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1) Dizion. 5° Ed. .
LAVABO
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Dizion. 5 ° Ed.
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LAVABO.
Definiz: Sost. masc. Chiamasi così Quella piletta o Quel recipiente, munito di una chiavettina soprastante da aprirsi e chiudersi, donde il sacerdote fa scendere l'acqua per l'abluzione delle mani, prima di pararsi e andare all'altare per dir Messa, o per altri ufficj religiosi, e anche dopo di questi.
Dalla voce latina Lavabo, con la quale cominciano quei versetti del salmo XXV che, durante l'abluzione, sono recitati dal celebrante.
Definiz: § I. Dicesi anche L'abluzione delle dita che a un punto della Messa fa il sacerdote, recitando i versetti dello stesso salmo; ed altresì Il punto della Messa nel quale il celebrante fa l'abluzione delle dita.
Definiz: § II. Dicesi pure La stessa cartagloria che sta alla diritta del celebrante, sulla mensa dell'altare, e nella quale sono scritti quei versetti del salmo XXV che cominciano con la voce Lavabo.
Definiz: § III. Chiamasi così, per estensione, Una fontanella con piccola vasca, addossata a un muro, anche fuori di recinto sacro, per uso di lavarsi più specialmente le mani; Lavamani.