1)
Dizion. 4° Ed. .
SERBARE
Apri Voce completa
pag.482
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
SERBARE.
Definiz: | Conservare. Lat. servare, custodire, tueri. Gr. τηρεῖν,
φυλάττειν,
σώζειν. |
Definiz: | §. I. Per Ritenere. Lat. retinere, reservare. Gr. διαφυλάττειν.
|
Esempio: | Tes. Br. 1. 8. Io gli dirò, che natura non ha che fare nelle cose, che Dio si
serbò in sua podestate. |
Definiz: | §. II. Per Indugiare, Differire; e si usa anche in signific. neutr. pass. Lat. differre, reiicere, reservare. Gr. ἀναβάλλεσθαι.
|
Esempio: | Bocc. nov. 20. 17. Con lui intendo di starmi, e di lavorare, mentre son giovane, e
le feste, e le perdonanze, e i digiuni serbarmi a far, quando sarò vecchia. |
Definiz: | §. III. Per Conservare, Aver cura. |
Esempio: | Bocc. nov. 61. 3. E tutti per la salute dell'anima sua se gli serbava molto
diligentemente. |
Esempio: | G. V. 11. 3. 17. Perch'io viva, quelli muoiono, perch'io sia serbato, quelli son
perduti. |
Definiz: | §. IV. Serbar la tal cosa, vale Porre, o Tenere a parte, o in custodia checchessia, perchè sia
d'uso al tempo opportuno. |
Esempio: | Bocc. nov. 31. 13. Di che io in questo poco di rimanente di vita, che la mia
vecchiezza mi serba, sempre starò dolente. |
Esempio: | Dant. Inf. 15. La tua fortuna tanto onor ti serba, Che l'una parte, e l'altra
avranno fame Di te. |
Esempio: | Petr. son. 113. Pommi, ov'è 'l carro suo temprato, e leve, Ed ov'è chi ce 'l
rende, o chi ce 'l serba. |
Esempio: | Varch. Ercol. 94. Volendo, che si chetino (si suol dire) far punto,
far pausa, soprassedere, indugiare, serbare il resto a un'altra volta. |
|