Lessicografia della Crusca in rete

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31 1 32 occorrenze
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CROLLAMENTO
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pag.439



1) id: cd47af7119474803808ef19f02c615df)
Definiz: Il crollare. Plinio dice in Latin. labefactio.
2) Dizion. 3° Ed. .
DIRE
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pag.522



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Esempio: Red. Vip. 1. 12. Che Plinio l'avea detto a lettere scatola.
3) Dizion. 3° Ed. .
LETTERA
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pag.952



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Esempio: Red. Vip. 1. 12. Plinio l'avea detto a lettere di scatola.
4) Dizion. 3° Ed. .
MERCURIO
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pag.1026



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Definiz: Argento vivo. Lat. argenti spuma, disse Plinio. Gr. ὑδράργορος ὑδράργυρος, ὑδραργύριον.
5) Dizion. 3° Ed. .
RIOBARBARO
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pag.1382



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Definiz: Radice medicinale nota. Plinio la chiama in Lat. rhacoma, altri rhaponticum.
6) Dizion. 3° Ed. .
ESENZIONARE
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pag.611



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Esempio: Red. Ins. 196. Plinio, che volle esenzionarne gli asini, e le pecore.
7) Dizion. 3° Ed. .
ECHITE
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pag.589



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Esempio: Lib. Cur. Malat. La echite fu nominata da Plinio nella sua Storia.
8) Dizion. 3° Ed. .
SCATOLA
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pag.1456



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Esempio: Red. Vip. 1. 12. Plinio lo avea detto a lettere di scatola.
9) Dizion. 3° Ed. .
VERIDICO
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pag.1769



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Esempio: Red. Esp. Natur. 112. In questo furono più veridici Aristotile, Plinio, e Solino.
10) Dizion. 3° Ed. .
DECIMO QUARTO
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pag.484



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Esempio: Red. Ins. 48. Plinio, ec. contraddicendo a se medesimo nel capitolo decimo quarto.
11) Dizion. 3° Ed. .
INGORGARE
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pag.885



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Definiz: Far gorgo, che diciamo tenere in collo, e particolarmente dell'acque. Latin. ingurgitare, disse Plinio.
12) Dizion. 3° Ed. .
UVA
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pag.1815



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Esempio: Red. An. Ditir. 55, La nostra uva di tre volte non fu incognita a Plinio.
13) Dizion. 3° Ed. .
SFONDOLATISSIMO.
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pag.1511



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Esempio: Dav. Mon. 114. Apizio chiamato da Plinio fogna sfondolatissima, due milioni, e mezzo d'oro si manicò.
14) Dizion. 3° Ed. .
CONSIDERABILE
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pag.390



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Esempio: Red. Insett. 136. Non è un miracolo ciò che Aristotile, e Plinio hanno scritto per cosa considerabile.
15) Dizion. 3° Ed. .
TRAFITTA
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pag.1711



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Esempio: Cr. 6. 63. 3. Plinio dice, che le sue cipolle, cotte col vino, sanano le trafitte de' serpenti.
16) Dizion. 3° Ed. .
ITTERIZIA
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pag.923



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Definiz: Malattia, che procede da spargimento di fiele. Lat. icteros. Plinio la chiama regius morbus, e Celso aurigo, ginis.
17) Dizion. 3° Ed. .
GUASTO
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pag.816



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Esempio: Bern. Rim. Dioscoride, Plinio, e Teofrasto Non hanno scritto delle pesche bene, Perch'e' non ne facevan troppo guasto.
18) Dizion. 3° Ed. .
SANGUIGNO
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pag.1433



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Esempio: Red. Ann. Ditir. Questo forse è quel colore di vino, che Plinio lib. 14. cap. 9. chiama sanguigno.
19) Dizion. 3° Ed. .
PALETTONE.
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pag.1144



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Esempio: Red. Esp. Nat. 88. I palettoni, che da Cicerone furon detti plateleae, e da Plinio plateae compariscono più tardi.
20) Dizion. 3° Ed. .
PIALLA
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pag.1205



1) id: df3017aa8a6a42a799f79e206f22cb13)
Definiz: Strumento da legnaiuoli, col quale puliscono, e fanno lisci i legnámi. Alcuni la dicono in Lat. runcina, coll'autorità di Plinio.