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DIVELLERE, DIVEGLIERE e, per sincope, DIVERRE.
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DIVELLERE, DIVEGLIERE e, per sincope, DIVERRE.
Definiz: Att. Svellere, Strappare; riferito a piante, erbe, peli, o altro, che si spicchi o si sradichi del tutto, o a un tratto e con una certa forza.
Dal lat. divellere. ‒
Esempio: Albertan. Tratt. volg. 130: Incominciò fortemente a piangere, a irarsi, divellendosi i capelli, e squarciandosi i vestimenti.
Esempio: Vill. G. 457: Divelse [il vento] grandissimi alberi.
Esempio: E Vill. G. 672: Consumò [il fiume d'Arno] ogni sementa, abbattendo e divellendo alberi, e mettendolsi innanzi.
Esempio: Cresc. Agric. volg. 1, 161: La mattina e a vespro.... si dee cavare e diverre ogni erba.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 1, 238: Si dee tutta l'erba divegliere, che dintorno ad essi [ulivi] si truova.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 296: Lui per un picciolo lucignoletto preso della sua barba, e ridendo, sì forte il tirò, che tutto del mento gliele divelse.
Esempio: E Bocc. Amet. 88: Colle mani sante divelse uno giovane cornio.
Esempio: Quintil. Declam. C.: Per li aridi campi le radici dell'erbe divelliamo.
Esempio: Val. Mass. volg. V. 667: Confidandosi nelle sue forze, andò ad essa [quercia], e postovi ambo le mani, si sforzoe di divellerla.
Esempio: Buonarr. Fier. 3, 4, 10: S'io ti piglio quel ciuffo tuo canuto,... Ben tel diveglierò.
Esempio: Marchett. Anacr. 15: Ti divelga anch'io la lingua Fin dall'ultima radice, Qual già Tereo incestuoso.... Di diveglierti fu oso.
Definiz: § I. Per similit. ‒
Esempio: Colonn. Guid. N. 72: Colla spada il capo del collo gli divelse.
Esempio: Ugurg. Eneid. 56: Rompe e spezza le porte e le divelle da' gangari.
Definiz: § II. In locuz. figur. ‒
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Ma veramente del tutto non possono da loro divegliere la radice di quello.
Esempio: Petr. Rim. 1, 316: E del cor tuo divelli ogni radice Del piacer, che felice Noi può mai fare, e respirar nol lassa.
Esempio: Bocc. Lett. 298: A divellere i denti, i quali colla pistola tua nello innocente con tutte le forze se' ingegnato di ficcare, è da venire.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 206: Volesse.... dire, che Fiorenza avea fondate un poco meglio le sue radici in questo sito, e perciò dovere essere maggiore la difficultà a diverla di qui, che non sarebbe di Fiesole.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 284: Andare ricercare la conscienza nostra, e diverre ogni affetto che trovassimo in noi fuori di Dio, e poi seminare il buono seme, cioè le sante vertù, colla carità di Dio e del prossimo; il che farà fruttificare cento per uno.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 729: Non pertuttociò questa lettera divelse ogni spina di suspizione dal cuor de' Legati.
Esempio: Rucell. Or. Dial. Sagg. 112: Nel vasto campo dell'universo dove taglia un ramo l'agricoltore eterno, perchè fa tropp'uggia agli altri;... dove dirada una selva, e divellevi alberi e soperchi germogli; dove la taglia da piè, acciocchè più bella, più ordinata e più robusta rimetta.
Definiz: § III. E figuratam. ‒
Esempio: Senec. Pist.: Non posso del tutto i suo' vizj divellere, e stirpare.
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 43: Ecco ch'io t'ordino pastore di questa compagnia, acciocchè tu divelghi e disfacci e dissipi e disperga d'essa ogni vizio, e sì vi edifichi e pianti ogni vertù.
Esempio: Collaz. SS. PP. 25: Sono da tagliare le detrazioni, le vane parole, ed il molto parlare carnale, e la turbazione dell'ira, ovvero trestizia, sopra tutte le cose diveglierle infino al fondo.
Esempio: Zibald. Andr. 21: Filosofia non è altro che una coltura dell'anima, la quale monda e divelle dall'uomo ogni vizio.
Esempio: E Zibald. Andr. 147: Adunque gli antichi dicevano, che que' singulari uomini che que' singulari atti facevano, come combattere colle fiere salvatiche, e divellere e spegnere i tiranni,... fossono Ercoli.
Esempio: Cic. Tusc. 27: Per certo egli (l'animo) non può esser separato o diviso o divelto o distretto.
Definiz: § IV. E riferito a persona, per Distaccare, Rimuovere, donde che sia o da altra persona; e propriamente con violenza. ‒
Esempio: Dant. Parad. 27: E la virtù che lo sguardo m'indulse Del bel nido di Leda mi divelse, E nel ciel velocissimo m'impulse.
Esempio: Colonn. Guid. N. 253: E così essendo divelto lo re Teutrano dalle mani d'Achille, e liberato dalla presente morte, fine fue imposta alla battaglia.
Esempio: Varan. Vis. poet. 7: Ma tal fe' la procella impeto in questi [nocchieri], Che duo di lor, in men che il dito accenna, L'ampia vela aggruppando all'arbor carco Divelti fur dalla tremante antenna.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 4, 269: Raccomandava e comandava loro (il Papa ai Cardinali), prevedendo che la forza gli avrebbe indegnamente divulsi dal suo grembo, che se a qualche distanza di Roma fossero lasciati, non continuassero il viaggio; vedesse il mondo che la forza altrui, non la volontà loro, gli sveglieva da Roma.
Definiz: § V. Per estensione, riferito ad animali. ‒
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 62: La garritrice rana non può esser divelta dal padule.
Definiz: § VI. E figuratam., per Distogliere, Allontanare, Separare, e simili. ‒
Esempio: Collaz. SS. PP.: Per la qual cosa ne divella da umiltade.
Esempio: Forteguerr. Cap. 239: Se l'amor forse delle cose belle, Che in me tutte opra le sue forze estreme, Non sia quel che dal volgo mi divelle?
Definiz: § VII. Si usò per Fare in pezzi, Sbranare. ‒
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 170: Egli cominciò a divellere la sue membra col lacerato morso (il lat.: lacero divellere morsu).
Esempio: Val. Mass. volg. V. 644: Li creditori,.... cacciato fuori del mercato, e nascoso ne' tabernacoli, pretestato ne lo divelsero (il lat.: discerpserunt).
Definiz: § VIII. Riferito a terreno, vale Lavorarlo profondamente a fine di porvi piante; Scassarlo: e anche semplicemente Farvi un divelto. Usato anche assolutam. ‒
Esempio: Tedald. Cult. Vit. 15: I prudenti agricoltori.... usano, nei luoghi montuosi ed alti, di diverre la terra, per piantare i maglioli, tre braccia a dentro.
Esempio: E Tedald. Cult. Vit. 17: Non basta il diverre solamente il terreno a dentro, a voler fare le viti fertili, ma bisogna ancora che i contadini usino grandissima diligenza nel diverlo sottilmente.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 283: In un giardino che si vuol bene cultivare, li bisogna a quel lavoratore diradicare e sverre tutte le radice delle male erbe, e gittarle fuora del giardino, e poi zappare e diverre bene la terra, e poi lasciarla bene riquocere e dal freddo e dal sole.
Esempio: Vett. Colt. 25: Ne' qua' poggi il terreno è duro e sassoso, e costa assai il diverre.
Esempio: Soder. Coltiv. 16: Considerato.... bene.... il luogo del sito a proposito per le viti,... conviene.... dar principio a divegliere il terreno dove elle hanno a stare.
Esempio: E Soder. Coltiv. 17: Come quando sia il terreno profondissimamente divelto.
Esempio: E Soder. Cult. Ort. 49: Divegliesi così fatto terreno un braccio e mezzo sotto, tritandolo e minuzzandolo bene.
Esempio: Crusc. Vocab. I.: Scassare, trattandosi di terra, vale Divegliere.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 24: Bifolchi fender terre, argini alzare, E diverre, e far fosse zappatori.
Esempio: E Buonarr. Tanc. 2, 5: So potar, so diverre e far propaggine, E son nimico della sfingardaggine.
Esempio: Targ. Rag. Agric. 90: Purgare il terreno, dargli un moderato declive,... sfittonarlo, e diveglierlo alla profondità di braccia uno e mezzo.
Definiz: § IX. In locuz. figur. ‒
Esempio: Dat. Vegl. 3, 167: Per fecondi che sieno di lor natura gl'ingegni, più ameni e più ubertosi divegnono, se la cultura di benigna e potente mano s'aggiugne che gli diboschi, gli divelga, e gl'impingui.
Definiz: § X. Neutr. pass. divellersi Svellersi, Staccarsi, dalle radici; detto di albero. ‒
Esempio: Car. Eneid. 2, 1025: D'alto monte in precipizio cade Un orno antico,.... Quando con molte accette al suo gran tronco Stanno i robusti agricoltori intorno Per atterrarlo, e gli dan colpi a gara, Da cui vinto, e dal peso, a poco a poco Crollando e balenando il capo inchina, E stride, e geme, e dal suo giogo al fine O con parte del giogo si diveglie, O si scoscende.
Definiz: § XI. E detto di persona, per Distaccarsi, Spiccarsi, Allontanarsi, da un luogo o da altra persona. ‒
Esempio: Dant. Inf. 34: Prima ch'io dell'abisso mi divella, Maestro mio, diss'io quando fu' dritto, A trarmi d'erro un poco mi favella.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 112: Il qual, poichè con fatica dalla cucina e dalla Nuta si fu divelto, con le cose addimandate lassù n'andò.
Definiz: § XII. E figuratam. ‒
Esempio: Giobert. Ges. mod. 3, 174: Chi vorrà meravigliarsi che in un tempo così tenero e amatore degli avanzamenti sociali come il nostro, la sola persuasione che Roma sia loro nemica valga a impedire che un grandissimo numero di traviati tornino al suo seno, e a fare che altri moltissimi se ne divelgano?
Esempio: Niccol. Arnal. 2, 3: Fede si serbi a Roma: io non potrei Divellermi da lei: fosse ombra e sogno, Nel vano amplesso di perir mi giova.
Definiz: § XIII. Pur figuratam. per Distogliersi, Torsi via, Rimuoversi, da checchessia. ‒
Esempio: Cas. Pros. 2, 38: Ma veggio bene che molti del nostro presente stato la scorza sola e quel di fuori gustando, e dolce e piacevole loro parendo, male dall'usato cibo si sanno diverre.
Esempio: Segn. P. Oraz. I, 1, 238: Nè la morte del padre,... nè i domestici affari, i quali ingombrando l'animo, soglion ritrarlo da ogni altra cura, potetton far sì ch'e' si divegliesse punto da quello amore (della sapienza).
Esempio: Maff. Stor. diplom. 9: Siccome da così bell'argomento no fu possibile divellersi così tosto,... così accortomi che la lunghezza deviava troppo dal soggetto, stimai bene di separar questa parte.