemb. stor. 3. 38. La qual colpa tuttavia da quel fonte solo derivata, poco appresso sopra il capo di lui ritornò.
Definiz: §. XXXIII. Tenere altrui le mani in capo, vale Averne cura, Proteggerlo, Custodirlo, onde per troppa libertà, o per soverchia ignoranza non cada in errore. Lat. alicuius curam habere, custodire, tueri. Gr. ὑπερρασπίζειν.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Se Iddio non mi tiene la mano in capo, così caderò io, come egli.
Esempio: Tac. Dav. stor. 3. 351. Teniate a' soldati le mani in capo, che non fallino.
Esempio: Cas. lett. 88. Nostro Signore vi tenga le mani in capo.
Esempio: Lasc. Gel. 4. 13. Uh uh che san Brandano ci tenga in capo la mano.
Definiz: §. XXXIV. Non avere altr'occhio in capo, vale Non avere cosa, che s'ami più. Lat. ferre in oculis, plus oculis suis amare. Gr. ἐν ὀφθαλμοῖς ἔχειν.
Esempio: Bocc. nov. 79. 13. E sì abbiamo saputo fare, ch'elle non hanno altr'occhio in capo, che noi.
Definiz: §. XXXV. Di mio capo, Di tuo capo, ec. vale Di propria invenzione, Di tua invenzione ec. Lat. ex animi mei sententiâ, meo marte, meo animo, meâ sententiâ, ex animi tui sententiâ.
Esempio: Fir. dial. bell. donn. 357. Affermo non di mio capo, ma di sentenza non solamente de' naturali, ma d'alcuni de' Teologi, che la vostra bellezza è un'arra delle cose celesti.
Definiz: §. XXXVI. Esser di suo capo, vale Essere di suo parere, Essere amico della sua opinione, Voler fare a suo modo. Lat. contumacem esse, in suâ sententiâ perstare. Gr. αὐθάδειαν ἔχειν.
Definiz: §. XXXVII. Chi fa a suo modo, non gli duole il capo, proverb. esprimente, che Chi opera secondo la sua propria volontà ne trae soddisfazione.
Definiz: §. XXXVIII. Chi sta a vedere, non gli duole il capo; proverb. significante, che Chi non ha proprio interesse nell'affare, non ve ne sente pena.
Definiz: §. XXXIX. Non sapere dove uno s'abbia il capo; modo basso, dimostrante Essere in una somma ignoranza, Non sapere quel, che un si faccia. Lat. inscitiâ laborare.
Esempio: Fir. Trin. 2. 1. Io non so dove io mi abbia il capo, nè dove mi rigirare.
Definiz: §. XL. Restare come mosca senza capo, o Essere come mosca senza capo, vale Restare, o Essere senza alcuno indirizzo.
Esempio: Lasc. Streg. prol. È restata come mosca senza capo.
Esempio: Cecch. Mogl. 1. 5. Perchè io son quà come mosca senza capo.
v. MOSCA.
Definiz: §. XLI. Non trovar nè capo, nè coda, vale Non trovar modo, nè via, nè verso a far checchè sia. Lat. nec viam, nec exitum invenire. Gr. ἀμηχανεῖν, ἀπορεῖν.
Definiz: §. XLII. È meglio esser capo di gatto, che coda di lione; vale, È meglio esser principe in uno stato piccolo, che suddito in uno stato grande. Lat. malo servire mercede alii viro inopi, cui non multus victus sit, quam omnium mortuorum regem esse. Gr. θητεύεμεν ἄλλῳ ἀνδρὶ παρʹ ἀκλήρῳ, ᾧ μὴ βιοτὸς πολὺς ἔστιν, ἢ πᾶσιν νεκύεσσι καθαφθιμένοισιν ἀνάσσειν: Omero.
Definiz: §. XLIII. Dar di capo, Capitare, Arrivare. Lat. pervenire, adire. Gr. ἀφικνεῖσθαι.
Esempio: Ar. Fur. 20. 36. Dopo molti anni alle ripe omicide A dar di capo venne un giovanetto.
Definiz: §. XLIV. Non sapere dove darsi di capo; vale Non sapere a chi, nè dove rifuggire, o ricorrere. Lat. nescire quo quis se vertat. Gr. οὐκ εἰδέναι τί ποιεῖν.
Definiz: §. XLV. Entrar nel capo, vale Figurarsi, Immaginarsi, Darsi ad intendere, Ostinarsi a credere.
Esempio: Bocc. nov. 79. 4. Gli entrò nel capo, non dover potere essere, che essi dovessero così lietamente vivere della lor povertà.
Definiz: §. XLVI. Esser col capo nella fossa, vale Esser vicino a morte.
Esempio: Cecch. Esalt. cr. 5. 11. E perch'io son, non che co' piè, col capo Nella fossa, or i' vo' pensare un poco Al fatto mio.
Definiz: §. XLVII. Lavare il capo altrui, nel sentim. proprio vale Lavarglielo attualmente. Lat. caput lavare. Gr. πλύνειν τὴν κεφαλήν.
Esempio: Burch. Avviserámi se la mia cognata Ha ancor lavato il capo a don baccello (quì in equivoco osceno)
Definiz: §. XLVIII. Figuratam. Lavare il capo altrui, significa Dirne male, Arrecarli pregiudizio con biasimarlo; e vale anche Fare un rabbuffo, o una gridata. Lat. convicio aspergere. Gr. πλύνειν.
Definiz: §. XLIX. Lavare il capo altrui colle frombole, o col ranno, dicesi del Pregiudicarli estremamente con biasimi, e ufficj sinistri.
Definiz: §. L. Lavare il capo all'asino, maniera bassa, esprimente Far beneficio a persona sconoscente. Lat. laterem lavare, ollam variegare.
Definiz: §. LI. Metter capo, parlando de' fiumi, vale Sboccare, Sgorgare o in mare, o in altro fiume. Lat. effundi, effluere, egerere, se se exonerare.
Esempio: G. V. 1. 3. 2. Per lo fiume del Nilo, che fa foce a Damiata in Egitto, e mette capo nel nostro mare.
Definiz: §. LII. Mettere il capo in grembo a uno, vale Riposarsi sopra d'alcuno, Fidarsi interamente di lui.
Esempio: Segr. Fior. Mandr. 2. 1. E se parlato gli avete, e non vi pare per presenza, per dottrina, per lingua un uomo da metterli il capo in grembo, dite, ch'io non sia desso.
Definiz: §. LIII. Mettere nel capo a uno una cosa, vale Persuaderlo.
Esempio: Bocc. nov. 1. 36. E come esso appena gli avea potuto metter nel capo, che Iddio gliele dovesse perdonare.
Esempio: E Bocc. num. 37. Sì il mise nel capo, e nella devozione di tutti coloro, che v'erano.
Esempio: M. V. 11. 78. Cominciò a metter nel capo alla femmina, che nel paese non istava sicura.
Definiz: §. LIV. Trarre del capo, vale Persuadere in contrario.
Esempio: Bocc. nov. 65. 14. Egli è sì forte geloso, che non gli trarrebbe del capo tutto il mondo, che per altro, che per male vi si venisse.
Definiz: §. LV. Mettere in capo, Tenere in capo, e Portare in capo, dicesi del Mettere, Tenere, e Portare in capo checchè sia, e particolarmente del cappello, berretta, o simili, che si cavano poi in segno di riverenza, o di saluto. Lat. capiti imponere, capite gestare. Gr. κεφαλῇ φέρειν.
Esempio: Bocc. g. 6. f. 1. La corona si trasse, e ridendo la mise in capo a Dioneo.
Definiz: §. LVI. Cavarsi di capo, vale Scoprirsi il capo in segno di riverenza, e per salutare altrui. Lat. aperto capite salutare.
Definiz: §. LVII. Cavarsi di capo alcuna cosa, vale Fingerla, Inventarla. Lat. rem aliquam comminisci.
Definiz: §. LVIII. E Cavarsi di capo alcuna cosa, vale anco Deporre, o Abbandonare il pensiero di essa.
v. CAVARE.
Definiz: §. LIX. Cavare altrui il ruzzo del capo, vale Scaponirlo, Ridurlo alla ragione. Lat. ad bonam mentem reducere. Gr. ἀφηνιαζόμενον ἐπέχειν.
Esempio: Fir. As. 210. Dove che noi potremo, col sanarlo, trarli il ruzzo del capo.
Definiz: §. LX. Levare in capo, si dice propriamente del Bollire il mosto, allora che solleva la vinaccia; e similmente d'altri liquori, che nel bollire sollevin la parte più grossa. Lat. effervescere.
Definiz: §. LXI. Per metaf. Levare in capo, e Levare il capo, vale Insuperbire, Adirarsi. Lat. excandescere, irâ incendi, superbire, indignari.
Esempio: M. V. 1. 23. Quanto più gli pregava, e richiedeva, più levavano il capo, e più gli trovava duri, e pertinaci ec.
Esempio: Tac. Dav. ann. 4. 96. I Traci ec. levaro in capo per lor natura.
Definiz: §. LXII. Girare il capo, vale Dir di no.
Esempio: Cecch. Mogl. 3. 5. Sì sì, gira pure il capo.
Definiz: §. LXIII. Mangiare col capo nel sacco, vale Vivere senza darsi pensiero, o briga di cosa alcuna.
Esempio: Gell. Sport. 3. 3. Noi fattori, sebbene mangiamo, come il caval della carretta, col capo nel sacco, questro nostro pane è accompagnato da tanti guai, ch'e' sare' meglio averselo a guadagnar colla zappa.
Definiz: §. LXIV. Venire in capo, Intervenire. Lat. evenire, contingere. Gr. συμβαίνειν.
Esempio: Pass. 18. Farò beffe, e scerno di voi, quando quello, che temavate, vi verrà in capo.
Definiz: §. LXV. Trarre a capo, e Venire a capo, vagliono Condurre a fine, Venire alla conclusione. Lat. perficere, exitum invenire. Gr. τέλος εὑρεῖν.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Volendole perfettamente conoscere, o vedere, sono di troppa fatica, e non se ne può venire a capo.
Esempio: Cron. Morell. Se non fossono suti i Visconti, che gli atarono, la guerra si sarebbe subito tratta a capo.
Esempio: Bocc. nov. 60. 19. Se io ve le volessi tutte contare, io non ne verrei a capo in parecchi miglia.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 11. Per penitenza n'aveva preso il voler morire, di che tosto credeva venire a capo.
Esempio: Lab. Egli non si verrebbe a capo in otto dì di raccontare tutte le cose.
Esempio: Ar. Fur. 18. 17. Al pagan, che non sa come ne possa Venire a capo, ormai quel giuoco incresce.
Definiz: §. LXVI. Cosa fatta, capo ha; detto passato in proverb. per accennare, che dopo il fatto ogni cosa si aggiusta. Lat. factum, infectum fieri nequit. Gr. οὐκ ἔτι μὲν δύναται τὸ τετυγμένον εἶναι ἄτυκτον, Focil.
Esempio: Ricord. Malesp. 104. Il Mosca de' Lamberti disse la mala parola: cosa fatta capo ha.
Esempio: Din. Comp. 1. 3. Dissono voleano fusse morto, che così fia grande l'odio della morte, come delle ferite: cosa fatta capo ha, e ordinarono ucciderlo il dì menasse la donna, e così feciono.
Esempio: G. V. 5. 38. 2. Il Mosca de' Lamberti disse la mala parola: cosa fatta capo ha.
Esempio: Dant. Inf. 28. Gridò: ricorderati anche del Mosca, Che dissi, lasso, capo ha cosa fatta.
Definiz: §. LXVII. Far capo in checchè sia, vale Incaponirsi, Ostinarsi. Lat. obstinari.
Esempio: Cecch. Stiav. 3. 1. Lascia dire, gracchiare, e far capo Al mio Alfonso.
Definiz: §. LXVIII. Far capo, Cominciare. Lat. inchoare. Gr. ἄρχεσθαι.
Esempio: G. V. 258. 1. La detta torre fece rovinare poi il fiume d'Arno per un diluvio, dove fa capo il muro, che chiude il sesto di oltrarno.
Definiz: §. LXIX. Far capo, Far residenza. Lat. sedem ponere, sedem habere.
Esempio: G. V. 1. 44. 1. Lo Re di Toscana ec. facea capo di suo reame nella città di Chiusi.
Esempio: E G. V. 2. 7. 5. Girulfo fu Re di Puglia, e fece suo capo in Benevento.
Esempio: E G. V. altrove: Furon quasi signori di tutta Romagna, e facevan lor capo in Ravenna.
Definiz: §. LXX. Far capo, parlando di postema, o simili, si dice del Cominciare a generar putredine, o aprirsi. Lat. caput facere, suppurare. Gr. ἐμπυοῦσθαι.
Esempio: Vit. S. Ant. Una nascenza, la quale, dopo aver fatto capo, infistolíe.
Esempio: Buon. Fier. 4. 5. 15. Ma urtata di quà, Riurtata di là, ridotto ha in fuori In sul far della luna il mal già preso, E vuol far capo.
Definiz: §. LXXI. Far capo in un luogo, vale Andar quivi principalmente, Adunarvisi, Farvi la massa. Lat. convenire, coire, coitionem facere. Gr. συνιέναι.
Esempio: G. V. 1. 38. 3. E in Firenze faceano capo le dette fontane ad uno grande palagio, che si chiamava Termine caput aquae.
Esempio: E G. V. 6. 40. 1. Raunandosi insieme a romore, fecero lor capo alla chiesa di san Firenze.
Esempio: E G. V. 7. 119. 1. Aveano fatto capo in Arezzo, e raunata di gente a piede, e a cavallo.
Esempio: E G. V. 12. 103. 1. Incontanente feciono un capo grosso alla città di Capua.
Esempio: Bemb. As. 1. Quelli, che per contrada non usata camminano, qualora essi a parte venuti, dove parimente molte vie faccian capo, in qual più tosto sia da mettersi, stanno sul piè dubitosi, e sospesi.
Definiz: §. LXXII. Far capo a uno, vale Andare per indirizzarsi a chi ne sia guida, e conducitore, o consigliatore. Lat. aliquem adire, ad aliquem consilii causâ confugere. Gr. προσέρχεσθαι.
Esempio: G. V. 6. 79. 2. I frati ec. vennono a Firenze con lettere, e suggello de' detti, e fecer capo agli anziani del popolo.
Esempio: E G. V. num. 7. Guidava tutta la città, e tutta parte Ghibellina faceano capo a lui.
Definiz: §. LXXIII. Far di suo capo, Far a suo senno, a suo modo. Lat. suo marte, suo consilio rem gerere. Gr. αὐτογνωμόνως πράττειν.
Esempio: Vit. Plut. Ma questa cosa Dimitrio non la fece di suo capo, ma iscrisselo innanzi al suo padre, e il suo padre gli diede la licenzia.
Esempio: Alleg. 76. Non sappiendo far di suo capo la minima cosa del mondo.
Definiz: §. LXXIV. Far un capo come un cestone; vale Aggravarsi, o Indebolirsi la testa. Lat. animi aciem obtundere. Gr. ἀποκναίεσθαι.