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Dizion. 5° Ed. .
COZZO.
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pag.952
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COZZO. Definiz: | Sost. masc. Colpo dato, o Ferita fatta, cozzando; ed altresì Il cozzare. – | Esempio: | Grazz. Rim. 93: Cintia guardate Da calci e cozzi, e da rabbiosi denti. | Esempio: | Tass. Gerus. 7, 88: E 'l possente corsiero urta per dritto, Quasi monton ch'al cozzo il capo abbassa. | Esempio: | E Tass. Amint. 2, 2: Quel che insegna agli augelli il canto e 'l volo, A' pesci il nuoto, ed a' montoni il cozzo. |
Esempio: | Buonarr. Fier. 5, 4, 4: Quali Da ruote infranti, e da calci, e da cozzi Laceri ec. |
Definiz: | § I. E per similit., per Colpo, Percossa, violenti. – |
Esempio: | Tass. Gerus. 11, 37: Temon le porte il cozzo [dell'ariete] e l'alte mura. |
Definiz: | § II. E figuratam. per Urto di cose che s'incontrino violentemente. – |
Esempio: | Mont. Iliad. 4, 558: Delle colme Targhe già il cozzo si sentia. | Esempio: | E Mont. Iliad. 8, 79: Erompono pedoni e cavalieri Con immenso tumulto, e, giunti a fronte, Scudi a scudi, aste ad aste, e petti a petti Oppongono, e di targhe odi e d'usberghi Un fiero cozzo, ed un fragor di pugna, Che rinforza più sempre. | Esempio: | E Mont. Poes. 2, 196: Quale il pugliese Generoso destrier che, delle tube Lo squillo udito e delle spade il cozzo, Vibra ec. |
Definiz: | § III. Ed altresì Incontro, Scontro violento, di persone. – |
Esempio: | Dant. Inf. 7: In eterno verranno agli due cozzi. |
Definiz: | § IV. E figuratam. e poeticam., detto di eserciti, nazioni, popoli, dei quali l'uno vada contro l'altro, o gli uni contro gli altri. – |
Esempio: | Mont. Poes. App. 33: Nè diversa era l'onda Cianea, O quella che soffrì di Serse il ponte, Quando al cozzo d'Europa Asia correa. |
Definiz: | § V. Dar di cozzo, vale Cozzare, Urtare cozzando. – |
Esempio: | Poliz. Rim. C. 140: Così avess'egli il capo mozzo, Chè poco men che non m'ha sbudellato. Corsemi contro per darmi di cozzo: Pur l'ho poi nella mandra ravviato. |
Definiz: | § VI. E figuratam., Urtare con impeto. – |
Esempio: | Vill. M. 29: E, dato di cozzo in essa (bastia di Casalecchio), con loro dannaggio si ritornarono a Bologna. | Esempio: | Menz. Sat. 2: S'ei rinculasse un po' dond'egli è gito, E potesse al sepolcro dar di cozzo (qui in ischerzo). |
Definiz: | § VII. E per Inciampare, Incontrare, Abbattersi, in cosa o persona. – | Esempio: | Dant. Purg. 16: Siccome cieco va dietro a sua guida Per non smarrirsi, e per non dar di cozzo In cosa che il molesti, o forse ancida. | Esempio: | Sacch. Op. div. 36: Chi è in oriente, fuggendo verso levante, convien che dia di cozzo nel cielo. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 22, 91: Mentre così pensando seco giva, Venne in quel che cercava a dar di cozzo. |
Definiz: | § VIII. Figuratam. e in ischerzo. – | Esempio: | Car. Lett. fam. 2, 272: Io ho spillato non so che, di non so donde, che voi darete di cozzo in un protonotariato. |
Definiz: | § IX. E per Contrastare. – | Esempio: | Dant. Inf. 9: Che giova nelle fata dar di cozzo? |
Esempio: | But. Comm. Dant. 1, 265: Dar di cozzo nelle fata, è contrastare e volere impedire le fata. |
Definiz: | § X. Fare ai cozzi, vale Cozzarsi, Percuotersi, o anche Percuotere, Cozzare con le corna. – | Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 39: Quest'avrebbe al sicuro Guasto nel far a' cozzi Una muraglia a bozzi, Tant'ebbe 'l ceppo delle corna duro. |
Esempio: | E Allegr. Rim. Lett. 290: Appariscon però stalletti a bozzi, Dove per passatempo o per dispetto Abbian fatto i monton mille anni a' cozzi. |
Definiz: | § XI. E figuratam. e familiarmente usasi per Contrastare, Contendere con violenza. |
Definiz: | § XII. E Fare a' cozzi, detto di cose, idee, opinioni e simili, vale Esser repugnanti, Non accordarsi, Non convenire tra loro. |
Definiz: | § XIII. Fare a' cozzi co' muricciuoli, o col muro, è maniera familiare, che vale Ostinarsi a tentar cosa impossibile, Contrastare con persona che non possa vincersi. |
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