Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CRUNA.
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CRUNA.
Definiz: Sost. femm. Piccolo foro nell'estremità dell'ago, pel quale si fa passare il filo per cucire.
Secondo alcuni, dal lat. crena, Incisione in un corpo. –
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 51: Non portate nè oro nè ariento nelle vostre cinture, perchè sì come il cammello non puote entrare nella cruna dell'ago, così malagevole cosa è al ricco a potere entrare nella gloria di Dio.
Esempio: Dant. Inf. 15: E sì ver noi aguzzavan le ciglia, Come vecchio sartor fa nella cruna.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 501: La cruna è lo foro unde s'infila l'ago, che si fa nel grosso dell'ago nel mezzo.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 232: Fino a quel terribile dichiarar malagevole ad un ricco l'entrar nel regno de' cieli, quanto ad un camello il passar per la cruna d'un ago.
Definiz: § I. Per similit. e poeticam., vale Passo, Adito, assai angusto. –
Esempio: Dant. Purg. 10: Pria lo scemo della luna Rigiunse al letto suo per ricorcarsi, Che noi fossimo fuor di quella cruna.
Esempio: Frescobald. M. Rim. 29: Entrava [Eritone] per le rocce e per la cruna Dell'inferno, e giacea pe' monumenti.
Esempio: Borgh. V. Stud. Div. Comm. 255: Con accomodato e usatissimo trasportamento chiamò [Dante] cruna quello stretto passo, pel quale.... erano passati.
Definiz: § II. Dare per la cruna del desiderio di alcuno, vale figuratam. Fare o Dire precisamente ciò che uno desidera, prima che questi abbia manifestato il proprio desiderio. –
Esempio: Dant. Purg. 21: Sì mi diè dimandando per la cruna Del mio desio, che pur con la speranza Si fece la mia sete men digiuna.
Definiz: § III. Fare entrare alcuno in una cruna d'ago, si disse in maniera proverbiale per Soverchiarlo, Avvilirlo, per modo da renderlo, come suol dirsi, piccin piccino. –
Esempio: Franc. Son. 36: Pulcin tignoso, affamaticcio e vago Più del panel che della cappellina, Entrar farotti in una cruna d'ago.