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Dizion. 5° Ed. .
OTTICO.
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pag.768
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OTTICO. Definiz: | Add. Che attiene alla vista. – |
Esempio: | Manfred. Inst. astron. 265: Questa inegualità dunque, che nel sistema di Copernico è meramente ottica, chiamasi la seconda inegualità de' pianeti. | Esempio: | Piazz. Lez. astron. 1, 62: Coll'osservazione si dà ai sostegni la conveniente posizione, affinchè la visuale o asse ottico del telescopio passi pel zenit e per il polo. |
Definiz: | § I. Che serve alla vista, detto di nervo ottico. – |
Esempio: | Rucell. Or. Dial. 3, 2, 89: Gli oggetti esteriori.... questi per le piccole sfere trapassando di quegli umori diafani portansi pe' nervi ottici, e con doppio ritorcimento rendonsi visibili. | Esempio: | Malpigh. Lett. 81: Ho in procinto un'epistola.... della struttura del cervello e nervi ottici. | Esempio: | Baldin. Vocab. Dis. 145, 2: Le membrane [dell'occhio] sono, secondo i più, l'adnata o congiuntiva dal pericraneo..., la retina o retiforme dalla sustanza midollare del nervo ottico ec. | Esempio: | Bellin. Lett. P. 318: Hanno anco questi pesci.... i nervi ottici, che si possono distendere. | Esempio: | Capp. Lett. 2, 42: Mi hanno esortato ch'io vada a rilento, per conoscere prima l'effetto di questa medicina sul nervo ottico. |
Definiz: | § II. Che aiuta la vista, Che sopperisce alla insufficienza della vista, detto di strumento. – |
Esempio: | Pindem. Poes. 360: O tu, che in mezzo all'ombre avidi tubi Sollevi e stendi, e la pupilla insonne Rivolgi al ciel d'ottico vetro armata ec. |
Definiz: | § III. Detto di scienza, dottrina, e simili, vale Che tratta della luce, della visione e delle loro leggi. – |
Esempio: | Bart. D. Vit. Zucch. 2, 14: A me più volte è avvenuto d'entrargli in camera mentre componeva i libri della filosofia ottica. | Esempio: | Capp. Scritt. 1, 146: Attendeva egli indistintamente ad ogni genere di composizione, ogni studio eragli naturale; si credè nato a rovesciare la dottrina ottica del Newton, ponendo invece un'altra sua. |
Definiz: | § IV. Detto di legge ottica, principio ottico, e simili, vale Che governa l'ottica; e detto di argomento, dimostrazione ottica, e simili, vale Inteso a provare concludentemente, secondo certi principj e col sussidio di calcoli, strumenti, esperienze, i fatti o fenomeni ottici. – |
Esempio: | Galil. Op. VI, 260: Lo scrivere lo stesso P. Grassi esser in tal argomento, come necessariamente si raccoglie da' principj ottici, forza grandissima per provar l'intento, ci dà ec. | Esempio: | E Galil. Op. VI, 296: Qual sia stato il momento de' passati tre argomenti, si è veduto sia qui; il quale credo che anco l'istesso Sarsi non abbia reputato molto, per esser discorsi fisici, onde egli stesso nomina e stima i seguenti, presi dalle dimostrazioni ottiche, di gran lunga più concludenti e più efficaci de' passati. | Esempio: | E Galil. Op. appr.: Con minor tedio.... mi potrò dalle seguenti prove distrigare; le quali io chiamerò ottiche o geometriche. | Esempio: | Guiducc. Disc. Com. VI, 74: Tassano chi l'ha disprezzate (tali ragioni) di poco esperto de' principj di prospettiva e degli effetti compresi e osservati da loro nel telescopio per lunghe esperienze e ottiche dimostrazioni. | Esempio: | Manfred. Inst. astron. 69: Secondo le leggi ottiche, qualunque siasi la natura di tal curva, l'oggetto dovrà apparire all'occhio A nella direzione della linea A e. |
Definiz: | § V. Illusione ottica, si dice Quella apparenza visibile che non corrisponde alla realtà della cosa veduta. – |
Esempio: | Rosmin. Orig. Id. 2, 369: Quindi le illusioni ottiche del remo spezzato nell'acqua, della fata morgana, de' gran massi che appaiono ne' climi freddissimi dove l'aria condensata fa l'ufficio di lente, ai quali avvicinandosi trovasi in loro luogo de' ciottoli piccolissimi; ed altri tali inganni, che il senso del tatto discopre e corregge. |
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