Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
ANGORE.
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ANGORE.
Definiz: Sost. masc. Angoscia, Travaglio dell'anima. Voce poco usata.
Dal lat. angor. –
Esempio: Cic. Tusc. 80: I nostri hanno chiamato egritudine la molestia e la sollicitudine e l'angore, per la similitudine de' corpi infermi.
Esempio: E Cic. Tusc. 112: Angore è egritudine premente. El lutto è egritudine per l'acerbo danno di colui el quale fu caro.
Esempio: Frezz. Quadrir. 2, 15: E del mal suo l'allegra e dell'angore.
Esempio: Bemb. Asol. 62: Questo è quel Tizio, che pasce del suo fegato l'avvoltoio; anzi che il suo cuore sempre a mille morti rinnuova di noievoli angori.
Definiz: § E per Desiderio pungente, Ansietà. –
Esempio: Orig. Omel. volg. 287: E se voi l'amate, come voi solete, perchè indugiate tanto il desiderio suo e l'angore, ch'ella ha sì grande, di vedervi?