Lemma

1) Dizion. 5° Ed. . CORPACCIATA. Apri Voce completa pag.778 Vedi le altre Edizioni del Vocabolario Dizion. 2 ° Ed. CORPACCIATA Dizion. 3 ° Ed. CORPACCIATA Dizion. 1 ° Ed. CORPACCIATA Dizion. 4 ° Ed. CORPACCIATA Dizion. 5 ° Ed. » CORPACCIATA.

CORPACCIATA. Definiz: Sost. femm. Grande mangiata, Mangiata oltre il bisogno; che più comunemente dicesi Scorpacciata, ed usasi più spesso col verbo Fare corpacciata. – Esempio: Pataff. 8: E' farà corpacciata in su la terza. Esempio: Bocc. Laber. 64: De' quali ella faceva non altre corpacciate, che facciano di fichi, di ciriege.... i villani. Esempio: Sacch. Nov. 1, 235: N'ho avuto voglia un gran pezzo; io intendo farne corpacciata. Esempio: Pulc. Luc. Driad. 85: Far corpacciate grandi di corbezole Potrai a tuo modo, e della dolcie fragola. Esempio: Cecch. Lez. 3: Se egli non isborrava la fantasia con questa sua cicalata, e' gli bisognava finalmente o crepare o morire, tanta gran corpacciata aveva fatto di capriccj, di ghiribizzi, e di grilli (qui figuratam.). Esempio: Panciat. Scritt. var. 43: E in virtù di queste franchigie ne facevan sì gran corpacciate. Esempio: Dat. Lepid. 63: Andato nell'orto con un pan fresco a fare una grandissima corpacciata di baccelli, ec. Definiz: § I. E per estensione, detto di animali. – Esempio: Pop. Disc. Ragn. 616: Le coccole loro (de' sanguini) piacciono a tutti gli uccelli,... ed i tordi ancora ne fanno di buone corpacciate. Definiz: § II. Fare una corpacciata di checchessia, vale figuratam. Cavarsene la voglia, Sfogarsi in quello. – Esempio: Firenz. Pros. 1, 24: La quale alla barba del marito, e a danno della barbiera, si aveva fatto una buona corpacciata degli amori suoi. Esempio: Lipp. Malm. 1, 6: Così la vostra Idea, di già satolla Di que' libron, che van per la maggiore, Forse potrà, sentendosi svogliata, Far di quest'anche qualche corpacciata. Definiz: § III. A corpacciate, posto avverbialm., vale Facendo gran corpacciate, Empiendosi volta per volta, ma a lunghi intervalli, di cibo. – Esempio: Buomm. Cical. 33: Non far come il lupo, che sempre mangia a corpacciate. Definiz: § IV. E figuratam. – Esempio: Rucell. Or. Operett. var. 53: Non fate tanto, non ve la pigliate così a corpacciate; chè in ultimo chi più studia, manco studia. Esempio: Red. Lett. 2, 189: Si affatichi un poco meno nel chiacchierare, e nello studiare a corpacciate.