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DISDIRE ed altresì, ma solo in certi tempi e in certe persone, DISDICERE.
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DISDIRE ed altresì, ma solo in certi tempi e in certe persone, DISDICERE.
Definiz: Att. Dire contrariamente a ciò che si è detto, Ritrattare. ‒
Esempio: Barber. Docum. Am. 181: Ètti ridetto ch'un di te mal dice: Assai ne vai tu bene, Ch'avanti a te non ene Ardito dir; e più s'ello il disdice.
Esempio: Stor. Barl. 85: Incominciò ad accennare coll'occhio a Nacor, che disdicesse ciò ch'egli avea detto.
Esempio: Pulc. L. Morg. 15, 31: Innanzi che da me facci partita, Io ti farò disdir quel che tu hai detto.
Esempio: Bart. D. As. 3, 98: Disdicono il detto, e poscia tornano a dire il disdetto.
Esempio: E Bart. D. Tens. 13: Disdire il detto e confessarsi tutto insieme ingannato dall'apparenza delle ragioni, e deluso dalla speranza della vittoria.
Definiz: § I. Vale anche Negare, Ricusare, la cosa dimandata. ‒
Esempio: Liv. Dec. 2, 8: Hanno loro disdetto l'aiuto.
Esempio: Vill. G. 160: Disdire non poteano la richiesta de' Fiorentini.
Esempio: Bocc. Filoc. 109: Quando cosa impossibile si dimanda, è lecito il disdirla.
Esempio: Alam. L. Op. tosc. 1, 372: Da costui nulla mai le vien disdetto, E senza tema lo comanda e sforza.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 11, 143: Pur de' Magneti il Re benigno e grato Luogo nel regno suo non gli disdice.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 157: La prima cosa, voi vi dovete ricordare che più volte m'avete scritto ch'io dovessi entrare in questa impresa, e che io da prima ve lo disdissi, e vi feci intender la difficoltà.... di condurla.
Esempio: Varch. Stor. 1, 124: Conoscendo la città essere a termine ridotta, che ella nulla cosa che chiedessono, disdire loro ardirebbe.
Definiz: § II. E per Negare ciò che è, ed altresì Non confessare checchessia. ‒
Esempio: Dant. Conv. 297: Puote l'uomo disdire la cosa doppiamente; per un modo puote l'uomo disdire, offendendo alla verità, quando della debita confessione si priva; e questo propiamente è disconfessare: per altro modo può l'uomo disdire non offendendo alla verità, quando quello che non è non si confessa; e questo è propio negare: siccome disdire l'uomo sè essere del tutto mortale, è negare, propiamente parlando.
Esempio: Febuss. Breuss. 2, 5: O dolce padre mio, La verità non disdirò niente.
Esempio: Tav. Rit. 1, 107: Come, re Languis,... disdite che voi non faceste uccidere, o vero uccideste, uno cavaliere in vostra corte, lo quale era nostro compagno?
Esempio: Pulc. L. Morg. 17, 54: E dicea seco: e' non posson disdire Che non sien di Rinaldo e di sua gesta, Tanto sopra il caval mostran d'ardire L'aspetto e 'l modo.
Esempio: Pindem. Poes. 311: Come nel mondo entrai, disdir non posso, Non ne sentissi alcuna in quell'etade Compiacenza secreta.
Definiz: § III. E per Vietare, Proibire, Non permettere; anche figuratam. ‒
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 216: Ma quando io son per gire all'altra vita, Vostra immensa pietà mi tiene e dice: Non affrettar l'immatura partita; La verde età, tua fedeltà, il disdice.
Esempio: Panzier. Cant. sp. 3: Insieme vi trovate, Questo non vi disdico.
Esempio: E Panzier. Cant. sp. appr.: Non disdico agli amanti La loro raunanza.
Esempio: Bocc. Ninf. Fiesol. 27: E, se non che paura mel disdice Di Dïana, io l'avrei per forza presa.
Esempio: Machiav. Rim. 397: Ma più oltre veder mi fu disdetto Da una ricca e candida coperta.
Esempio: Franz. M. Rim. burl. 2, 104: Può uno ammascherato entrar pel tetto, Per le finestre, in casa ogni persona, Che l'uscire e l'entrar non gli è disdetto.
Esempio: Tass. Gerus. 11, 24: Ben è ragion, nè tu, credo, il disdici, Ch'alle mura pugnando anch'io m'accoste.
Esempio: Riccat. I. Op. 1, 432: Non mi sia disdetto il conchiudere, che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 437: Ma crederei Che a te non fosse il favellar disdetto.
Definiz: § IV. Trovasi anche per Disapprovare, Biasimare, Dissuadere, e simili. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 105: Rinaldo venne, e seco ha Ricciardetto In compagnia, e 'l signor d'Inghilterra, Che molto gli ha quest'impresa disdetto, Che con Orlando non debbi far guerra.
Definiz: § V. Disdire, riferito a contratto, convenzione, società, compagnia, e simili, vale Far sapere nelle debite forme di volersi, in un tempo determinato, sciogliere da esso, Dichiarare che il contratto, la convenzione non abbia più a durare, che non si vuol più aver parte in quella società o compagnia. ‒
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 374: Il Triulzio in nome del Re aveva disdetta certa tregua con i Genovesi fatta a sua istanza.
Esempio: Sassett. Lett. 161: Sapevo fino di settembre che la nostra compagnia era disdetta, o si aveva a disdire.
Esempio: Fosc. Poes. 139: Fin all'alba Già fermata è la tregua. G. Io la disdico. La notte a voi farà il mio ferro e il foco Orrendo più.
Definiz: § VI. Figuratam. riferito ad amicizia, per Dichiarare di non voler più continuare nell'amicizia di alcuno. ‒
Esempio: Dav. Tac. 1, 103: Detta una lettera, e gli disdice l'amicizia.
Esempio: E Dav. Tac. 1, 228: Scrisse al Senato aver proibito a Labeone il capitargli a casa, e solo inteso disdirgli l'amicizia all'usanza antica.
Definiz: § VII. Riferito a depositi o a denari dati a cambio, vale Intimare al debitore di restituirli alla scadenza del tempo pattuito; ed altresì, parlandosi del debitore, Fare intendere al creditore che glieli vuole restituire.
Definiz: § VIII. Pur riferito a depositi, si disse per Negare d'averli ricevuti. ‒
Esempio: Cess. Scacch. volg. 90: Ma, quando si vedessono il bello, non si vergognerebbono di disdire i depositi a loro commessi.
Definiz: § IX. Riferito a casa, bottega o simile, ovvero a podere, vale Intimare al pigionale o al contadino o all'affittuario che dentro un dato termine lasci libera la casa o la bottega o il podere o il fondo. Ed altresì Dichiarare il pigionale o il contadino o l'affittuario al padrone ch'egli lascia libera la casa o il podere o il fondo. ‒
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 336: Che nella scritta [di fittanza] si contenga che, non si disdicendo sei mesi avanti, s'intende pur continuata.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 1, 166: Il fittuario che non ha in veduta i prodotti futuri, o perchè crede che gli possa essere disdetto il fitto, o perchè è risoluto di rilasciarlo, attende a procurarsi e dal terreno e dalle piante il maggior frutto presente.
Definiz: § X. Disdire la posta. Term. del giuoco. Non volere che corra la posta, Non accettare il giuoco. ‒
Crusc. Vocab. III.
Definiz: § XI. Figuratam. ‒
Esempio: Med. L. Canz. ball. 18 t.: Fare [vuolsi] a tutti bona cera; Fa' che mai disdica posta.
Definiz: § XII. Neutr. pass. disdirsi Dir contro a quello che si è detto innanzi, Ritrattarsi. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 2, 31: Così parla all'amante; e nol dispone Sì ch'egli si disdica, e pensier mute.
Esempio: Bentiv. G. Lett. 34: Ch'io non dica mal di Germania? come no? Strade pessime, leghe eterne.... Non creda però V. S. illustrissima, non creda sì facilmente tutto quello che scrivo.... Mi disdico dunque. Ho trovato trattabil cammino, leghe tolerabili ec.
Esempio: Red. Poes. 220: Ma sciolto poi non confermai, e lento A disdirmi non fui.
Definiz: § XIII. E per Negare scolpandosi, o semplicemente Negare. ‒
Esempio: Nov. ant. B. 102: E quella si voleva disdire, e quegli disse: Madonna, non vi vale scusa, che vedete qui la lettera fatta di vostra mano.
Esempio: Collaz. SS. PP. 100: Moises, fatto grande per la fede, disdissesi d'essere figliuolo della figliuola di Faraone.
Esempio: Dant. Purg. 3: Quando i' mi fui umilmente disdetto D'averlo visto mai, ei disse ec.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 74: Il re cattivamente si disdisse, che elli li potea donare il bisanto.
Esempio: Vill. G. 343: Ordinaro sottilemente, per iscompigliare il trattato, di mandare una lettera contraffatta col suggello del Cardinale.... alli amici suoi Bianchi e Ghibellini.... Per la qual cagione in Firenze n'ebbe grande sombuglio e gelosia: e il Legato ne fu molto ripreso e infamato; ed elli, o avesse colpa o no, se ne disdisse molto al popolo.
Definiz: § XIV. E per Rifiutarsi, Negarsi. ‒
Esempio: Bocc. Filoc. 1, 137: Certo, Biancofiore, la tua bellezza adorna di virtuosi costumi, e la dignità del santo uccello insieme, degnamente meritano ricchissimi vanti, nè a questo niuno di noi può debitamente disdirsi.
Esempio: Buonarr. Sat. 8, 273: E vo ancor su' miei piedi, e non son calvo, Ma alle fatiche m'ascondo e disdico.
Definiz: § XV. Neutr. Dir di no, Negare; ed anche Non accordare, Non consentire, Rifiutare. ‒
Esempio: Gell. Lez. 363: Deliberando [Dante] di non voler ricever giammai tale onore, se non dentro a la città di Fiorenza,... ricusò, e disdisse a tutti, tanto che ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 265: Domandò una fiata un puledro a Filide che ne teneva razze; e disdicendo costui, minacciò ec.
Esempio: Red. Lett. 3, 195: Può scrivere ad esso Carlo Antonio, che disdica a coloro che lo richieggono di andare a recitare.
Definiz: § XVI. Disdire ad alcuno, ed anche Disdire il piacimento d'alcuno, vale Negargli ciò che egli chiede o desidera. ‒
Esempio: Barber. Regg. Donn. 101: Io Cortesia nolli sepi disdire, Pensando come fedelmente facie Quanto da voi li viene in mandamento.
Esempio: Bern. Orl. 39, 13: Rinaldo consentì malvolentieri, Pure a Dudon non poteva disdire.
Esempio: Varch. Lez. verb. 2, 141: Ricercati di ciò da tale persona, a cui disdicere nè si poteva da me, nè si doveva da nessuno.
Esempio: Borgh. R. Rip. 198: Da persona fui pregato, a cui per molte cagioni disdire il suo piacimento non potea.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 2: Suo costume Quindi era.... a niuno Disdir.