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1) Dizion. 4° Ed. .
DONNA
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DONNA.
Definiz: Nome generico della femmina della spezie umana. Lat. mulier. Gr. γυνή.
Esempio: Bocc. pr. 2. Certo non per crudeltà della donna amata, ma per soperchio fuoco.
Esempio: Petr. son. 3. Quand'io fui preso, e non mene guardai, Ch'i bei vostri occhi, donna, mi legaro.
Esempio: E Petr. canz. 11. 6. Di costor piagne quella gentil donna, Che t'ha chiamato.
Esempio: Dant. Purg. 1. Ma se donna del ciel ti muove, e regge, Come tu di.
Esempio: E Dan. Purg. 9. Venne una donna, e disse: io son Lucía.
Esempio: Cavalc. Frutt. ling. Ricorditi, o uomo, che 'l primo uomo per donna fu del paradiso cacciato.
Esempio: Bern. Orl. 3. 7. 27. Nè vi dovete maraviglia fare, Se il povero Ruggier fu colto al punto, Che 'l pazzo, e 'l savio è dalle donne giunto.
Definiz: §. I. Donna per Moglie; maniera anche de' Greci. Lat. uxor, mulier. Gr. γυνή.
Esempio: Bocc. nov. 16. 29.Allora disse Currado alla sua donna: e a te che ne parrebbe, donna, se io così fatto genero ti donassi?
Esempio: M. V. 9. 103. L'altra era donna del Re di Navarra, la terza, nome Elisabetta, era la donna del Re di Francia.
Esempio: Segr. Fior. Cliz. 1. 3. Veramente io non aveva il capo a tor donna, ma poichè tu, e madonna volete, io voglio ancora io.
Definiz: §. II. Donna per Signora, o Padrona. Lat. domina.
Esempio: Varch. Lez. 514. Donna propriamente significa nella nostra lingua quello, che nella Latina (onde è derivato per la figura sincope) significa domina, cioè signora, e patrona.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 24. Non creder, donna, che nessuna sia Donna di me, se non tu, donna mia.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 34. Se per questa mia venuta quì io avessi peggiorata la tua condizione, che mi diresti tu? Io ti trovai, che cocevi per altrui in forma di fante, ed io t'ho trattata come donna.
Esempio: Bocc. nov. 20. 18. Io t'avrò sempre cara, e sempre, ancorachè io non volessi, sarai donna della mia casa.
Esempio: E Bocc. nov. 98. 31. Io dirò, ch'io sia di città donna di tutto 'l mondo.
Esempio: E Bocc. nov. 100. 27. Le si fece lietamente incontro dicendo: ben vegga la mia donna.
Esempio: Lab. 124. E sarei stata donna, e madonna d'ogni lor cosa.
Esempio: Filostr. Che più, donna Cassandra, chiederete, In donna omai?
Esempio: Petr. son. 169. Nè 'l conosco in vista Di quella dolce mia nemica, e donna.
Esempio: Dant. Purg. 6. E quì provveggia, Mentr'è di quà, là donna di Brabante.
Esempio: E Dan. Purg. appresso: Non donna di provincie, ma bordello.
Esempio: Guid. G. Onde io giudicai, che ella fosse donna del detto pomo.
Esempio: G. V. 4. 17. 1. Regnava in Toscana, e in Lombardía, e quasi di tutto fu donna.
Esempio: Cecch. donz. 2. 2. Forsechè Tu mi toi l'orecchie a tutte l'ore, Ch'i' faccia testamento, e ch'io ti lasci Donna, e madonna d'ogni cosa?
Esempio: Malm. 1. 65. Il Re di questo regno giunto a morte, La mia cugina quì, che fu sua donna, Non avendo fanciulli, o altri in corte Propinqui qui, lasciò donna, e madonna.
Definiz: §. III. Per Madre, e talora per Governatrice, e Maestra, alla maniera Francese.
Esempio: Bocc. nov. 38. 4. La donna del fanciullo di ciò avvedutasi molte volte ne gli disse male, e ne 'l gastigò. v. Dep. Decam. 79.
Definiz: §. IV. Donna di alcun monistero, val Monaca. Lat. *monialis. Gr. * καλογραία.
Esempio: Bocc. nov. 73. 9. Essi lavoravano nel munistero delle donne di Faenza.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 41. E andando carpone infin presso le donne di Ripole il condusse.
Esempio: Alam. Gir. 20. 64. E dentro un monaster di donne sante Serrata stia.
Definiz: §. V. Donna di camera, o da camera, vale Cameriera. Lat. famula. Gr. θεράπαινα.
Esempio: Ar. Cass. 1. 5. E due donzelle, e una donna da camera.
Definiz: §. VI. Donna, o nostra Donna, per l'eccellenza, diciamo alla santissima Vergine Madre d'Iddio. Lat. Virgo Deipara.
Esempio: G. V. 7. 34. 1. Il dì della nostra Donna vegnente di Settembre.
Esempio: Com. Par. 7. E così fu tolto dal puro sangue di nostra Donna, e lo Spirito Santo attivamente il diede.
Esempio: Dant. Par. 21. E Pietro peccator fui nella casa Di nostra Donna sul lito Adriano.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 92. La decima (messa) della Donna, e dica la pistola ec.
Definiz: §. VII. Donna di partito, vale Quella, che per prezzo fa altrui copia di se stessa impudicamente. Lat. scortum. Gr. πόρνη.
Esempio: Alleg. 74. Le parole adunque, quasi altrettante donne di partito, vagheggiano i concetti coll'occhio destro della concupiscenza animale.
Definiz: §. VIII. Donna di parto, dicesi della Donna, che di fresco ha partorito. Lat. puerpera.
Esempio: Franc. Sacch. Op. div. 93. Avendo la donna del parto questa (pietra) addosso, gli menoma il dolore.
Definiz: §. IX. Donna, chiamasi pure Uno de' pezzi, onde si giuoca a scacchi, che anche si dice Regina.
Esempio: Varch. giuoc. Pitt. Ciascuno scacco di questo giuoco va per tutti i versi, come la donna negli scacchi.
Definiz: §. X. In proverb. si dice Le buone donne non hanno nè occhi, nè orecchi; per avvertimento di dover esse far vista di non vedere, nè sentire quello che non è onesto.
Definiz: §. XI. Donna del corpo, vale Matrice. Lat. vulva, matrix. Gr. μήτρα, ὑστέρα.
Esempio: Tratt. segr. cos. donn. Si dolgono malamente de' dolori della donna del corpo.
Esempio: Vit. Benv. Cell. 57. Si pensava d'esser grossa di qualche mese, e che si sentiva dar noia alla donna del corpo.
Esempio: Lasc. Gelos. 3. 3. Monna Zenobia s'era levata appunto, perchè la donna del corpo le ha dato questa notte affanno.
Esempio: E Lasc. nov. 2. Così grande stretta le ha dato da poco in quà, e le dà la donna del corpo.