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1) Dizion. 5° Ed. .
BENSERVITO.
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BENSERVITO.
Definiz: Sost. masc. Attestazione in iscritto del buon servizio ricevuto, che altri rilascia alla persona che è stata a' suoi stipendj o servigj, nell'atto che la licenzia, o che quella se ne va. −
Esempio: Baldin. Art. Int. 99: Nel licenziarlo ch'e' fece, dopo un benigno sguardo, quasi volesse di propria bocca dargli il benservito, proruppe [il monarca] in queste formali parole: Andatevene contento, monsù de Nanteuil, perchè io di voi son contentissimo.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 90: Ma vecchio alfine ottenne il benservito, E ritirossi in un deserto lito (qui per similit., parlandosi di uno scimmiotto).
Definiz: § I. S'usa anche assolutam. per Licenza, Congedo, che si dà altrui da un servizio o impiego; e specialmente nei modi Dare il benservito o Avere il benservito. −
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 16: Madonna Pasquina comanda lei; e appunto adesso ha dato a me ancora padronescamente il benservito.
Definiz: § II. Per Ricompensa assegnata altrui a titolo di buon servizio. −
Esempio: Dav. Tac. 1, 19: Servasi sedici anni; non si passi; non si resti all'insegne; il benservito ci si snoccioli di contanti in su 'l bello del campo.