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Dizion. 5° Ed. .
FAGIUOLO e FAGIOLO
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pag.480
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FAGIUOLO e FAGIOLO. Definiz: | Sost. masc. Genere di pianta della famiglia delle leguminose, il cui frutto, di forma ovale e di vario colore, si mangia cotto. |
Dal lat. phaseolus. – Esempio: | Bocc. Amet. 46 t.: Ne' quai solchi si vedevano li alti papaveri, utili a' sonni, ed i leggeri fagiuoli, e le cieche lenti. | Esempio: | Domen. Plin. 567: Il fagiuolo l'ha (le foglie) venose. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 108: I gambi de' fagiuoli non si deono lasciar seccare in sul terreno, perchè ne patisce il campo. | Esempio: | Magazzin. Coltiv. 31: Ma de' fagiuoli è la vera ed ottima sementa, massime di quelli grossi da mangiar freschi. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 174: Tre piante di fagiuol nell'arme io porto, E il puro nome loro è il mio casato. |
Definiz: | § I. E per il Frutto di essa pianta, sia in erba, sia secco, sia fresco. – | Esempio: | Cresc. Agric. volg. 125: I fagiuoli son conosciuti, e alcuni son rossi, e alcuni bianchi, ec. | Esempio: | Mattiol. Disc. 1, 454: Fanno i fiori bianchi,... da i quali nascono i cornetti;... dentro da questi è il seme, che noi chiamiamo fagiuoli. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 107: I fagioli teneri, cotti e conditi come gli asparagi, provocan l'orina. |
Definiz: | § II. Riceve, tanto nel significato di pianta, quanto in quello di frutto, varj aggiunti, come Bianco fagiuolo bianco, Brizzolato fagiuolo brizzolato, Cappone fagiuolo cappone, Dall'occhio fagiuolo dall'occhio, Gentile fagiuolo gentile, Giallo fagiuolo giallo, Rosso fagiuolo rosso, Verdefagiuolo verde, Romano fagiuolo romano, Turco fagiuolo turco, e va' discorrendo, a determinare la specie, secondo la qualità, il colore, il luogo d'origine d'esso fagiuolo. – | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 107: Il fagiuolo si dee allogare in terren grasso ben lavorato, e tanto il manuale quanto il turchesco e l'indiano; è grosso quanto una castagna con i gusci durissimi; non nasce ne' nostri paesi, come d'un'altra sorta oltremodo grande che viene d'Armenia. Ne sono degli schiavoni e di Soria brizzolati, che quasi tutti nascono, ma non son buoni a mangiare, e son per bellezza. Buoni sono i romani grossi senza negro, che ai minuti accresce bontà.... Sono anco de' rossi forestieri, de' gialli, e di diversi colori, che s'usano per verzura, ec. | Esempio: | Trinc. Agric. 405: In questo mese [di giugno] si sbarbano, si seccano.... i lini, vangando subito quel terreno per seminarlo a miglio e fagiuoli dall'occhio. | Esempio: | Lastr. Agric. 2, 17: Si seminano ancora i fagioli detti romani in terreni peraltro freschi, e nei divelti, se non per raccogliere, almeno per mangiare in erba. | Esempio: | E Lastr. Agric. 2, 60: Si dà principio alla sementa de' ceci bianchi, de' fagioli capponi, grigiolati e gentili. | Esempio: | E Lastr. Agric. 2, 217: Bisogna però avvertire pei fagioli dall'occhio, che non volendoli cogliere quando son freschi, ma lasciarli maturare su la pianta per l'inverno, si levano a mane dalla medesima pianta quelli che volta per volta mostran di volere ingiallire. | Esempio: | E Lastr. Agric. 3, 178: Fagioli d'India e di Spagna, fagioli verdi piccolissimi. |
Definiz: | § III. Pure per similit. Fagiuoli diconsi familiarmente i Testicoli del galletto, perchè hanno somiglianza coi fagiuoli. |
Definiz: | § IV. Fagiuolo, usato Figuratam. e in ischerzo, vale Stupido, Minchione, Sciocco. – | Esempio: | Carl. Svin. 27: Io non lo stimo un guscio di lupino, E se lo stimi tu, tu se' un fagiuolo. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 174: Si gonfi come un consiglier di stato, Quando talun si sente dir fagiuolo. |
Definiz: | § V. Viso di fagiuolo, detto per dileggio, del volto dell'uomo che abbia fattezze tanto o quanto simili a quelle del fagiuolo. – | Esempio: | Bern. Orl. 20, 2: Aver la barba lunga, unta e mal netta, Un viso rincagnato di fagiuolo, Cercar ec. |
Definiz: | § VI. E figuratam., detto per ingiuria, di persona o a persona balorda. – | Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 291: D'un viso di fagiuolo, Che non di manco ha le malizie tutte Che si leggon di Gano e di Margutte. |
Definiz: | § VII. Andare a fagiuolo, è maniera familiare, ma alquanto bassa, che vale Riuscir grato, o piacevole, Andare a genio, Piacere. – | Esempio: | Cant. Carn. 1, 206: Ed ognuna s'appaia Con quell'uccel che più le va a fagiolo. | Esempio: | Magal. Lett. 97: Lasciatemici un poco pensare, e se mi sovviene qualche ripiego,... ve lo comunicherò; e se vi anderà a fagiuolo, ec. | Esempio: | Forteguerr. Ricciard. 12, 21: So che vatti a fagiuol la Gelsomina, Nè ti spiace la Sandra nè la Cecca. | Esempio: | Fag. Rim. 3, 172: Quanto c'è mai che piaccia in questo suolo, Che si suol dir.... Affè tal cosa ella mi va a fagiuolo. | Esempio: | Nell. Iac. Serv. 2, 5: Ma se.... io ci mettessi di mezzo Rattoppa, che ho saputo che viva tanto a fagiuolo? | Esempio: | Panant. Poet. Teatr. 24: Io vo con chi mi garba per la via, E pianto chi mi va poco a fagiolo. |
Definiz: | § VIII. Fagiuolo romano o turchesco, si disse un tempo anche il seme del ricino. – | Esempio: | Montig. Dioscor. volg. 20: Pigliano i fagiuoli romani, e netti dal lor guscio gli macinano diligentemente, e metton quella loro farina nelle gabbie, e nello strettoio la stringono. | Esempio: | E Montig. Dioscor. volg. 218 t.: Del fagiuolo romano. Questo arbuscello si chiama riccino, perchè il suo seme è fatto come una zecca. | Esempio: | Mattiol. Disc. 2, 1309: Chiamarono i Latini Ricino quella pianta, che i Greci chiamano Cici, perciochè del
tutto si rassembra al ricino, stomacoso e sordido animale, livido e pieno di nero sangue, che noi chiamiamo zecca.... In Toscana si chiama la sua pianta da chi Girasole, da chi Fagiuolo romano, e da chi Fagiuolo turchesco, ec. |
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