Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
AUSTRO.
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AUSTRO.
Definiz: Sost. masc. Vento che spira da mezzogiorno.
Dal lat. auster. –
Esempio: Dant. Purg. 32: In cerchio le facevan di sè claustro Le sette ninfe con que' lumi in mano, Che son sicuri d'aquilone e d'austro.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 792: Austro è vento che viene da mezzo dì.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 81: Non se ne suol veder simile a questa [tempesta] Quando giostra Aquilone, Austro e Levante.
Esempio: Tass. Gerus. 17, 1: Ed ha vicine Immense solitudini d'arena, Le quai, com'austro suol l'onde marine, Mesce il turbo spirante.
Esempio: Alf. Trag. 2, 107: V'ha chi fin dentro al Bosforo sospinte Da torbidi austri impetuosi narra Le navi nostre.
Definiz: § Per La parte di mezzogiorno. –
Esempio: Bocc. Lett. 271: In quello medesimo pregio sono i laudevoli costumi in austro che in aquilone.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. volg. 1, 167 t.: Lievati, aquilone, e vieni tu, vento dell'austro, e soffia sopra l'orto mio, e allora usciranno fuori le spezierie.
Esempio: Mont. Poes. 1, 263: Arme fremon le genti, arme cospira L'orto e l'occaso, l'austro e l'aquilone.