Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CAVALLACCIO
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CAVALLACCIO.
Definiz: Peggiorat. di Cavallo. Cavallo cattivo, cioè mal ridotto o vizioso. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 95: Essendo fuori della porta a San Niccolò su uno suo cavallaccio.
Esempio: Bern. Orl. 2, 54: Quel cavallaccio, al quale egli era addosso, Un braccio o più si ficca nella rena.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 180: Come eran vecchi quei muli, magri quei cavallacci.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 23: Accattai un cavallaccio da mugnaj Con la bardella, e vi son su venuto Sino alla porta, che m'ha rotto l'ossa E concio come voi vedete.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 17: Sì bel trofeo si muove, ed è tirato Da quattro cavallacci da carretta.
Esempio: Red. Lett. 2, 312: A' cavallacci talvolta ci vuole una buona fiancata, o qualche strappata di cavezzone.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 4, 63: Come per san Lorenzo accade ogni anno, Che corrono a Firenze i cavallacci.