Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
FRENO.
Apri Voce completa

pag.500


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
FRENO.
Definiz: Sost. masc. Arnese più spesso di ferro, che si mette in bocca a cavalli o a muli, appiccato alle redini, per reggerli e maneggiarli: oggi comunemente Morso.
Dal lat. frenum. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 2: Che prima fece sella e freno, e che prima battè moneta.
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 179 t.: Freno d'oro non fa migliore cavallo.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 404: Quando il freno sarà trovato che si conformi e confaccia al cavallo, non si muti, acciocchè per quel mutamento non si guasti la bocca del cavallo.
Esempio: Vill. G. 84: Avendo ornato il suo cavallo di freno d'oro fine, e ferrato di fine ariento.
Esempio: E Vill. G. 310: Sono [i cavalli de' Tarteri] con sottili briglie sanza freno.
Esempio: Ugurg. Eneid. 112: E ine è presente uno pallafreno coverto di porpora e con molto oro, e ardito e fiero muove la bocca al freno schiumoso.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 378: E perchè 'l freno non guida lo cavallo, se non è chi guidi lo freno; così le leggi non correggerebbeno lo sfrenato appetito, se non fusse chi guidasse le leggi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 94: Al destrier la sella e 'l freno tolse.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 3: L'arte che ne i nostri tempi è sì esquisita del far i freni a i cavalli, ha senz'alcun dubbio avuto natural principio.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 1: Nè più governa il fren la man tremante.
Esempio: E Tass. Gerus. 9, 70: Ma libero del fren con mille rote Calcitrando il destrier da sè lo scote.
Esempio: Adim. A. Pind. 155: La comune è che ne fossero inventori i Frigj (dei carri), ed in particolare da quattro rote; e che Erictonio, figliuolo di Vulcano, li mettesse in opera, ed i Peletroni, popoli di Tessaglia, ritrovassero i freni.
Esempio: Niccol. Poes. 1, 191: Suonano i freni, spuman le bocche.
Esempio: E Niccol. Strozz. 3, 1: Gli anelanti cavalli impetuosi, A cui spumano i freni.
Definiz: § I. In locuz. figur. –
Esempio: Dant. Purg. 6: Che val, perchè ti racconciasse il freno Giustinïano, se la sella è vota?
Esempio: E Dant. Purg. 13: Sono Tratte da amor le corde della ferza. Lo fren vuol esser del contrario suono.
Esempio: E Dant. Purg. 14: Ma voi prendete l'esca, sì che l'amo Dell'antico avversario a sè vi tira; E però poco val freno o richiamo.
Esempio: E Dant. Purg. 20: Trovàmi stretto nelle mani il freno Del governo del regno.
Esempio: Cas. Pros. 3, 353: La natura non ha sprone o freno, che la possa nè spignere nè ritenere.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 212: Tornami al tempo allor che lenta e sciolta Al cieco ardor m'era la briglia e 'l freno.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 87: La sferza in quegli, il freno adopra in questi, Come lor vede in amar lenti o presti.
Esempio: E Tass. Gerus. 8, 63: Dunque un popolo barbaro e tiranno.... Ne terrà 'l freno in bocca e 'l giogo al collo?
Esempio: E Tass. Dial. 3, 496: Quella virtù, la qual resiste e combatte co' nemici e li doma, e lor pone il giogo ed il freno d'un fermo e costante imperio.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 5, 163: Il Duca, per ponere loro un freno durissimo in bocca, scrisse al Villeroi, a Giannino, ed all'Arcivescovo di Lione.
Esempio: Bott. Stor. Amer. 4, 417: Avevano meglio di freno che di sprone bisogno.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 14: Sopra un destrier salia Ch'è senza freno.
Definiz: § II. In più largo senso, prendesi per Redini, Briglie: ma oggi è d'uso più che altro poetico. –
Esempio: Dant. Inf. 17: Maggior paura non credo che fosse, Quando Fetonte abbandonò li freni, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 10: Ed una vedovella gli era al freno, Di lagrime atteggiata e di dolore.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 62: Lasciòe [Fetonte] i freni. Gli quali poi che' cavalli sentiro giacere nel sommo dosso, presero spazio.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 2, 127: Ella chiamava aventurata la lancia ch'egli toccava, e aventurati gli freni ch'egli stringea colla mano.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 330: Eran venuti per ricevere i gentili uomini, a' quali subitamente furon dintorno a' freni, ed alle staffe.
Esempio: Sacch. Op. div. 180: E però farei di metterli uno freno con uno morso, a piè di gatta o a piè di leone.
Esempio: But. Com. Dant. 2, 236: Ed una vedovella...: li era al freno; del cavallo, lo quale ella tenea co la mano.
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 5, 119: E però in su le staffe si fu ritto, E la spada levò di furor pieno, Con ambe mani, abbandonando il freno.
Esempio: Bern. Orl. 43, 170: Il fren del suo destrier con mano abbranca E lo ritien, nel corso furïoso.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 34: La manca al braccio ad Ismael recide: Lascia, cadendo, il fren la man disgiunta, Su gli orecchi al destriero il colpo stride.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 96: Ella repente abbandonando il freno, Sembiante fa d'uom che languisca e pera.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 22, 35: Andiam, disse Ricciardo; e preso il freno, Nel salire a caval parve un baleno.
Definiz: § III. Freno, dicesi oggi dai cavallerizzi a Quelle due strisce di cuoio, fermate nelle parti laterali della testiera del cavallo e raccomandate a un gancio del sellino, acciò l'animale attaccato a una carrozza signorile tenga alta la testa.
Definiz: § IV. Freno, prendesi figuratam. per Ritegno, Remora. –
Esempio: Dant. Purg. 28: Ellesponto, là 've passò Xerse, Ancora freno a tutti orgogli umani, Più odio, ec.
Esempio: E Dant. Purg. 33: Non mi lascia più ir lo fren dell'arte.
Esempio: E Dant. Parad. 7: Per non soffrire alla virtù che vuole Freno a suo prode, quell'uom che non nacque Dannando sè, dannò tutta sua prole.
Esempio: E Dant. Conv. 340: Temperanza, ch'è regola e freno della nostra golosità e della nostra soperchievole astinenza nelle cose che conservano la nostra vita.
Esempio: Vill. G. 808: Pure era una possessione per lo nostro Comune, e freno a' Pisani.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 154: Senza freno alcuno di rimordimento o di vergogna.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 42: Senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere.
Esempio: Buonarr. M. V. Lett. Ric. 110: E questo sarà un freno a voi, che vo' non gli manderete male (certi danari).
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 302: Avvertitelo che l'ha a fare con una persona tale, che, se non li è messo un po' di freno alle sua ragione, si usurperà ogni cosa, ec.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. 421: In questo modo, loro si aranno cura di non dare cagione a nessuno di nuocerli; chè sarà un freno a molte cose.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 114: Che non ha la paura arte nè freno, Nè pregar qui, nè comandar s'ascolta.
Esempio: Segner. Pred. 430: Quando altro freno ciascun di noi non avesse a tenersi lungi dalla iniquità, per sè stessa esecrabilissima, non dovrebb'esser bastevole questo solo: saper che a lei succedono nella mente sì gravi angoscie?
Definiz: § V. Pure figuratam. prendesi per Governo, Reggimento, Condotta, riferito così a individui come a popoli, città, e simili. –
Esempio: Lat. B. Tesorett. 119: Ma tu sappi in certanza, Che nell'ora che sia, Venir non ti poría La tua ricchezza meno, Se ti tieni al mio freno.
Esempio: Petr. Rim. 2, 266: Voi, cui fortuna ha posto in mano il freno Delle belle contrade.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. II, 10: Dal sesto o settimo anno in su poi, preso che 'l padre ha il freno de' figli suoi, ec.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 43: Figlia i' son d'Arbilan, che 'l freno tenne Del bel Damasco.
Esempio: E Tass. Rinald. 8, 7: E 'l ricco freno Di Ferrara terrà.
Esempio: Niccol. Strozz. 2, 5: Quando ei prese il freno Della cittade, una cometa apparve.
Esempio: E Niccol. Strozz. 2, 10: Mi fu commesso Della vostra città reggere il freno.
Definiz: § VI. E pur figuratam. per Custodia stretta, Rigore. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. 53: Ma perocchè durar Non poría sì rinchiusa Con tanto freno la sua tenerella Età, lodo che s'ella Àe seco alcuna donna, O balia, over maestra, Che si intenda di suono, Faccia talora sonar bassamente.
Definiz: § VII. Freno, dicesi Quell'ordigno di ferro, usato più che altro nelle strade ferrate, il quale serve a rallentare, o a fermare il movimento dei veicoli, impedendo alle ruote di girare, ed è applicato ai veicoli stessi.
Definiz: § VIII. Trovasi per Fermaglio. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 225: La bolla dell'ariento, legata con piccoli freni, si movea sopra alla fronte.
Definiz: § IX. A freno abbandonato, A freno sciolto, parlandosi di cavallo o di cavaliero, e coi verbi Correre a freno abbandonato, a freno sciolto, Fuggire a freno abbandonato, a freno sciolto, e simili, vale Di gran carriera, A tutta corsa: comunemente A briglia sciolta, A tutta briglia. –
Esempio: Bocc. Amor. Vis. 10: Massinissa seguiva, del suo male, A freno abbandonato cavalcando, Sè stesso avendo poco a capitale.
Esempio: Bern. Orl. 66, 37: Ma colui era tanto spaventato, Che pare un veltro uscito di catena; Mettesi in corso a freno abbandonato; Ruggier lo giunse in fondo d'una valle, E gli levò la testa dalle spalle.
Esempio: Tass. Gerus. 9, 24: Fuggono i Franchi allora a freno sciolto.
Esempio: Fiacc. Fav. 1, 32: Sono un destrier che corre a freno sciolto.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 69: Non lascia il desir vago a freno sciolto, Ma gira gli occhi cupidi con arte.
Definiz: § XI. Senza freno, posto avverbialm. vale A tutta corsa. –
Esempio: Dant. Purg. 5: E giunti là, con gli altri a noi dier volta, Come schiera che corre senza freno.
Definiz: § XII. E figuratam. –
Esempio: Tass. Gerus. 5, 71: La folle turba degli amanti, a cui Stimolo è l'arte d'un fallace viso, Senza fren corre, e non gli tien vergogna.
Definiz: § XIII. Abbandonare il freno, od anche i freni, Rallentare il freno, od anche i freni, Allargare il freno, od anche i freni, Allentare il freno, od anche i freni, Sciogliere il freno, od anche i freni o Disciogliere, il freno, od anche i freni, propriam. riferiscesi a cavallo, e vale Non contenerlo più col freno, Dargli agevolezza di correre. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 34: Sifilo, dopo costui, udito ch'ebbe il suono della saetta per l'aria, allargava i freni del cavallo per fuggire.
Definiz: § XIV. E figuratam. –
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 108: Lo secondo grado è che l'uomo si metta misura nell'appetito e nel desiderio della volontà, e che l'uomo non allarghi troppo il freno ai desiderj della carne.
Esempio: Dant. Purg. 22: Se troppa sicurtà m'allarga il freno.
Esempio: Petr. Rim. 1, 29: Alle lagrime triste allargai il freno.
Esempio: Varch. Boez. 65: Solo Amor lega e tiene Uniti e cielo e terra; Onde (s'ei per un punto il fren rallenti) Quanto or s'ama, e mantiene Pace, moverìa guerra.
Esempio: Rot. Poes. 1, 45: Poi, quando a poco a poco io mi raccolgo, E mi veggio e ritrovo orbo e solingo, Alle querele, al pianto il fren disciolgo.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 25: Or questo udendo, in minaccievol suono Freme il tiranno, e 'l fren dell'ira è sciolto.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 262: Allentando il freno alla licenza militare per conciliare e per trattenere l'animo incerto de' soldati.
Esempio: Mont. Iliad. 8, 638: Ma sciolto all'ira il fren, Giuno rispose: Tremendissimo Giove, e che dicesti?
Definiz: § XV. Allentare il freno e Stringere il freno, riferito figuratam. a città, popolo, e simili, vale Reggere, Governare: ma è maniera più che altro poetica. –
Esempio: Poliz. Rim. C. 3: Le glorïose pompe e' fieri ludi Della città che 'l freno allenta e stringe A' magnanimi Toschi.
Esempio: Grazz. Pros. 1: Carlo quinto Cesare, con eterna gloria, allentava e stringeva il freno allo antico Imperio.
Definiz: § XVI. Mettere freno, il freno, e più spesso un freno, Porre freno, il freno, e più spesso un freno, Imporre, freno, il freno, e più spesso un freno, riferito così a persona, come a cosa tanto materiale quanto morale, significa, pure figuratam., Raffrenare, Contenere, Ritenere; ed altresì Far cessare con opportuni provvedimenti, riferito a una data condizione di cose. –
Esempio: Barber. Docum. Am. 96: Sì che freno a te pogna.
Esempio: Vill. G. 497: I buoni popolani.... vi misero freno, e fecero dicreto, che' Priori potessero privare dello uficio Podestà, e Capitano.
Esempio: Petr. Rim. 2, 7: Pon freno al gran dolor che ti trasporta.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 47: Invano si faticherebber molti in porre freno alle lor parole.
Esempio: E Bocc. Amet. 90 t.: A porre freno a' rigogli di quella, per li romani padri si diliberò di restaurare le cadute mura di questa.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 10: Por freno all'ardire degli Etoli ed acquetare le cose della Grecia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 2, 35: Pur che, risvegliato ne' lor cuori l'antico valore, ardissero di metter freno al licenzioso popolo.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 331: Aveva.... il Re Cattolico spedito il Duca d'Alva governatore alle provincie di Fiandra per metter il freno a quelli che.... s'erano sottratti, ec.
Esempio: Alf. Trag. 4, 187: Qui freno al corso, a cui tua man m'ha spinto, Onnipossente Iddio, tu vuoi ch'io ponga. Io qui starò.
Esempio: Martin. T. V. 10, 195: Posi un freno alla mia bocca, allorchè veniva in campo contro di me il peccatore.
Definiz: § XVII. Porre a freno la lingua o Porsi la lingua a freno, vale Contenersi nel parlare per modo da non trascorrere oltre il giusto e il conveniente. –
Esempio: Ar. Rim. 1, 221: Por si devrian tutte le lingue a freno, E gli altrui fatti apprender da costoro Di spiar poco, e di parlarne meno.
Definiz: § XVIII. Ricondurre al freno, e Ridurre in freno, pure in senso figurato, vale Ridurre al dovere, all'obbedienza, e simili. –
Esempio: Red. Poes. 140: E in vano armata la ragion si scaglia, Per ricondur quei sollevati al freno.
Esempio: E Red. Poes. 219: Ma quel superbo con l'usato ardore Tosto ammortillo (lo Sdegno) e lo ridusse in freno.
Definiz: § XIX. Rodere il freno o Mordere il freno, dicesi in maniera proverbiale per Aver pazienza per forza, Ubbidire forzatamente; tolta la metafora dal cavallo, il quale non potendo guadagnare il freno, in quella vece lo morde, come se lo potesse, rodendo, consumare. –
Esempio: Bern. Orl. 38, 16: Egli ancor che di sdegno fusse pieno, Più non si volta, e va rodendo il freno.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 454: Lì bisognerà rodere il freno.
Definiz: § XX. Tenere a freno o in freno, vale figuratam. Contenere, Raffrenare, riferito a moti dell'animo; altresì a lacrime, viso, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 59: Largai 'l desio, ch'i' tengo or molto a freno.
Esempio: Machiav. Rim. 376: In tanto Papa Giulio più tenere Non potendo il feroce animo in freno, Al vento dette le sacre bandiere.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 51: Pur compagna d'Amor, benchè pudica, E lui commove in guisa tal, ch'a freno Può ritener le lacrime a fatica. Pur quel tenero affetto entro restringe.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 295: A invigilare sulla distribuzione, e a tenere a freno gl'inquieti.
Definiz: § XXI. E poeticam.
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 136: Che 'l sommo Giove Tenga per qualche dì le piogge a freno.
Definiz: § XXII. E riferito a persona, città, popolo, e simili, vale Tenerlo in soggezione, Farlo stare a dovere. –
Esempio: Vill. G. 348: Però ch'era molto forte, e in una contrada che tenea molto a freno gli Aretini.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 125: Più agevole cosa è tenere a freno le genti barbare,... che non è raffrenare l'animo suo medesimo.
Esempio: Tass. Gerus. 4, 57: Disse ch'Aronte i' avea con doni spinto Fra sue bevande a mescolar veneno, Per non aver, poi ch'egli fosse estinto, Chi legge mi prescriva o tenga a freno.
Esempio: Dav. Tac. 1, 218: Diè podestà ad uomini stati consoli di tenere in freno i servi.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 180: Le cittadelle si fanno alle piazze conquistate, o disobbedienti, per ritener quelle in freno;... ai luoghi di frontiera per raddoppiarne la difesa.
Esempio: Niccol. Strozz. 3, 4: Questo feroce Impeto del dolor.... io son che ho desto Nella città (Pistoia) che per usanza antica, Quando Firenze non la tiene a freno, Suole in sè stessa incrudelir?