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Dizion. 1° Ed. .
AIUOLO
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AIUOLO
Definiz: | rete da pigliare uccelli, che s'adatta in sul piano, o aia, dove è fatto l'aescato. |
Esempio: | Cr. 10. 18. 1. Ed è un'altra generazion di rete, ec. Comunemente chiamata aiuolo,
ch'è di due reti non molto grandi, ma spesse, e forti, che in ciascun capo si congiungono, e si ficcano in terra,
dilungate dalla parte di mezzo, e hanno quattro mazzuole, con le quali si lievano in alto, ne si chinano a terra,
quando si china la corda, ma stanno alte, congiunte insieme, a modo d'una capanna, e la rete, e le funi, e le mazze si
cuoprano con istrame, o paglia: e nel mezzo si mettano, granella, che piacciano agli uccelli, che si speri, che vi
vengano. |
Esempio: | E Cr. lib. 10. 17. 2. Sieno due reti grandi, poste in ciascun
capo, sì come reti aiuoli, i quali alcuni, copertoio, chiamano. |
Esempio: | Lab. 377. Ma non vorrei, che tu credessi, per udire il divino uficio, o per
adorare, v'entrasse, ma per tirar l'aiuolo. Qui, allettare, e fare innamorare altrui.
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Esempio: | Franc. Sacch. E cosi tirò l'aiuolo, andando spesso Berto a bere. Qui è
metaf. ed è quello, che noi diciamo in proverbio, per non si lasciare uscir di man nulla, ne perdere alcuna occasione,
per di qual si voglia poca importanza, ch'ella si sia. |
Esempio: | Onde il Morg. Dove tu vai to' sempre qualche cosa, ch'io tirerei l'aiuolo
a una chiosa. |
Definiz: | E diciamo Tirare a un Luì, d'huomo misero, che ogni cosa, per poca, ch'ella si sia, faccia
per lui, per essere il Luì, uccellino piccolissimo. |
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