Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
AIUOLO
Apri Voce completa

pag.34


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
AIUOLO
Definiz: rete da pigliare uccelli, che s'adatta in sul piano, o aia, dove è fatto l'aescato.
Esempio: Cr. 10. 18. 1. Ed è un'altra generazion di rete, ec. Comunemente chiamata aiuolo, ch'è di due reti non molto grandi, ma spesse, e forti, che in ciascun capo si congiungono, e si ficcano in terra, dilungate dalla parte di mezzo, e hanno quattro mazzuole, con le quali si lievano in alto, ne si chinano a terra, quando si china la corda, ma stanno alte, congiunte insieme, a modo d'una capanna, e la rete, e le funi, e le mazze si cuoprano con istrame, o paglia: e nel mezzo si mettano, granella, che piacciano agli uccelli, che si speri, che vi vengano.
Esempio: E Cr. lib. 10. 17. 2. Sieno due reti grandi, poste in ciascun capo, sì come reti aiuoli, i quali alcuni, copertoio, chiamano.
Esempio: Lab. 377. Ma non vorrei, che tu credessi, per udire il divino uficio, o per adorare, v'entrasse, ma per tirar l'aiuolo. Qui, allettare, e fare innamorare altrui.
Esempio: Franc. Sacch. E cosi tirò l'aiuolo, andando spesso Berto a bere. Qui è metaf. ed è quello, che noi diciamo in proverbio, per non si lasciare uscir di man nulla, ne perdere alcuna occasione, per di qual si voglia poca importanza, ch'ella si sia.
Esempio: Onde il Morg. Dove tu vai to' sempre qualche cosa, ch'io tirerei l'aiuolo a una chiosa.
Definiz: E diciamo Tirare a un Luì, d'huomo misero, che ogni cosa, per poca, ch'ella si sia, faccia per lui, per essere il Luì, uccellino piccolissimo.