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SERBARE
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SERBARE.
Definiz: Conservare. Lat. servare, custodire, tueri. Gr. τηρεῖν, φυλάττειν, σώζειν.
Definiz: §. I. Per Ritenere. Lat. retinere, reservare. Gr. διαφυλάττειν.
Esempio: Tes. Br. 1. 8. Io gli dirò, che natura non ha che fare nelle cose, che Dio si serbò in sua podestate.
Definiz: §. II. Per Indugiare, Differire; e si usa anche in signific. neutr. pass. Lat. differre, reiicere, reservare. Gr. ἀναβάλλεσθαι.
Esempio: Bocc. nov. 20. 17. Con lui intendo di starmi, e di lavorare, mentre son giovane, e le feste, e le perdonanze, e i digiuni serbarmi a far, quando sarò vecchia.
Definiz: §. III. Per Conservare, Aver cura.
Esempio: Bocc. nov. 61. 3. E tutti per la salute dell'anima sua se gli serbava molto diligentemente.
Esempio: G. V. 11. 3. 17. Perch'io viva, quelli muoiono, perch'io sia serbato, quelli son perduti.
Definiz: §. IV. Serbar la tal cosa, vale Porre, o Tenere a parte, o in custodia checchessia, perchè sia d'uso al tempo opportuno.
Esempio: Bocc. nov. 31. 13. Di che io in questo poco di rimanente di vita, che la mia vecchiezza mi serba, sempre starò dolente.
Esempio: Dant. Inf. 15. La tua fortuna tanto onor ti serba, Che l'una parte, e l'altra avranno fame Di te.
Esempio: Petr. son. 113. Pommi, ov'è 'l carro suo temprato, e leve, Ed ov'è chi ce 'l rende, o chi ce 'l serba.
Esempio: Varch. Ercol. 94. Volendo, che si chetino (si suol dire) far punto, far pausa, soprassedere, indugiare, serbare il resto a un'altra volta.