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Dizion. 5° Ed. .
INCISIONE.
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INCISIONE. Definiz: | Sost. femm. L'atto e L'effetto dell'incidere, Taglio, e più specialmente leggiero, fatto nel corpo animale, e nella scorza degli alberi. |
Dal lat. incisio. – Esempio: | Ricett. fior. G. 47: È meno da biasimare quella [manna] che è fatta per incisione de' rami, che quella ch'è fatta per incisione de' tronchi. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 1, 210: Lorman medesimo disegnò l'incisione da farsi, che non fu di meno che d'una coscia, la quale gli fu tagliata rasente il corpo per mano d'un boscaiuolo, che si trovò presente. | Esempio: | Algh. Litot. 80: L'incisione si farà più o meno grande, secondo l'età e grandezza del paziente, e secondo la grossezza che si crede che possa avere la pietra, e perciò non se ne può dare una regola determinata. | Esempio: | Martin. T. V. 2, 397: Non si raderanno (i sacerdoti, nel lutto per istretti parenti) il capo e la barba, e non faranno incisioni sulle loro carni. |
Definiz: | § I. E per Taglio o Sezione anatomica; anche figuratam. – | Esempio: | Rucell. G. Ap. 964: Io già mi posi a far di questi insetti Incisïon per molti membri loro, Che chiama anatomia la lingua greca. |
Esempio: | Gozz. Op. scelt. 1, 42: Ecco, o Plutarco, la cagione del tuo viaggio: tu dei essere quaggiù testimonio di veduta, e vedere le incisioni che farà Ippocrate del cuore invisibile di molti, i quali vedrai quanto s'ingegneranno qui ancora di nasconderlo. |
Definiz: | § II. Per estensione, prendesi talvolta per Taglio, Apertura, o simile, fatta in argine, o in sasso, per derivare acqua. – | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 376: Il qual luogo i legisti chiamano lo incile, detto così dalla incisione che si fa o nel sasso o nel terreno per cagione del condurre l'acqua. | Esempio: | Guglielmin. Nat. Fium. 344: Quindi è che se avanti l'incisione dell'argine sarà stato preparato un canale proporzionato, che abbia sufficiente caduta al suo termine, l'acqua ec. |
Definiz: | § III. Incisione, prendesi comunemente per Intaglio, Opera o Lavoro d'incavo, su rame, acciaio, o altro metallo, legno, pietra, marmo; e più particolarmente dicesi Quell'intaglio che serve a riprodurre su la carta alcun disegno in piccole proporzioni, a stampar medaglie, e cose simili. – | Esempio: | Memor. Bell. Art. 4, 148: Se una tale incisione si eseguisse, più bella ancora comparirebbe l'opera incisa di quello lo sia colorita. | Esempio: | Lambr. Elog. 116: Intendo il disegno sulla pietra, d'onde per impressione si cavano le imagini come dalle incisioni nel rame, e che pel solito vezzo di grecizzare fu battezzata per Litografia. |
Definiz: | § IV. Conforme a proprietà latina, si usò, come Term. dei Retori, per Brevissima parte, Membretto, del periodo; comunemente Inciso. – | Esempio: | Cavalcant. B. Retor. 349: Se elle fussino molte congiunzioni, e che 'l concetto non si compisse e non si fermasse in ciascuna, ma tutte si comprendessino quasi sotto un periodo, ariano nondimeno apparenza d'incisione. | Esempio: | E Cavalcant. B. Retor. appr.: I medesimi autori considerano l'incisione come apparente e vera. Apparente, vogliono che sia quando una cosa medesima si dice con molti incisi. Vera, quando si dicono diverse cose. |
Definiz: | § V. E come Term. dei Grammatici, trovasi usata a rendere il senso materiale della voce Sincope. – |
Esempio: | Varch. Ercol. 272: All'affisso non vuomi è levata una sillaba del mezzo, per quella figura che i Latini chiamano grecamente syncopa, cioè incisione, ovvero tagliamento, e questa è la vocale i, perchè la parola intera si dee scrivere vuoimi o voglimi. |
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