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1) Dizion. 5° Ed. .
ELLE.
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ELLE.
Definiz: Nome della decima lettera del nostro alfabeto, ed altresì del carattere che la rappresenta. –
Esempio: Buomm. Ling. tosc. 25: Se noi dovessimo scriver il suono d'ogni lettera, le vocali si scriverebbono semplicemente A, E, I, O, U; ma le consonanti bisognerebbe che avessero accanto le vocali Bi, Ci, Di, Effe, Gi, Hacca, Elle, Emme ec.
Esempio: Salvin. Annot. Buomm. 25: Quelle [lettere consonanti] che sono accoppiate coll'A e l'E, che sono le vocali nelle quali per lo più terminano i nomi femminini, sono considerate come femminine; laonde si dice la Effe, la Emme ec.
Esempio: Ricc. A. M. Rim. Pros. 139: L'elle lunga una picca, Con pochissima creanza, Ancor ella nella stanza Degli sposi la si ficca.
Definiz: § Elle e, Le apponetevi, o apponti, quel che egli è, o, come anche trovasi, Elle, le; apponetevi, o apponti, quel che egli è. È maniera con la quale si propone ad alcuno di spiegare un dato indovinello; ma per estensione usasi familiarmente e scherzevolmente a denotare che non comprendiamo il fine degli atti, o non intendiamo il senso delle parole d'una persona. Oggi comunemente Enne e, Ne. Maniera nata dal modo di compitare la sillaba le. –
Esempio: Sassett. Lett. 335: Sì che il fatto mio mi pare come di quello indovinello che dice: Petto sopra petto....; elle le, apponti quel che egli è.