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1) Dizion. 4° Ed. .
CONCIARE
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CONCIARE.
Definiz: Acconciare. Lat. concinnare. Gr. συντιθέναι.
Esempio: Fr. Iac. T. 2. 14. 2. Sappi, che dopo morte Non ti potrai conciare.
Definiz: §. I. Conciare, ironicamente per Isconciare, Guastare, e Trattar male, Ridurre in cattivo stato. Lat. malè afficere, malè habere. Gr. ποιεῖν τινα κακῶς.
Esempio: Din. Comp. 1.14. E così scomunati conciamgli per modo, che più non si rilievino.
Esempio: Bocc. nov. 20. 19. Quì Paganino tutta la notte mi tiene in braccio ec. e come egli mi conci, Iddio vel dica per me.
Esempio: E Bocc. nov. 54. 5. Io ti giuro, che se altrimenti sarà, ch'io farò conciare in maniera, che tu con tuo danno ti ricorderai ec. del nome mio.
Esempio: E Bocc. nov. 73. 22. Mostrò loro il dosso, e le calcagna, come i ciotti conci gliele avessero.
Esempio: Dant. Inf. 30. Mi disse; quel folletto è Gianni Schicchi, E va rabbioso altrui così conciando.
Esempio: Petr. canz. 9. 6. Come m'ha concio il foco Di questa viva pietra, ov'io m'appoggio.
Definiz: §. II. Conciare uno pel dì delle feste, vale Conciarlo male, Fargli gran danno. Lat. plagis malè aliquem afficere. Gr. πληγὰς ἐπιβάλλειν.
Esempio: Cecch. Stiav. 4. 3. Io ti so dire, che tu m'hai concio Ve' pel dì delle feste.
Definiz: §. III. Conciare, per Addomesticare, e Ammaestrare; ma in questo signific. si dice solamente degli uccelli di rapina. Lat. instruere, cicurare. Gr. τιθασθεύειν.
Esempio: Tes. Br. 5. 10. Quando vuoi scegliere astore grande, guarda, ch''egli abbia la testa lunga a guisa d'anguilla, e la sua cera sia allegra, e un poco chinata, infino ch'egli è concio.
Esempio: E Tes. Br. cap. 12. Quelli (falconi) che hanno grosso il capo, e l'ale lunghe, la coda corta, e i piedi grossi, e formati, sono buoni, tuttoch'egli sieno duri a conciare.
Esempio: Bocc. nov. 99. 25. Da necessità costretto si diede a conciare uccelli.
Definiz: §. IV. Conciare, per Castrare, ma dicesi de' porci, vitelli, e simili animali.
Definiz: §. V. Conciar le pelli, o le cuoia, vale Ridurle atte ad uso di vesti, di calzari, e di molte altre cose.
Esempio: Fav. Esop. Scorticò il bestiuolo, e conciò il cuoio.
Esempio: Circ. Gell. Se voi volete servirvi delle nostre pelli, e' vi bisogna conciarle.
Esempio: Vett. Colt. Alcuni lodano molto i ritagli de' cuoj nuovi, e quello ancor più, che si spicca da dosso alle pelli, quando elle si conciano.
Definiz: §.VI. Conciare vini, o altre materie simili, si dice dell'Infondervi checchessia per dar loro colore, sapore, od altro.
Esempio: Dav. Colt. 165. Conciano, e racconciano i vini torbidi, e tristi chi colla chiara dell'uova, chi colla cenerata, chi colla sapa ec.
Definiz: §. VII. Conciare, per Pacificare. Lat. conciliare. Gr. φιλιοῦν.
Esempio: G. V. 8. 116. 1. I Fiorentini, e i Sanesi assai si travagliarono di conciarli insieme.
Esempio: Nov. ant. 94. 5. Ser Frulli, io mi voglio conciare con voi; non ci abbia più parole.
Esempio: Stor. Pist. 67. Si conciarono con Castruccio, e davangli ogni sei mesi molti danari.