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1) Dizion. 5° Ed. .
CORREGGIATO e COREGGIATO.
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Dizion. 5 ° Ed.
CORREGGIATO e COREGGIATO.
Definiz: Sost. masc. Strumento villereccio, fatto di un'asta, che dicesi Manfanile, a capo della quale è attaccato per una gombina o correggia un bastone, chiamato Vetta, e serve a battere il grano e le altre biade. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 29: Quello che aopera la lima al ferro, e quello che aopera il coreggiato al grano, quello aopera la tribulazione all'uomo giusto.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 224: Si fanno [del cornio].... manichi di martello, e vette di coreggiati da battere il grano.
Esempio: Bocc. Decam. 7, 37: Non t'esca di mente di dir lor che mi rechino quelle gombine per li coreggiati miei.
Esempio: Bern. Rim. burl. 1, 4: Coreggiati, rastrelli, e forche, e pale.
Esempio: Alam. L. Colt. 4, 706: Lì per batter il gran ne i caldi giorni Il coreggiato appenda, il cribro e 'l vaglio.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 387: Non mi s'empion l'aie, Non sentonsi scoppiarvi i correggiati.
Esempio: Vai Rim. 8: Vomeri, vanghe e zappe, Scure, falci, pennati, Rastrelli, correggiati, Che stretti tante volte ho con la mano.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 89: A lui tosto il villan veder facea Per sanzion della legge un coreggiato.