Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
DI FUORI, e DI FUORE
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DI FUORI, e DI FUORE.
Definiz: Preposizione, che al secondo, e al sesto caso si congiugne: e vale Fuora.
Esempio: Dan. Purg. 3. Di fuor dal regno, quasi lungo 'l verde, L'ossa del corpo mio sariéno ancora.
Esempio: E Dan. Infer. 12. Po' vidi genti, che di fuor del rio Tenean la testa.
Esempio: Tesor. Brunett. 5. 17. Lo Re la fa cacciare di fuori da lor magione.
Definiz: §. Per in forza di avverbio.
Esempio: Boc. Nov. 4. 12. Onestamente miser la giovinetta di fuori.
Esempio: Fiam. Quel che fuori non si esprimeva, il cuore l'intendeva, seco in se ritenendo, quel che se di fuori fusse andato, forse libera ancor sarei.
Esempio: Bocc. Introd. E ciascuno, per quanto egli avrà cara la nostra grazia, vogliamo, che si guardi, che niuna novella altro che lieta ci rechi di fuori.
Esempio: Petr. Son. 9. E non pur quel, che s'apre a noi di fuore.
Esempio: Maestr. 2. 1. Il micidio, il quale è contro alla sustanza dell'huomo, è più grave, che non è quello, che non è contro le cose di fuori, siccome il furto.
Esempio: Pass. 190. E que' d'entro, e que' di fuori intendono a Dio.
Definiz: §. Per Sincopa. Dante disse di furi.
Esempio: Dan. Purg. 19. Le vostre destre sien sempre di furi.
Definiz: §. Per proprietà di linguaggio: dicesi Egli è di fuori essere di fuori: e vale Fuor della Città, o Terra murata;
Definiz: e Egli è fuora essere fuora, s'intende di casa.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 4. 11. Non donarò a uno, il quale sia per istar sempre di fuori.