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1) Dizion. 5° Ed. .
OSSIFRAGO.
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Dizion. 5 ° Ed.
OSSIFRAGO.
Definiz: Add. Che rompe, Che infrange, gli ossi; detto d'un grosso uccello di rapina, il quale si chiama comunemente Aquila di mare ed è l'haliaëtus albicilla dei Naturalisti. Usato più spesso come Sost., sia masc. sia femm.
Dal lat. ossifragus. –
Esempio: Domen. Plin. 300: Gli alieti non hanno propria specie, ma nascono dal coito di diverse aquile. Quello, che di lor nasce, è della generazione de gli ossifragi, da' quali nascon poi gli avoltoj minori.
Esempio: E Domen. Plin. appr.: Alcuni v'aggiungono una specie d'aquila, la quale chiamano barbata, e i Toscani ossifraga.
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 373: Appresso ad Aristotele, è l'ossifrago uno uccello simile all'aquila, quantunque maggiore, ma di bigio colore.
Esempio: E Mattiol. Disc. 1, 375: Io già fa più tempo, per avere avuto il libro de gli animali di Alberto scorretto,... m'era ridotto a credere che l'ossifraga, appresso Alberto, fusse un augello tutto bianco assai maggiore del cigno, che ec.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 2, 6: Pietosi ricoglitori, come l'ossifrago degli aquilotti caduti dal nido e non ancora impennati.
Esempio: Salvin. Opp. 97: E come tra gli uccelli han senza posa Amor de' propj figli l'ossifraghe,... E l'aquiline razze, e le cornacchie Di lunga vita!
Esempio: Vallisn. Op. 2, 290: Le aquile, gli avvoltoj, gli ossifragi, i falconi, gli sparvieri, e simile schiatta di predatori, hanno i rostri, gli artigli, e le interne parti differenti da que' delle colombe, delle pernici, ec.
Esempio: Buonarr. F. Medagl. ant. 142: Comunemente vien preso (il grifo) per una specie d'aquila grandissima, detta ossifraga.