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Dizion. 5° Ed. .
CONDISCENDENZA.
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CONDISCENDENZA. Definiz: | Sost. femm. L'essere condiscendente; Propensione dell'animo ad acconsentire agli altrui desiderj, o a tollerare gli altrui atti: ed altresì Compiacimento degnevole a far cosa che giovi o piaccia altrui. – | Esempio: | Segner. Crist. instr. 1, 241: Non si gastigano [i figliuoli] quando rispondono da principio; non si scaponiscono, non si spuntano: onde avvezzi pian piano a vincerle tutte, benchè per condiscendenza di chi li regge, credono poi d'essere in possesso di averle non meno a vincere di potenza. | Esempio: | E Segner. Crist. instr. 2, 66: Un Signore d'infinita maestà, ecco che è condisceso infino a coprirsi di carne umana per farsi esempio sensibile e conseguentemente piano e proporzionato ad essere ricopiato dalla sua rozza creatura.... O condiscendenza degna d'un Amore infinito, qual è il divino! | Esempio: | E Segner. Op. 4, 656: Ditegli (al penitente), che voi amate meglio di contristarlo con profitto, che di tradirlo per troppa condiscendenza. | Esempio: | Lam. Ant. tosc. 1, CX: La carica di Conte, che era a tempo, diveniva perpetua e successiva, perchè per condiscendenza e non curanza de' Marchesi si cominciò a continuare ne' figliuoli e nelle famiglie. |
Definiz: | § Per Atto dimostrante condiscendenza, o derivante da condiscendenza. – | Esempio: | Segner. Mann. marz. 12, 1: Par, se non altro, che tu per gratitudine sii tenuto ad usar loro diverse condiscendenze, che non ti lasciano correre sì spedito per la via del divin servizio. | Esempio: | Bott. Stor. Amer. 1, 185: Così fu causa, che gli avversarj loro garrissero per ogni canto, questi essere i frutti delle ministeriali condiscendenze. |
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