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1) Dizion. 5° Ed. .
BISOGNA.
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BISOGNA.
Definiz: Sost. femm. Affare, Negozio, Faccenda. Forma varia di bisogno. −
Esempio: Dant. Inf. 23: Lo duca stette un poco a testa china, Poi disse: mal contava la bisogna Colui che i peccator di là uncina.
Esempio: Vill. G. 168: Manfredi non gli spacciava, nè udiva la loro richiesta, per molte bisogne ch'aveva a fare.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 125: Sono certissimo che così n'avverrebbe, come voi dite, dove così andasse la bisogna, come avvisate; ma ella andrà altramenti.
Esempio: E Bocc. Decam. 2, 21: Un mercatante chiamato Rinaldo d'Asti, per sue bisogne venuto a Bologna.
Esempio: Bemb. Stor. 1, 189: Il Zancani, tentata la bisogna, e non potuta ottenere, con la lega in latino scritta se ne ritornò a casa.
Definiz: § I. Trovasi anche usato per Bisogno, Necessità. −
Esempio: Dant. Purg. 33: Incominciai: Madonna, mia bisogna Voi conoscete, e ciò ch'ad essa è buono.
Esempio: Febuss. Breuss. 2, 16: Gran mattezza fa L'uomo, che vede altrui nella bisogna, Di proferire altrui quel che non ha.
Esempio: Varch. Boez. 75: Quale è quel modo per lo quale mediante le ricchezze si caccino via le bisogne?
Esempio: Salvin. Disc. 3, 90: Menando per tutto buono il suo detto, che occorrenza vaglia bisogna, cioè affare, negozio, faccenda, purchè non venga esclusa l'altra significazione di bisogno.
Definiz: § II. E pure trovasi detto per Ciò che fa di bisogno. −
Esempio: Dant. Purg. 13: Così li ciechi, a cui la roba falla, Stanno a' perdoni a chieder lor bisogna, E l'uno il capo sopra all'altro avvalla.